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Business Model Ecommerce: le tipologie più usate dai negozi online

Pubblicato il 30 Novembre 2021

Le tipologie di business model per ecommerce sono molteplici e a ciascuna di esse sono legati specifici benefici e svantaggi: scopri come scegliere quella più giusta per il tuo negozio online.

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La pandemia del Covid-19 ha spinto molti a lanciarsi nel mondo degli ecommerce. Prima di avviare un percorso di questo tipo, però, è consigliabile decidere quale business model (modello di business) si intende adottare. Nello specifico, è opportuno analizzare in maniera approfondita il prodotto che si vuole vendere online e, sulla base di ciò, definire a chi si ha intenzione di venderlo, su quale piattaforma farlo e attraverso quali modalità.

Il commercio elettronico mette a disposizione di chi vuole investire in questa direzione diverse tipologie di modelli di business, ciascuna con le sue peculiarità, ed è perciò molto importante scegliere con cura il business model per ecommerce più indicato per la propria attività.

Per compiere tale scelta, però, bisogna necessariamente prima avere ben chiara la definizione di modello di business e, poi, conoscere quali sono i principali business model per ecommerce, le loro caratteristiche specifiche, i vantaggi e gli svantaggi a essi connessi. Solo a quel punto sarà possibile individuare il modello di business vincente per la propria attività.

Cos’è un modello di business

La definizione di modello di business fa riferimento alla struttura centrale di un’azienda e, più precisamente, alle modalità attraverso cui l’azienda stessa opera per fornire valore ai suoi clienti e per ottenere da ciò un profitto. In questo ambito rientrano (tra i vari aspetti) la proposta di valore dell’azienda, la sua strategia a livello di prezzi e il suo mercato di riferimento.

Il business model, a livello pratico, serve a un’azienda (sia essa una startup o un’impresa già solida sul mercato) per definire in maniera più precisa la clientela, attrarre investimenti, cogliere nuove opportunità di vendita e ottenere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. In base al ruolo di acquirenti e venditori, si distinguono 4 principali tipologie di business model per ecommerce. Scopriamoli meglio.

I principali tipi di business model per ecommerce

I quattro tipi principali di business model per ecommerce sono:

  • B2C (Business-To-Consumer);
  • B2B (Business-To-Business);
  • C2C (Consumer-To-Consumer);
  • C2B (Consumer-To-Business).
  • Business-To-Consumer (B2C)

In un modello di business di tipo Business-To-Consumer, gli scambi commerciali avvengono tra un’azienda (venditrice) e i consumatori (acquirenti). Anziché vendere i propri prodotti o servizi ad altre aziende, l’azienda, in questo caso, vende direttamente ai singoli consumatori, che utilizzano tali prodotti o servizi per uso personale. Un’azienda tecnologica che vende i suoi dispositivi ai clienti attraverso il proprio store online è un esempio di modello di business per ecommerce B2C.

Business-To-Business (B2B)

Il modello di business di tipo Business-To-Business individua rapporti commerciali tra due aziende: nello specifico, un’azienda vende prodotti o servizi a altre aziende, che si occupano di semplificare il processo di acquisto e risparmiare tempo e soldi. Un esempio di modello di business B2B è un’azienda che vende i propri software a un’altra azienda.

Consumer-To-Consumer (C2C)

La dicitura Consumer-To-Consumer individua un modello di business in cui un consumatore vende i suoi prodotti o servizi ad altri consumatori. I vari siti che danno la possibilità di vendere i propri vestiti e oggetti usati ad altre persone sono un esempio di modello di business per ecommerce di tipo C2C.

Consumer-To-Business (C2B)

Il quarto modello di business è definito Consumer-To-Business o C2B. In questo specifico ambito, il consumatore non vende ad altri consumatori, bensì ad aziende. Un esempio di un modello di business di questo tipo è rappresentato dai filmmaker che vendono i propri servizi alle aziende.

I principali esempi di business model per ecommerce

In base ai diversi metodi di produzione e spedizione utilizzati è possibile, poi, individuare diversi esempi di modelli di business per ecommerce. Scopriamone alcuni.

Dropshipping

Il modello di business più economico per chi decide di avviare una nuova attività di commercio elettronico è denominato “dropshipping” (o “drop ship”). Esso si realizza in 3 fasi: il cliente effettua il proprio ordine e paga il prezzo di listino; chi gestisce il negozio inoltra l’ordine a un fornitore e paga il prezzo all’ingrosso; il fornitore invia il prodotto acquistato dal cliente direttamente al cliente stesso.
Come detto, si tratta di un modello di business particolarmente vantaggioso in termini economici, perché i costi di avviamento sono mantenuti bassi dall’assenza di inventario e magazzino.

Basso è anche il rischio, dal momento che non si acquistano i prodotti in anticipo. Il processo di vendita è semplificato perché molti compiti sono delegati al dropshipper, anche se l’assenza di controllo su determinate attività (per esempio il già citato inventario) può rivelarsi un’arma a doppio taglio perché espone al rischio di commettere errori con gli ordini. A fronte di costi di avviamento bassi, inoltre, anche i margini, in un modello di business di questo tipo, sono bassi. La concorrenza, invece, è alta.

Autoproduzione

Se il Dropshipping si distingue per l’assenza di controllo su determinate attività, il modello di business dell’Autoproduzione, che caratterizza, per esempio, gli hobbisti e l’artigianato fai-da-te, si pone idealmente al vertice opposto, dal momento che il controllo su prodotti e brand è massimo. La scalabilità e il dispendio di tempo sono i principali svantaggi di questo modello di business per ecommerce.

Produzione industriale

Chi ha una ragionevole certezza che il proprio prodotto venderà e ha già individuato un proprio mercato di riferimento può optare per il modello di business della Produzione industriale. Esso richiede un grande investimento finanziario e anche i costi di avviamento per gli ordini iniziali possono essere alti.

A fronte di un ampio controllo su prezzi e qualità dei prodotti e a margini di guadagno tendenzialmente più alti rispetto ad altri modelli di business, la produzione industriale, oltre agli svantaggi già citati, comporta anche tempistiche lunghe per quanto riguarda la fabbricazione dei prodotti. Il rapporto con la società produttrice, poi, nasconde diverse insidie legate alla produzione stessa.

Acquisto all’ingrosso

Il modello di business per ecommerce dell’Acquisto all’ingrosso è ideale per chi vuole vendere un’ampia gamma di prodotti, anche di brand diversi, e vuole iniziare a farlo in breve tempo. Acquistare all’ingrosso comporta generalmente un basso livello di rischio perché i prodotti sono già testati. Vendere prodotti di marchi già conosciuti, inoltre, rende più agevole il posizionamento sul mercato.

La concorrenza, però, è alta (fondamentale, a questo proposito, è sapersi differenziare) e non si ha un controllo totale sui prezzi. Se si commercializzano prodotti di vari brand, poi, gestire diversi fornitori può inoltre rivelarsi complicato se non si ha un’organizzazione adeguata.

Direct-To-Consumer (DTC)

Il modello di business per ecommerce di tipo DTC elimina l’intervento di qualsiasi tipo di intermediario tra l’azienda che vende il prodotto e il cliente che l’acquista. In questo modo il brand può costruire una relazione col cliente più stretta e diretta e fare attività di retargeting, upselling e cross-selling. I profitti sono tendenzialmente più alti (se non altro perché non vanno condivisi con altre figure), ma lo sono anche i costi. Fare a meno di un rivenditore, inoltre, costringe ad avere già una propria clientela a cui vendere i prodotti o a costruirla da zero.

Abbonamenti

Il modello di business per ecommerce su Abbonamento prevede per il cliente la possibilità di accedere a un prodotto o a un servizio dopo il pagamento di una quota. Creare una relazione duratura col cliente, in questo caso, è fondamentale perché avere entrate regolari significa, ovviamente, avere un maggiore guadagno. Diventa, quindi, molto importante saper variare i propri prodotti da offrire in abbonamento perché, altrimenti, il rischio di abbandono può rivelarsi molto alto.

Stampa on demand

Simile al modello del dropshipping, il modello di business della Stampa on demand permette di vendere prodotti con grafiche personalizzate. L’investimento iniziale è minimo perché non si paga per la realizzazione dei prodotti fino al momento in cui essi vengono acquistati. Della realizzazione e della spedizione si occupa il tipografo. È doveroso precisare che il margine di profitto è generalmente basso per questo particolare modello di business per ecommerce.

Prodotti digitali

Per Prodotti digitali si intende i prodotti non fisici (come, per esempio, i file in formato MP3 o PDF) che possono essere venduti sul web ripetutamente. La scalabilità e i costi operativi bassi sono tra i principali vantaggi di questo specifico ambito, anche se la concorrenza è elevata. Un altro grande problema è legato all’annosa questione della pirateria informatica. Alcune piattaforme di vendita, inoltre, consentono di mettere in commercio solo prodotti fisici.

Come scegliere il giusto business model per ecommerce

Fino a questo momento abbiamo analizzato i business model per ecommerce più diffusi in questo preciso momento storico, con i loro vantaggi e i loro svantaggi. Sono tanti e, sostanzialmente, coprono la gran parte delle attività di vendita online; perciò, non sarà difficile trovare un modello adatto (o adattabile) alle proprie specifiche esigenze.

Per scegliere il business model per ecommerce più indicato per la propria attività è necessario soffermarsi sull’attività stessa. La scelta, in particolare, è collegata al tipo di prodotto o servizio che si vuole vendere sul web, alla piattaforma specifica su cui si intende farlo, alla propria disponibilità economica iniziale e alla propria organizzazione.

Quel che deve essere chiaro è che non sempre è giusto scegliere la soluzione che prevede i costi di avviamento più bassi o quella con i margini di guadagno più alti, perché un vantaggio immediato non si traduce automaticamente in un vantaggio consolidato e duraturo. I fattori da prendere in considerazione per la scelta del miglior business model per ecommerce, come abbiamo appena avuto modo di sottolineare, sono molteplici.

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