Piccola media impresa: caratteristiche e aiuti disponibili

Quali sono le caratteristiche di una pmi: dai dipendenti al fatturato, ecco come si definisce e quali sono i contributi da ottenere per la sua crescita

Pubblicato il 16 febbraio 2021
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Pmi è l’acronimo usato per definire la piccola e media impresa: questa forma aziendale ha un ruolo fondamentale nel tessuto economico italiano. Infatti, sono il cuore del sistema: si pensi che nel 2020 in Italia esistevano 148.531 aziende in totale. Di queste, 123.495 erano di piccole dimensioni, mentre 25.036 di medie dimensioni. Ma quali sono le caratteristiche di una piccola e media impresa e i contributi disponibili farla nascere e crescere?

Definizione di piccola media impresa e caratteristiche

Per definire piccola e media impresa ci si deve affidare alla definizione data dalla Commissione Europea (2003/361/CE) recepita nel nostro Paese tramite il Decreto Ministeriale del 18 aprile 2005.

Innanzitutto, le due tipologie di impresa si differenziano per fatturato e numero dipendenti, ovvero Unità Lavorative all’Anno (ULA):

  • piccola impresa – numero dipendenti: meno di 50 – fatturato: inferiore ai 10 milioni di euro annuali oppure bilancio non superiore a 10 milioni di euro
  • media impresa – numero dipendenti: tra i 50 e i 250 – fatturato: minore di 50 milioni di euro annuali oppure bilancio non superiore a 43 milioni di euro

A queste si aggiunge la microimpresa (MPMI):

  • dipendenti: meno di 10
  • fatturato: meno di 2 milioni di euro annuali oppure bilancio non superiore a 2 milioni di euro.

Il numero di dipendenti rientra tra quelli assunti a tempo determinato o indeterminato, legati ad altre forme contrattuali collegati al rapporto di “dipendenza” ma anche soci e imprenditori che lavorano in azienda e che per questo percepiscono uno stipendio.

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Fanno eccezione i dipendenti in cassa integrazione straordinaria, lavoratori con contratto di apprendistato, lavoratori con contratto di inserimento o formazione, come i tirocinanti.

Infine, il fatturato viene considerato con l’ultimo bilancio depositato (totale dell’attivo patrimoniale). Le imprese devono essere iscritte al Registro delle Imprese della propria Camera di Commercio di riferimento e si differenziano dalle startup che hanno ulteriori specifiche caratteristiche.

Altre tipologie di impresa: associata, collegata e autonoma

Tra le altre tipologie di impresa troviamo le seguenti: l’impresa associata e collegata fanno parte di un gruppo che unisce più imprese; l’impresa autonoma invece è singola.

L’Impresa Associata è un’azienda che detiene diritti di voto/un capitale del 25% o maggiore insieme ad altre imprese e forma quindi una società. L’Impresa Collegata si collega a un’altra impresa in diversi modi: ha la maggioranza assoluta di voti o comunque la possibilità di esercitare un’influenza dominante in un’assemblea ordinaria. Quindi ha potere decisionale all’interno del proprio gruppo. L’impresa autonoma invece non è collegata ad alcun gruppo, quindi opera in modo indipendente.

Contributi e incentivi per le pmi: quali sono

Per aiutare le aziende a rinascere dopo la crisi provocata dal Covid-19, le istituzioni e i diversi enti locali hanno stanziato diversi fondi. Molti di questi sono rivolti alle piccole e medie imprese. Nella sezione Bandi è possibile trovare tutti gli avvisi rivolti alle aziende, suddivisi per regione. Molti contributi sono però concessi a livello nazionale, come quelli del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico).

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Molti sono inseriti all’interno della Legge di Bilancio 2021.

Ecco i principali incentivi nazionali per le pmi:

Come si può notare tanti incentivi, soprattutto nell’ultimo anno, sono mirati alla trasformazione tecnologica delle pmi. Il digitale oggi rappresenta non solo un’opportunità di crescita ma una necessità fondamentale che permette alle imprese di rimanere sul mercato. A prescindere dal settore e dalla dimensione, le aziende devono implementare nuovi strumenti innovativi sia a livello organizzativo che produttivo e devono pensare a soluzioni per incrementare la propria visibilità e raggiungere sempre più clienti: mirare ad una presenza online sempre più forte e costante è ormai cruciale. Gli incentivi ci sono, ora tocca alle aziende trovare un modo per usufruirne e crescere.

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