Google Ads Grants: cos'è e come funziona

Per le aziende no-profit con poco budget a disposizione per promuoversi, c'è il programma Google Ads Grants: scopri come accedere, i requisiti richiesti e come funziona.

Pubblicato il 27 gennaio 2022
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Le organizzazioni non profit si battono spesso per obiettivi di grande rilievo, basando la loro sussistenza su donazioni spontanee e sulla collaborazione dei volontari. Per raggiungere i loro scopi benefici anche queste realtà hanno però bisogno di rendersi visibili e di far arrivare il loro messaggio a quante più persone possibili. Oltre ai canali di comunicazione offline, anche le opportunità di promozione digitale sono senza dubbio validi alleati per tagliare il traguardo.

Fare advertising su Google è oggi uno dei metodi più efficaci per promuovere la propria attività, ma il budget limitato delle no profit spesso si scontra con la capacità di implementare campagne di successo: è proprio qui che interviene Google Ads Grants, il programma dedicato nello specifico a supportare il lavoro delle molte associazioni benefiche impegnate nel sociale. Ecco come funziona, i suoi vantaggi e i suoi limiti.

Cos’è e come funziona Google Ad Grants?

Il programma Google Grants for nonprofits si rivolge a tutte le realtà e le organizzazioni che possono essere certificate come “senza scopo di lucro” e permette loro di creare campagne di advertising attraverso la stessa piattaforma Google Ads utilizzata dai normali inserzionisti, come privati, aziende e grandi brand.

Per iniziare a usufruire dei vantaggi di Google Ad Grants è necessario però avere precisi requisiti e l’utilizzo del sistema di promozione presenta alcuni precisi limiti tecnici e organizzativi. Resta indubbio che l’iniziativa Google sia un’occasione da non perdere per tutti coloro che cercano una buona visibilità in rete pur avendo risorse economiche limitate per espandere il proprio target di pubblico.

Come accedere al programma Google Ad Grants for nonprofit?

Perché un’organizzazione possa iscriversi a Google Ad Grants deve essere registrata come organizzazione di beneficenza in uno dei paesi in cui Google ha deciso di attivare questo speciale tipo di programma: sono davvero molti e l’Italia è compresa tra questi.

Possono usufruire dei benefici di Google Ads for Nonprofit tutte le associazioni, le fondazioni o le società cooperative che siano registrate come Onlus, ma anche le organizzazioni o le istituzioni religiose attive in progetti di pubblica utilità e le ONG internazionali. È indispensabile che queste siano registrate alla divisione TechSoup Global relativa alla loro località. Invece, gli enti governativi, gli ospedali, le scuole, le università e gli istituti accademici non possono prendere parte a Google Ad Grants.

La procedura per iniziare

Il primo passo per fruire dei plus offerti da Google Ad Grants è quello di iscriversi al portale di Google dedicato proprio alle organizzazioni non profit. Dopo la registrazione, sarà TechSoup ad analizzare la richiesta: nel giro di un paio di settimane, e previa eventuali ulteriori verifiche, sarà sempre questa società (a sua volta no profit) a dare autorizzazione all’accesso al programma Google.

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Una volta avuto l’ok, è sufficiente rientrare sul portale Google per il non profit, per accedere alla sezione Google Ad Grants e iniziare a lavorare sui propri obiettivi di promozione.

Quali sono i vantaggi e i limiti di Google Ad Grants?

Il principale vantaggio di questa iniziativa è che agli aventi diritto viene fornito un budget pubblicitario giornaliero di $329 per creare annunci e campagne. Si tratta di ben $10.000 al mese da sfruttare al massimo per intercettare l’audience desiderata e far conoscere la propria realtà.

L’altro lato di questa opportunità sono le regole, da rispettare per accedere e continuare a restare all’interno del progetto Ad Grants: esse riguardano sia il lato tecnico dell’uso della piattaforma di advertising, sia l’efficacia delle campagne di comunicazione.

Innanzitutto, è possibile per le Non Profit usare solo annunci di testo e le loro inserzioni appariranno sempre sotto quelle degli inserzionisti paganti. Il CPC massimo impostabile è, inoltre, di $ 2.00 e l’invito di Google è quello di selezionare specifiche aree geografiche su cui concentrarsi per ottimizzare la resa degli annunci.

Vanno creati almeno due gruppi di annunci per ogni campagna, con almeno due annunci di testo per ognuno. Si devono inserire inoltre minimo due estensioni sitelink attive per ogni inserzione. Ma non solo: agli inserzionisti di Google Ad Grants è richiesto di mantenere un CTR pari almeno al 5% mensile, a livello di account. Tra le altre regole c’è anche il monitoraggio costante di un’azione di conversione (generazione di lead, donazioni, acquisti, etc) ed è richiesta la ricezione di minimo una conversione al mese.

Qualora venissero meno queste caratteristiche, l’account potrà essere sospeso e riattivato quanto tutte le norme saranno nuovamente rispettate: è chiaro quindi che per gestire un programma di advertising di questo tipo servono competenze e dedizione continua.

Ma l’utilità di promuoversi attraverso il motore di ricerca più utilizzato al mondo è indubbia e per le organizzazioni non profit vale certamente la pena di cogliere al volo l’occasione.

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