E-commerce: come cambiano le abitudini degli italiani secondo l'Istat

I consumatori italiani sempre più appassionati di shopping online, il processo era già iniziato nel 2019. Ecco tutti i dati, spunto di ispirazione per le aziende

Pubblicato il 11 maggio 2021
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Ormai la notizia non fa più notizia: la pandemia ha spalancato le porte dell’e-commerce, gli italiani da un anno a questa parte amano particolarmente fare shopping online e si rivolgono ai siti web anche per piccoli acquisti. In realtà, gli italiani non hanno scoperto l’e-commerce in pandemia, anche se la crisi sanitaria ne ha semplicemente velocizzato la crescita.

Ma l’Italia aveva spinto sull’acceleratore già nel 2019. Infatti, il + 38% degli italiani a dicembre 2019 (rispetto allo stesso mese del 2018) aveva effettuato almeno un acquisto online. Questa modalità di fare shopping è destinata a crescere sempre di più in futuro. Il report dell’Istat parla chiaro e fornisce utili spunti di riflessione per tutte le aziende che vogliono operare e vendere online.

E-commerce: diffusione nelle Regioni Italiane

I dati mostrano che c’è un aumento generale delle persone che scelgono l’e-commerce, ma in alcune regioni italiane il fenomeno è più evidente. Nelle regioni settentrionali, l’Istat ha dichiarato che il 35% del campione ha fatto acquisti online. La Lombardia e la Valle d’Aosta, entrambe al 42% circa, sono le due regioni più attive. Ma c’è una regione del centro particolarmente interessata all’e-commerce, è la Toscana (40%). Nelle regioni del sud le percentuali diminuiscono, tranne per la Sardegna, dove la percentuale di consumatori online degli ultimi tre mesi è del 35,8%. Mentre al sud e al mezzogiorno la media è del 27%. Sicilia e Campania sono i territori in cui si acquista meno online.

Cosa acquistano gli italiani online

Oltre a un focus sui territori, l’Istat si è concentrato sul tipo di prodotto acquistato. Abbigliamento e articoli sportivi erano gli articoli preferiti dagli italiani. Seguono gli articoli per la casa e le vacanze. Sappiamo bene che il turismo ha avuto una brusca frenata nell’ultimo anno, proprio a causa della pandemia. Ma nel 2019 i prodotti turistici, come voli aerei, crociere, prenotazioni in Hotel ed esperienze di ogni tipologia erano acquistati online. Terminata la crisi, il web rivestirà nuovamente una enorme importanza per questa tipologia di prodotti. Ecco perchè operatori e aziende del settore turistico dovrebbero mettersi a lavoro per costruire una strategia di marketing digitale efficace.

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Come sono cambiati gli acquisti nel 2021

La nuova ricerca condotta da Oberlo prevede che le vendite online aumenteranno da 1,3 milioni del 2014 a 4,5 trilioni nel 2021. Significa che in 7 anni, la crescita si è triplicata. I motivi sono diversi, in particolare i consumatori hanno sempre più fiducia nell’e-commerce. Inoltre, i siti web sono sempre più facili da usare, pensati per accompagnare il consumatore dal reperimento del prodotto desiderato alla conversione. Infine, la pandemia ha accelerato il processo: a causa dell’isolamento domestico e dei negozi chiusi, sia consumatori che aziende hanno trovato nel web un canale per continuare ad acquistare e vendere i prodotti e servizi.

Jeff Bezos, CEO di Amazon, ha aumentato nel 2021 il suo reddito di quasi 25 miliardi di dollari, grazie alla crescita del suo enorme centro commerciale online. Il Coronavirus avrà ripercussioni sull’e-commerce nel lungo periodo: anche dopo la pandemia, le persone non abbandoneranno le abitudini di acquisto maturate nell’ultimo anno. Si affideranno sempre più al web per fare la spesa online, ordinare cibo a domicilio, comprare arredi, elettrodomestici, dispositivi elettronici e altri prodotti.

L’indice di penetrazione dell’e-commerce dovrebbe aumentare dal 15% del 2020 al 25% nel 2025 (Fonte: MakerWatch, 2020) corrispondente a una crescita del 67% in 5 anni. La crescita del commercio elettronico non per forza incide sui negozi fisici, anzi secondo diverse ricerca l’e-commerce aiuta i punti vendita, che devono però lavorare in un’ottica multicanale.

Ciò significa che oggigiorno il consumatore vuole avere a disposizione diverse vie per raggiungere un negozio: l’e-commerce, il punto vendita, che poi può pensare ad ulteriori soluzioni come il click & collect, l’acquisto online e il reso in negozio e così via. In futuro il retail sarà sempre più multicanale e le aziende devono poter utilizzare ogni mezzo disponibile per arrivare ai loro clienti, partendo sempre da un e-commerce accattivante, funzionale, capace di convertire.

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