Inbound Marketing vs Outbound Marketing, le differenze

Scopriamo le differenze tra Inbound Marketing e Outbound Marketing per capire quali sono i vantaggi che ciascun approccio offre e come sfruttarli per il proprio business.

Pubblicato il 12 febbraio 2022
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Per la pianificazione di una corretta strategia di marketing, è essenziale conoscere le differenze tra Inbound Marketing e Outbound Marketing. Sebbene entrambe le strategie abbiano come obiettivo la diffusione del brand e la crescita dei profitti, arrivano infatti allo scopo percorrendo due strade diverse. Scopriamo dunque insieme in cosa si differenziano Inbound Marketing e Outbound Marketing, e quando è consigliabile utilizzare una strategia piuttosto che l’altra.

Inbound Marketing e Outbound Marketing, cosa sono

Quando parliamo di Outbound Marketing ci riferiamo ad una tecnica di marketing tradizionale che, lanciando un messaggio ad una moltitudine di utenti, spera di acquisire clienti incuriosendoli e facendo nascere in loro un bisogno. È quanto le aziende provano a fare con volantini, pubblicità in radio e in TV, annunci sul giornale.

La caratteristica dell’Outbound Marketing è l’interruzione dell’attività dell’utente: lo spot pubblicitario che interrompe un film, la pubblicità che disturba un articolo sul giornale.

Se l’Outbound Marketing esiste da sempre, da ancor prima che nascesse il marketing così come lo intendiamo oggi, l’Inbound Marketing è un’invenzione relativamente recente. Nel 2007, l’azienda statunitense HubSpot studiò una strategia volta ad acquisire nuovi clienti senza “stressarli”.

La sua idea? Anziché comunicare con un alto numero di persone, senza sapere se quel prodotto/servizio può o meno interessare, comunicare con un numero ristretto di utenti selezionati. Utenti che, dunque, siano in target con ciò che si intende promuovere. Lo strumento per eccellenza dell’Inbound Marketing è il sito web.

Inbound Marketing vs Outbound Marketing, le principali differenze

In cosa si differenziano Inbound Marketing e Outbound Marketing? In numerosi aspetti.

Il mezzo

Nell’Inbound Marketing i contenuti sono digitali e informativi, si rivolgono ad un pubblico specifico e sono scritti per aiutare a risolvere i problemi dei consumatori. Nell’Outbound Marketing sono scritti per vendere un prodotto/servizio, si rivolgono a tutti e – in genere – non sono digitali.

L’Inbound Marketing usa tipicamente blog post, contenuti social, webinar e report, mentre l’Outbound Marketing impiega cartelloni pubblicitari, volantini, annunci su giornali e riviste, pubblicità televisive e radiofoniche e talvolta il direct mailing.

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Il contenuto

L’Inbound Marketing parte da un’approfondita analisi del consumatore tipo. Avendo chiare le sue caratteristiche demografiche e psicologiche, è possibile studiare una comunicazione che lo colpisca e che impieghi i mezzi che normalmente usa. L’analisi del consumatore va però di pari passo con la costruzione di un sito web attraente e SEO-oriented. La filosofia dell’Inbound Marketing è infatti questa: è il consumatore a dover raggiungere il sito, arrivandoci tramite specifiche parole chiave e con la consapevolezza di trovare lì una risposta alle sue esigenze.

Al contrario, l’Outbound Marketing non risponde ad un bisogno. Studia la comunicazione, sia questa un annuncio scritto o uno spot televisivo, in modo che sia “catchy”. Ma il suo obiettivo non è quello di rivolgersi ad un unico target. La speranza è che, “sparando nel mucchio”, alcuni consumatori siano incuriositi da ciò che si vende. E che, infine, compiano l’acquisto (o rispondano alla call to action).

Il consumatore

A differenziare Inbound e Outbound Marketing è anche l’approccio al consumatore. Al centro della comunicazione, l’Inbound Marketing mette la persona. Costruisce dunque i contenuti del sito e del blog pensando ai suoi bisogni, a come soddisfarli, a come rispondere alle sue domande. Le parole chiave sono: “utilità” e “personalizzazione”. Il messaggio dell’Outbound Marketing non è invece personalizzato, e il focus non è sulla persona (e dunque sul consumatore) ma sul prodotto o servizio che si sta promuovendo.

Il costo

Sul fronte dell’economicità, una stima precisa dei costi è pressoché impossibile: ogni strategia di marketing è a sé. Tuttavia, quando si parla di Outbound Marketing, è necessario sapere che i costi possono essere molto elevati. Uno spot su un’emittente televisiva particolarmente seguita, o una pubblicità su un quotidiano a tiratura nazionale, non sono certo alla portata di ogni azienda.

L’Inbound Marketing ha invece un costo variabile, che dipende principalmente dalla tipologia di sito che si va a realizzare e dall’esperienza del SEO Specialist a cui ci si rivolge. Più che di costo, tuttavia, si parla di un investimento: un sito web ben fatto e aggiornato continua ad attrarre traffico anche diverso tempo dopo il suo lancio, a patto di effettuare periodici interventi per stare al passo con le tendenze dei motori di ricerca e coi loro algoritmi.

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