Inserzioni Facebook bloccate: ecco i possibili motivi

Le tue inserzioni di Facebook Ads sono state bloccate e non capisci il motivo? Ecco le possibili motivazioni e come risolvere il problema

Pubblicato il 20 gennaio 2022
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Quando si crea un’inserzione su Facebook ci si aspetta che tutti i parametri rispettino le regole del social network, che il pubblico sia perfettamente profilato e tutti i dettagli dell’annuncio siano efficaci, in modo da ottenere subito un riscontro in base agli obiettivi prefissati. Purtroppo, ciò non accade spesso, anzi in tante occasioni le inserzioni di Facebook vengono bloccate. In questi casi, non rimane che comprendere il motivo in modo da correre subito ai ripari. Conoscere le regole relative alle inserzioni permette di gestire questo tipi di attività in modo più fluido, senza troppi ostacoli. Scopriamo, quindi, quali sono i motivi principali per cui un’inserzione può essere bloccata su Facebook.

Contenuti bloccati da Facebook Ads: quali sono

Esistono alcuni contenuti che sono assolutamente vietati su Facebook Ads e le inserzioni che li veicolano vengono immediatamente bloccate. Vediamo i prodotti che non si possono pubblicizzare:

  • sostanze illegali
  • tabacco e armi
  • contenuti per adulti e prodotti ad essi correlati
  • integratori non ben identificati
  • finanziamenti
  • aste

Inoltre, bisogna fare molta attenzione alle pubblicità riguardanti prodotti per il benessere e la salute, dai cosmetici ai training. Sono fortemente limitate le inserzioni su prodotti dimagranti o particolari percorsi, ma anche creme e lozioni, in particolare dove si fa vedere il prima e il dopo sul fisico. Infatti, tutto ciò che concerne le caratteristiche fisiche viene bloccato o comunque sottoposto a restrizioni. Con caratteristiche di questo tipo si fa riferimento anche alla religione o allo stato di salute. Anche i riferimenti alla razza o alle condizioni economiche sono sottoposti a un particolare controllo ed è facile che le inserzioni che fanno riferimento a tali dettagli vengano fermate.

Sono vietate le inserzioni ingannevoli o che riportano informazioni false o fuorvianti. Per esempio, un’inserzione che promette guadagni facili è molto probabile che venga bloccata, così come una notizia presentata in modo sensazionalistico, per attirare l’attenzione degli utenti e soprattutto per ottenere click sul link di riferimento. Facebook è sempre più sensibile nei riguardi delle fake news, a maggior ragione se le informazioni false vengono addirittura pubblicizzate.

Le restrizioni riguardano sia la parte visuale dell’inserzione, come le fotografie, le grafiche e i video, sia il copy. Infatti, molti sottovalutano l’uso di specifiche parole all’interno del testo, che possono comportare dei blocchi. Per esempio, una parola che il social detesta è “dimagrire” bisogna, quindi, trovare dei termini alternativi per raggiungere comunque l’obiettivo della campagna.

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Ma anche grammatica e punteggiatura sono importanti, perchè il sistema potrebbe incontrare delle difficoltà di lettura e inquadrare un’inserzione come una sorta di “spam”. Inoltre, bisogna basare ai link di destinazione, anche questi vengono analizzati dalla piattaforma. La pubblicità è bloccata nel caso in cui la pagina di destinazione sia inesistente o crei delle problematiche all’utente. Nei casi più gravi, la piattaforma potrebbe arrivare a disabilitare l’account pubblicitario.

Inserzioni su Facebook con richiesta di approvazione

Se alcuni elementi sono completamente vietati dalla piattaforma, altri vengono ammessi solo se sottoposti a un particolare controllo, perchè potrebbero essere problematici soprattutto se gestiti da account poco affidabili o comunque non sottoposti a identificazione. Insomma, in un primo momento, il social network potrebbe bloccarli ma in seguito a un’autorizzazione è possibile mandare avanti la campagna senza problemi. Con autorizzazione si intende una richiesta di procedere, dove l’autore della campagna viene identificato. In questi casi, spesso nell’annuncio viene inserito un desclaimer che comunica in modo chiaro chi è l’autore.

Di quali annunci parliamo? Innanzitutto, le inserzioni lanciate dalle farmacie online dovrebbero ottenere il lasciapassare da parte del social network. Così come le società che si occupano di gaming e gioco d’azzardo, che non possono essere profilate per i minorenni, inserzioni da parte di associazioni politiche, in particolare nel periodo delle elezioni. Anche i percorsi dimagranti non possono essere profilati per chi ha meno di 18 anni.

Come si può notare, la policy di Facebook Ads è piuttosto dettagliata e incappare nel blocco di una campagna pubblicitaria potrebbe essere semplice, soprattutto se non si conoscono le regole. Ciò potrebbe rappresentare un problema, in particolare se una campagna è pensata per lanciare un’offerta a tempo oppure per invitare alla partecipazione di un evento e ha quindi una validità temporanea. Per evitare queste brutte sorprese è sempre utile affidarsi a professionisti.

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