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Affiliate marketing: cos’è e come funziona

Pubblicato il 06 Novembre 2023

Il marketing di affiliazione può offrire numerosi vantaggi alle pmi: bassi costi iniziali, promozione efficiente, pagamenti basati sulle prestazioni e molto altro ancora. Ma di cosa si tratta e come iniziare? Vediamolo insieme.

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In un’era dominata da internet e dalla digitalizzazione sono molti i paradigmi a trasformarsi con una velocità travolgente: tra questi, i concetti stessi di lavoro e di guadagno. Sono sempre di più, infatti, gli aspiranti imprenditori digitali alla ricerca di metodi efficaci per guadagnare online in modo profittevole: tra questi l’affiliate marketing è senza dubbio uno dei più gettonati.

Apprezzato da molti per le sue potenzialità e la possibilità di generare entrate in modo costante e passivo, il marketing di affiliazione attrae ogni giorno nuovi seguaci, interessati a costruire una solida impresa sfruttando questa metodologia di guadagno. Ma cosa significa reddito passivo e cos’è l’affiliate marketing nel dettaglio? Proviamo a rispondere a queste domande nei prossimi paragrafi, facendo luce non solo sui vantaggi collegati a questo particolare tipo di marketing ma spiegando anche come svolgerlo in maniera professionale ed efficace.

Redditi passivi e affiliation marketing: cosa lega i due termini?

La creazione di un valido flusso di passive income è una delle strategie più apprezzate da chi desidera avviare un business in rete. Con “reddito passivo” si intende un reddito che, una volta impostato con attenzione e impegno nelle fasi iniziali, continua a generare incassi con uno sforzo minimo da parte del titolare. Attenzione però: ciò non significa affatto che le fonti di reddito passivo siano una formula magica per creare profitti senza occuparsi ogni giorno del proprio business. Qualsiasi fonte di reddito online, categorizzabile sotto il cappello del passive income, richiede in realtà un impegno costante da parte dell’imprenditore per mantenersi fruttuosa e profittevole.

L’affiliate marketing non fa eccezione ed è una delle tattiche di guadagno che promette risultati tra i più soddisfacenti, a patto di dedicarvi tempo, sforzi ed energie sufficienti. Intraprendere un’attività di questo tipo potrebbe essere un’ottima fonte di entrate secondarie, da affiancare a un’altra professione, ma potrebbe anche diventare un lavoro a tutti gli effetti e garantire sufficienti incassi per trasformarsi in un impiego full-time.

Sono molti a chiedersi cosa sia esattamente l’affiliate marketing e una volta scoperto questo affascinante universo digitale, la domanda successiva è ovviamente: come iniziare? Come guadagnare la prima commissione da affiliati? Nonostante il mondo del marketing di affiliazione sia immenso, cerchiamo di dare una definizione più precisa di questo business e di elencare gli step principali da seguire per avviare questa avvincente attività.

Cos’è l’affiliate marketing dal punto di vista pratico?

È la prima domanda da porsi, quando ci si avvicina a questo ampio argomento. Di cosa si parla, quando si parla di affiliate marketing? La prima definizione che si può dare di questo metodo di guadagno è che si tratta di una strategia win-win che coinvolge aziende e affiliati in un rapporto profittevole per entrambi. Infatti, i protagonisti di questo business sono principalmente tre: il merchant, il publisher e la piattaforma di affiliazione. Capiamo meglio questi ruoli.

Il primo soggetto coinvolto nel marketing di affiliazione è il merchant, anche detto inserzionista o advertiser: si tratta in pratica di un’azienda, un brand o un imprenditore, che desidera promuovere o vendere i suoi prodotti o servizi sfruttando le potenzialità di un programma di affiliazione e reclutando quindi publisher o affiliati per far espandere il suo business.

Il secondo soggetto protagonista dell’affiliate marketing è proprio il publisher o affiliato, che decide di generare incassi promuovendo un prodotto o un servizio che non è il suo, ma appunto del merchant, e guadagnando dall’attività attraverso un sistema di commissioni a performance: il marketing di affiliazione rientra infatti tra i sistemi di performance marketing, ovvero metodi che prevedono l’erogazione di specifici compensi al raggiungimento di determinate prestazioni. Il publisher riceve un pagamento dal merchant ogni qualvolta un consumatore finale acquista uno dei prodotti o dei servizi promossi, oppure compie determinate azioni sempre stabilite a livello contrattuale con l’inserzionista.

Il publisher non dispone quindi del prodotto e non è erogatore di servizi propri, bensì si limita a trarre profitto dalla promozione di un’offerta altrui. Non ha magazzino, non si occupa di logistica, spedizioni, assistenza clienti, resi o reclami, attività che restano infatti in capo al merchant. L’affiliate marketing è, in pratica, un modo alternativo che le aziende hanno a disposizione per esternalizzare il marketing aziendale, delegando agli affiliati il compito di promuovere la propria offerta e pagandoli con una percentuale sulle vendite o, più in generale, sulle conversioni.

Il terzo possibile soggetto di questo business è la piattaforma di affiliazione: sono molte le piattaforme online che si occupano di raccogliere e gestire le offerte da parte delle aziende, da un lato, e le attività dei publisher dall’altro, fornendo un punto di incontro tra domanda e offerta e un utile supporto nel monitoraggio di pagamenti, scambio dati e materiali, discussioni o contesi tra le due parti.

Dopo questa indispensabile introduzione sul funzionamento del marketing di affiliazione, entriamo nel vivo della questione e cerchiamo di capire come muovere i primi passi in questo ambito.

Affiliate marketing: come iniziare?

Quando si desidera affacciarsi all’affiliate marketing è sempre utile avere sotto mano una tabella di marcia che possa guidare passo dopo passo alla conquista delle prime commissioni in qualità di publisher.

Il primo step in assoluto, per costruire un business nell’affiliate marketing, è scegliere preventivamente la nicchia di mercato nella quale si desidera operare: il panorama dei possibili prodotti o servizi da proporre è pressoché infinito, quindi la scelta del settore in cui operare attivamente il lavoro di pubblicizzazione è una delle più difficili per gli imprenditori.

Come orientarsi in questa decisione cruciale relativa all’avvio dell’affiliate marketing? Un buon punto di partenza possono essere le proprie aree di competenza: posto che il lavoro del publisher comprende la creazione e la pubblicazione di contenuti online che trattino una determinata categoria di argomenti, può essere sicuramente un plus decidere di avvicinarsi all’affiliate marketing proprio attraverso le proprie skills e/o le proprie passioni.

Ovviamente un passaggio essenziale è analizzare ogni possibile nicchia di prodotti o servizi al setaccio, per capire se si tratta di un comparto che offre possibilità di guadagno concrete: per ogni categoria di servizi o prodotti individuata bisognerebbe capire se esiste un reale interesse del pubblico e un sufficiente margine di guadagno. Ma non è tutto: posto che per fare affiliate marketing è necessario disporre di merchant disposti a pubblicizzare i propri prodotti tramite gli affiliati, è necessario fare anche un passaggio successivo e chiedersi se la nicchia scelta dispone di sufficienti programmi di affiliazione da dare spazio di manovra e buone alternative su cui lavorare.

Successivamente è necessario svolgere una ricerca dei programmi di affiliazione, un altro dei compiti ardui per chi si dedica all’affiliate marketing. I programmi sono numerosissimi, ma non tutti validi e non tutti affidabili, perciò un processo di selezione accurata è d’obbligo. È possibile scovare i programmi di affiliazione esplorando, ad esempio, direttamente i siti web dei grandi brand della nicchia che si è scelta. Molte aziende oggi hanno una sezione dei loro portali esclusivamente dedicata proprio ai programmi di affiliazione.

Come accennato, esistono però anche molte piattaforme di aggregazione di questi tipi di offerte, che propongono in un unico luogo virtuale tutte le migliori proposte, specificando per ognuna il tipo di programma di affiliazione, le percentuali di guadagno e il tipo di performance richiesta dal merchant per rilasciare la commissione. Tra le più famose ad oggi sono Clickbank, Awin, Tradedoubler, Rakuten, CJ Affiliate, Worldfilia o Affiliation Park.

Sappi che non tutti i programmi funzionano allo stesso modo. Un affiliato può guadagnare tramite diversi sistemi, tra cui:

  • Sistemi CPA (Cost per Action): che permettono di riscattare una commissione ogni volta che un utente compie una determinata azione (acquistare un prodotto, iscriversi a una newsletter, scaricare un’app, etc);
  • Sistemi CPL (Cost per Lead): che offrono una percentuale ad ogni contatto utile ottenuto;
  • Sistemi CPM (Cost per Mille Impression): che propongono un guadagno al raggiungimento di 1000 impressioni pubblicitarie;
  • Sistemi CPC (Cost per Click): che consentono al publisher di guadagnare una percentuale ogni volta che un utente clicca su un link e, ad esempio, raggiunge il sito del merchant.

Non sono queste le uniche opzioni di guadagno e nel contratto tra inserzionista e affiliato possono essere inserite numerose clausole e specifiche che regolano in ogni dettaglio il rapporto tra le due parti.

Affiliate marketing tra aziende: validi contenuti e proficui canali di distribuzione

Ogni publisher può decidere di proporre in diversi modi i prodotti dell’inserzionista: tramite un sito web professionale ben ottimizzato grazie ai servizi SEO, ad esempio, ma anche attraverso un blog, un profilo social come Instagram o Facebook, un canale Youtube, un canale Telegram e ogni altra tipologia di punto di contatto utile con il pubblico. Possono essere attuate, inoltre, sia strategie di pubblicità online che offline per attrarre nuovi visitatori in target.

Lo scopo finale è sempre quello di creare contenuti validi, interessanti, coinvolgenti e dal forte appeal per la fetta di pubblico che si desidera colpire, che sarà nient’altro che l’audience ideale per i prodotti o servizi che si desidera promuovere. I contenuti sono il cuore nevralgico del marketing moderno e vanno curati in maniera maniacale e precisa, sia che l’affiliato decida di inserire banner pubblicitari all’interno di un blog di settore, sia che preferisca comunicare alla sua community di seguaci attraverso video da una vetrina come Youtube.

Lo scopo da perseguire è quello di creare contenuti freschi e di elevato valore per la nicchia di pubblico. È possibile ad esempio dar vita a un sito web dedicato alle recensioni o alle comparazioni tra diversi prodotti, ma anche realizzare un blog di settore che informi e/o intrattenga l’audience. Oppure, ci si può cimentare nella creazione di infoprodotti, come eBooks, guide, tutorial e workshops, che guidino per mano gli utenti verso la fase di conversione.

Uno strumento imprescindibile per chi si occupa di affiliate marketing è anche l’email, molto spesso usata come canale di veicolazione di messaggi pubblicitari collegati alle offerte in affiliazione.

Come fare affiliate marketing: promuovere attivamente i propri canali

Ogni contenuto proposto in rete, va sostenuto dalle giuste strategie di marketing che possano aiutarlo a galleggiare e farsi strada tra le infinite proposte dei competitors che si spartiscono la sempre più esigua attenzione dei naviganti.

Imprescindibile, per chi crea contenuti web, è l’applicazione delle basilari regole della SEO, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca, che contribuisce (quando studiata con competenza) a portare un contenuto verso le prime posizioni della SERP di Google o degli altri search engines disponibili. Si tratta di una tattica di promozione organica, ovvero gratuita e in grado di offrire risultati sì, stabili e fruttuosi, ma lenti a prodursi nel tempo.

Spesso infatti le tattiche SEO vanno affiancate a strategie di promozione a pagamento: acquisire un pubblico sufficientemente vasto da generare buoni introiti tramite programmi di affiliazione è tutt’altro che semplice e richiede un buon piano strategico e un eccellente uso del budget a disposizione. Per avere successo nell’affiliate marketing, infatti, è un’ottima idea realizzare campagne di advertising efficaci e mirate, che coinvolgano ad esempio i sistemi di promozione dei social media o quelli proposti dai motori di ricerca, come Google Ads.

È possibile anche creare partnership con siti affini, ma non concorrenti, per uno scambio di guest posts oppure affidarsi a tattiche promozionali differenti: l’importante è fare un’analisi attenta del proprio settore, per capire i comportamenti degli potenziali clienti che lo popolano e i relativi processi di acquisto, per trovare il punto di contatto perfetto e il canale di promozione vincente.

Una volta settato ogni dettaglio del business, come visto a inizio articolo, il sistema non può ovviamente essere abbandonato a sé stesso: l’affiliate marketing può generare entrate passive decisamente soddisfacenti, ma soltanto se viene gestito con professionalità e costanza.

Ora che è stato spiegato dettagliatamente come funziona l’affiliate marketing, avrai ben chiaro se questa forma di business si allinea o meno alle tue ambizioni. L’affiliazione, però, come sarà chiaro in base a quanto premesso, necessita di strategie pubblicitarie in rete e offline non di poco conto. Se pensi di avere bisogno di supporto da parte di esperti del settore, Italiaonline è a tua completa disposizione.

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