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Pagamenti digitali: qual è la situazione in Italia

Pubblicato il 21 Aprile 2022

Che rapporto hanno gli italiani con i pagamenti digitali? Le abitudini del Paese sono cambiate e le persone sono sempre più orientate al cashless

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Ci sono abitudini che sono dure a morire e molte altre, seppur nuove e rivoluzionarie, che si instaurano con una certa facilità nella popolazione. Tra quelle più recenti c’è certamente quella del cashless che sponsorizza l’uso dei pagamenti digitali eliminando o riducendo sensibilmente l’uso del contante.

Una tendenza a doppio filo che da un lato snellisce le transazioni e le operazioni economiche, dall’altro elimina il sommerso così da tenere traccia di tutto. Davanti a questi nuovi sistemi come si comportano gli italiani e qual è la situazione dei pagamenti digitali nel nostro Paese?

Lo rivela il settimo rapporto della Community cashless society 2022 presentato a Cernobbio da The European House – Ambrosetti che descrive tutti i dati sull’andamento dei pagamenti elettronici nel nostro Paese.

Pagamenti digitali in Italia: il report completo

Paese che vai usanza che trovi. In Italia, sicuramente, quella del contante come metodo di pagamento, è dura a morire. Ebbene sì, lungo tutto lo Stivale resiste la propensione da parte degli italiani ad usare il contante nella quotidianità ed una certa resistenza nell’uso dei sistemi di pagamento digitali.

L’Italia, infatti, si pone in fondo alla classifica dei Paesi nei quali il cashless è di casa. Terzultima in Europa, ha un atteggiamento controcorrente rispetto alla media europea nella quale si predilige assolutamente l’uso dei sistemi di pagamento alternativi al contante. Peggio di noi solo Romania e Bulgaria.

Le transazioni pro capite nel nostro Paese sono infatti bassissime, 61,5 nel 2020 addirittura di meno rispetto a quelle del 2019 che erano state 61,7. Rispetto ad una media europea altissima per l’uso dei pagamenti elettronici con 142 transazioni per ogni cittadino, dato che sale in modo esponenziale in Danimarca con 379 transazioni pro-capite nel 2020, l’Italia rimane in fondo alla lista.

Il contante dunque continua a circolare e anche tanto. Siamo un Paese fortemente dipendente dal denaro liquido che non è ancora riuscito a far suo un sistema innovativo, pratico e sicuro come quello del digitale.

Le aspettative sono però positive in quanto 7 italiani su 10 si dicono propensi ad utilizzare gli strumenti di pagamento digitale senza ricorrere più al contante. Nel 2021 ci sono stati già alcuni importanti risultati: il 57% degli italiani ha usato di più le transazioni digitali per i propri pagamenti anche se restano parecchie resistenze per timori legati soprattutto alle frodi. I pagamenti digitali sono considerati più sicuri del contante ma accettare la cosa e metterla in pratica risulta ancora difficile per un italiano su quattro.

Aziende italiane e transazioni digitali: la fotografia

Il rapporto della Community cashless society 2022 inserisce, per la prima volta, anche le aziende italiane nella sua ricerca. Il sondaggio sui pagamenti digitali è stato somministrato, infatti, anche a 400 imprese tricolori che hanno dimostrato di avere una maturità digitale diffusa ma con alcune resistenze.

Sono ancora troppo poche le aziende che propongono l’e-commerce e solo la metà mette a disposizione i canali digitali per gestire ordini e transazioni con le altre imprese. Un quarto degli intervistati non ha fatto nulla di tutto questo e non è intenzionato a farlo nei prossimi anni. Meno del 20% si sta interessando ad un e-commerce B2B seppur praticamente ancora non lo ha realizzato.

È evidente dunque che nel mondo business, a tutti i livelli, è necessario imprimere un’accelerazione verso una transazione digitale più diffusa, verso la quale non si abbiano timori e che proponga una nuova abitudine nel settore dei pagamenti.

I cittadini italiani, comprese le aziende, hanno bisogno di abituarsi all’uso del cashless nella quotidianità come modus operandi e non come eccezionalità per un percorso che porta il Paese verso la digitalizzazione, lo snellimento delle procedure e l’eliminazione del sommerso, per poter parlare finalmente di un’Italia moderna e digitale. Tutto questo è possibile solo con una piena collaborazione tra pubblico e privato.

Italiaonline è pronta a supportare le aziende che vogliono sviluppare la digitalizzazione e in particolare chi vuole vendere online sfruttando le innovazioni legate ai pagamenti digitali. Siamo pronti ad affiancare gli imprenditori nel loro progetto di vendita.

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