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Industria 4.0 mercato in crescita: opportunità per le PMI

Pubblicato il 24 Giugno 2020

Cresce del 22% il mercato dell’Industria 4.0 ma le previsioni per il futuro sono incerte. La pandemia però potrebbe trasformarsi in opportunità. Ecco gli ultimi dati

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L’industria 4.0 rappresenta un’importante opportunità per le PMI italiane. Il mercato ha raggiunto un valore di 3,9 miliardi di euro: negli ultimi 4 anni è triplicato, mentre rispetto al 2019 è cresciuto del 22%. Un segnale chiaro dell’aumento di interesse è la richiesta di consulenze e formazione mirate. Nel 2020 sono aumentate del 17% rispetto all’anno precedente, arrivando ad un valore di 255 milioni di euro. Quest’anno ci si aspettava una crescita del 25% ma bisogna tenere conto della pandemia, che ha rallentato le attività, anche quelle legate all’industria innovativa.

Senza contare che la crisi sanitaria ha generato incertezza sul futuro del settore. Ma le prospettive sono ottime, proprio come rivelano i dati della ricerca dell’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano presentata durante il convegno online “Digital New Normal: essere 4.0 ai tempi del Covid”.

Industria 4.0: incertezze e necessità delle PMI

Il mercato che caratterizza l’Industria 4.0 è dominato da progetti che abbracciano tutto ciò che ha a che fare con la Connettività e l’acquisizione di dati, settore conosciuto meglio come Industrial IoT che assorbe il 60% dell’intero comparto. Questi progetti, a loro volta, si suddividono in Analytics, Cloud Manufacturing, Advanced Automation, Additive Manufacturing e interfaccia avanzata uomo-macchina. Come accennato, a questo si aggiungono le consulenze e la formazione mirate che sono cresciute ulteriormente nel 2020 permettendo alle imprese di avere maggiore consapevolezza e competenza sull’uso delle tecnologie dell’Industria 4.0.

L’interesse delle aziende e gli investimenti legati al comparto hanno avuto però un rallentamento nel 2020: non sono arrivati al 20% e questo dato è legato alla diffusione del Covid-19 e all’incertezza che ha generato. Nei prossimi mesi gli investimenti saranno ancora ridotti e la situazione si sbloccherà solo quando si avrà una visione chiara e rassicurante del futuro. Infatti, il 26,5% delle aziende interpellate dalla ricerca proporrà la metà dei progetti pianificati in precedenza. Inoltre, gli imprenditori attendono nuovi incentivi per lanciare le loro idee senza rischi. Tra le agevolazioni più desiderate dalle aziende spiccano:

In ogni caso, le previsioni a medio e lungo termine rimangono positive e si attende l’evolversi della pandemia per comprendere anche le sorti del mercato digitale e innovativo.

Smart Technologies: crescita delle app 4.0

Le applicazioni 4.0 sono sempre più diffuse nelle aziende italiane, sia in quelle di grandi, che di medio e piccole dimensioni. La tecnologia basilare rimane anche in questo caso la Industrial IoT che cresce del +42% rispetto al 2019. A questa si affiancano le attività di analisi (Analytics) che mirano a comprendere come sviluppare le attività in base ai dati a disposizione. L’utilizzo dei Big Data quindi si sta facendo spazio ed è sempre più importante per delineare le strategie aziendali. Ci sono anche i primi casi di Artificial Intelligence: il 7% del campione considerato ha inserito questa tecnologia nei processi aziendali.

Ruolo delle Smart Technologies nell’emergenza sanitaria

L’implementazione delle app 4.0 è stata determinante anche per gestire efficacemente l’emergenza sanitaria: il 46% degli strumenti è stato usato con successo dalle industrie analizzate. Per esempio, per effettuare assistenza in fabbrica da remoto ci si è affidati alla realtà aumentata oppure si è fatta la sanificazione intelligente degli spazi. I sensori IoT e le piattaforme cloud hanno permesso poi la collaborazione tra le diverse professionalità in azienda, garantendo così la continuazione dei lavori.

La reattività delle aziende durante la crisi è evidenziata anche dal numero di imprese che hanno riconvertito la loro produzione (12%) o che stanno valutando di farlo (19%). Per il 25% di loro, le tecnologie 4.0 sono state fondamentali per raggiungere risultati soddisfacenti anche durante l’emergenza.

Trasformazione digitale delle PMI: motore della ripartenza

I presupposti per sfruttare le qualità dell’Industria 4.0 ci sono tutti: le tecnologie offrono tutti i presupposti per ripartire, proprio come ha confermato Marco Taisch, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Industria 4.0: “In questa nuova fase all’industria italiana spetta il compito di essere il motore della ripartenza, in un contesto in cui la trasformazione digitale diventa ancora più rilevante non solo per garantire i processi operativi, ma anche per dare nuova efficacia alle decisioni, accelerare la riconversione dei prodotti, monitorare e gestire i rischi.

Occorre quindi usare in modo favorevole gli effetti dell’emergenza sanitaria per donare un ulteriore impulso alla diffusione delle tecnologie smart in tutte le aziende del Paese: “circa il 40% stima una perdita di fatturato di oltre il 20% rispetto al budget, ma gli investimenti in digitale sono stati lo strumento per reagire all’emergenza sanitaria e secondo la grande maggioranza delle industrie questa esperienza alla fine si rivelerà un acceleratore della trasformazione 4.0”, parola di Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Industria 4.0. La crisi può improvvisamente trasformare in una splendida occasione per il mercato italiano.

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