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Come usare Google Ads per ecommerce

Pubblicato il 01 Febbraio 2022

Per aumentare le vendite del sito promuovendo il proprio business attraverso delle campagne pubblicitarie a pagamento è possibile utilizzare Google Ads per ecommerce: scopri come funziona e come usarlo.

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Per un ecommerce, Google Ads è uno strumento di digital marketing molto utile. La piattaforma di proprietà del colosso di Mountain View, infatti, consente di promuovere il proprio business in maniera più efficace attraverso delle campagne pubblicitarie a pagamento. In questo modo viene veicolato traffico in target verso il sito e si creano i migliori presupposti per aumentare le vendite dei prodotti.

Su Google, generalmente, le persone cercano informazioni precise o spunti su cosa fare, dove andare e cosa acquistare. Usare Google Ads per ecommerce significa, quindi, avere la possibilità di farsi trovare dagli utenti (potenziali clienti) proprio nel momento in cui essi cercano sul motore di ricerca prodotti simili a quelli in vendita sul proprio sito.

Per sfruttare tutti i vantaggi di Google Ads, però, è opportuno usarlo in modo corretto, evitando errori che potrebbero rendere inutili o controproducenti i propri investimenti pubblicitari sulla piattaforma. Questa guida si propone proprio di spiegare come funziona Google Ads e come usarlo in modo efficace per promuovere un ecommerce.

Come funziona Google Ads

Su Google Ads è possibile creare campagne pubblicitarie a pagamento, che appaiono all’interno del motore di ricerca, ma anche sulle pagine web dei siti a esso affiliati. La scelta dell’obiettivo pubblicitario è fondamentale. Tra i vari obiettivi principali previsti dalla piattaforma c’è quello di “aumentare le vendite e le registrazioni sul sito web”.

Oltre all’obiettivo, è necessario scegliere il target, creare l’annuncio pubblicitario e impostare il limite massimo per il budget mensile. Google Ads permette di scegliere il budget che si intende investire. Non esiste una spesa minima e, quindi, il servizio può essere utilizzato praticamente con qualsiasi cifra. Il pagamento, inoltre, avviene solo quando gli utenti interagiscono con l’annuncio pubblicitario ed è possibile interrompere la campagna in ogni momento.

Esistono diversi tipi di campagne Google Ads: le tipologie “base” sono le campagne sulla rete di ricerca (generalmente si tratta di annunci in formato testuale), le campagne sulla rete Display (in genere annunci in formato illustrato, pubblicati su app e siti visitati dai clienti dell’inserzionista) e le campagne video (annunci video che appaiono prima o durante la riproduzione di contenuti su Youtube).

Come usare Google Ads per ecommerce in maniera efficace

L’obiettivo delle campagne Google Ads per ecommerce è, per ovvi motivi, aumentare le visite al sito web. L’impostazione della landing page, cioè della pagina di “atterraggio” su cui approdano gli utenti una volta che cliccano sull’annuncio pubblicitario, è perciò un passaggio fondamentale.
Questa pagina può essere una scheda prodotto specifica (nel caso in cui si stia pubblicizzando un prodotto in particolare), la pagina relativa a un’intera categoria di prodotti oppure una pagina creata ad hoc per una promozione speciale.

A questo proposito è bene precisare che quando si tratta di una landing page finalizzata a concludere la vendita di un prodotto oppure ad agevolare la richiesta di un preventivo è più opportuno parlare di sales page. Il consiglio per chi deve crearne una è quello di mettere ben in evidenza i vantaggi garantiti dall’acquisto di quel preciso prodotto.

Un altro step cruciale è la scelta delle giuste parole chiave. Le keyword servono al preciso scopo di intercettare le ricerche degli utenti sul motore di ricerca e, quindi, a ottimizzare l’investimento pubblicitario, riservando gli annunci alle persone realmente interessate ai prodotti presenti nell’ecommerce.

Il primo consiglio è quello di scegliere un numero bilanciato di parole chiave. Non bisogna, infatti, esagerare: il rischio è quello di intercettare un pubblico troppo ampio e non realmente interessato a ciò che si propone. Lo stesso rischio si corre nel momento in cui si scelgono parole chiave molto diffuse ma troppo generiche.

Optare, al contrario, per keyword specifiche e mirate (cioè incentrate sulle proprie buyer personas, ossia le rappresentazioni degli acquirenti-tipo del prodotto che si sta promuovendo) è una soluzione che può rivelarsi in grado di trarre il massimo dai propri investimenti pubblicitari. La strategia “vincente” è quella di individuare le parole chiave che il proprio acquirente-tipo utilizza nel motore di ricerca e integrarle con termini di ricerca più specifici.

È opportuno evitare anche parole chiave che hanno un costo per clic troppo elevato. Google Ads, infatti, si basa su un meccanismo ad asta: quando un potenziale cliente cerca un termine che corrisponde alla parola chiave scelta dall’inserzionista, l’annuncio partecipa a un’asta per stabilire se verrà pubblicato o meno. Il costo di ciascuna parola chiave è differente in base alla qualità della keyword stessa, alla concorrenza nell’asta e a diversi altri fattori.

Per rendere efficaci le proprie campagne Google Ads per ecommerce, il consiglio fornito dalla piattaforma stessa (e che, per questo, non bisogna mai dimenticare) è quello di assicurarsi che le parole chiave e le pagine di destinazione siano strettamente correlate ai termini che i potenziali clienti potrebbero cercare.

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