Landing Page efficace: 5 caratteristiche da tenere a mente

Una Landing Page efficace è lo strumento migliore per promuovere il proprio prodotto/servizio. Per ottenere risultati e conversioni la pagina deve avere 5 caratteristiche determinanti. Ecco quali sono

Pubblicato il 08 aprile 2020
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La Landing Page è uno strumento centrale nelle strategie di web marketing. La sua struttura spesso ricorda quella di un Home Page di un sito web, ma nella realtà si tratta di due elementi completamente differenti.

Se il compito di una Home Page è quello di essere una sorta di biglietto da visita da mostrare all’utente, quello di una Landing Page è invece quello di generare lead. E’ proprio questa caratteristica a rendere la Landing Page un fenomenale strumento di marketing.

Landing Page: cos’è

Landing Page significa pagina di atterraggio. Si tratta infatti di una pagina sulla quale l’utente arriva dopo una precisa campagna di web marketing come, per esempio, una campagna sui social, una mail o un’inserzione adWords.

Come già accennato, l’obiettivo della Landing Page è intercettare l’interesse dell’utente e fornire informazioni utili, informative e commerciali, circa il nostro prodotto. L’obiettivo primario di una Landing Page è quello di accompagnare l’utente alla conversione. Come? Tramite una Call to Action studiata preventivamente, come può essere la richiesta di rilasciare un proprio contatto (mail) oppure l’acquisto di un servizio (e-book, infoprodotto).

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Landing Page efficace: 4 caratteristiche che non devono mancare

Come già accennato l’obiettivo unico della Landing Page è ottenere il contatto del cliente, il cosiddetto lascia passare per l’invio di materiale informativo e commerciale circa il nostro prodotto. Una volta ottenuto il lead si potrà poi creare una strategia di marketing su misura del cliente. Per raggiungere questo obiettivo però la Landing Page deve essere efficace, ossia deve colpire l’utente in modo da invitarlo a scoprire il nostro mondo. Ecco quindi 4 caratteristiche che una buona Landing Page non deve assolutamente dimenticare:

  • USP d’impatto: la Unique selling proposition, meglio definita con l’acronimo di USP, è l’elemento centrale di una Landing Page. Viene solitamente inserita nella sezione alta della pagina d’atterraggio, la zona Above the Fold. Si tratta del messaggio principale che si vuole far giungere all’utente. Può essere un’immagine, un breve video o, molto più spesso, un elemento testuale. Al suo interno va piazzata una comunicazione che differenzi la propria proposta da quella degli altri competitor del settore, l’utente deve capire che si tratta di un’offerta unica e imperdibile.
  • Una sola azione, una sola CTA! Altro elemento importante di una Landing Page è relativo all’azione che si vuol far compiere all’utente. La parola d’ordine è: niente distrazioni! Una Landing Page deve essere pulita, con un unico invito all’azione (CTA) e un solo obiettivo di raggiungere. Spesso abbiamo a che fare con pagine d’atterraggio molto confuse, dove all’utente sono richieste diverse azioni. Il risultato? L’abbandono della pagina. Una casistica assolutamente da evitare.
  • Coerenza ed emotività: come qualsiasi strumento di marketing anche la Landing Page deve essere coerente. Il tono di voce deve restare unico per tutta la pagina perché mostrare coerenza significa ottenere credibilità da parte dell’utente. A sua volta la credibilità la si ottiene se si è in grado di toccare le giuste corde dell’utente. Per raggiungere questo obiettivo è necessario giocare sull’aspetto emotivo. Se si riesce a creare un rapporto emozionale con chi sta leggendo aumenta di molto la possibilità di conversione.
  • Monitoraggio: ovviamente una Landing Page non è per forza un successo immediato. Per far sì che lo possa diventare è necessario monitorarne l’efficacia, analizzandone il tasso di conversione della pagina e dell’email marketing, più altri KPI fondamentali. L’ideale per avere una visione globale dell’andamento è quello di creare un test A/B, ovvero generare due diverse Landing Page, con diversi testi e immagini e capire quale delle due sia quella più performante.

Strutturare la Landing Page con il metodo AIDA

Per riuscire a creare una Landing Page efficace e in grado di convertire è consigliabile strutturare la pagina secondo il metodo AIDA, che prevede 4 sezioni:

  • Attenzione: nella prima sezione della Landing è necessario catturare subito l’attenzione. Per farlo, come già spiegato, è ottimale l’utilizzo di una USP di impatto.
  • Interesse: dopo aver catturato l’attenzione è bene spiegare all’utente con più informazioni il perché la propria offerta è vincente, ovvero creare interesse.
  • Desiderio: alla terza sezione l’utente arriva dopo aver visto un’offerta interessante e averne apprezzato le caratteristiche. In questa fase è buona pratica creare desiderio, magari inserendo alcune peculiarità aggiuntive del servizio.
  • Azione: L’ultima sezione è dedicata all’azione che si vuol far compiere all’utente (CTA) che, ricordiamo, deve essere una sola. Per spingere ulteriormente l’utente a diventare lead è buona pratica aggiungere elementi aggiuntivi, come per esempio le FAQ.

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