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La differenza tra crowdfunding, equity crowdfunding e lending

Crowdfunding, equity crowdfunding e social lending sono tre forme di finanziamento utilizzate dalle startup e aziende innovative: come funziona

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Quando si parla di crowdfunding molto spesso si fa una grossa confusione e si utilizza lo stesso termine per cose che sono profondamente diverse. Il crowdfunding è una parola che raccoglie al proprio interno diverse sfumature. Per capire di che cosa stiamo parlando, si deve partire dalla definizione di crowdfunding: una raccolta fondi online per realizzare progetti, lanciare nuove prodotti, dare vita ad aziende. Il termine viene utilizzato indistintamente per identificare prestiti online, raccolte fondi in cambio di premi oppure in cambio di quote azionarie. In realtà ogni singola tipologia di finanziamento ha un nome diverso.

Ad esempio se ci riferiamo alla raccolta fondi in cambio di azioni societarie, il termine giusto da utilizzare è equity crowdfunding, mentre per il prestito online tra privati la parola esatta è social lending. In pochi conoscono le differenze tra i vari strumenti, ma è di fondamentale importanza saperne le caratteristiche e le funzionalità per scegliere quello migliore per il proprio business. Ecco le differenze principali tra crowdfunding, equity crowdfunding e social lending.

Cosa è il crowdfunding

Crowdfunding è un termine che identifica una tipologia di finanziamento online pensato per le aziende e per le persone fisiche. Il termine è composto dalle parole crowd (folla) e funding (fondi) e si può paragonare a una sorta di colletta online. Per lanciare progetti di crowdfunding si utilizzano piattaforma create appositamente per questo scopo e che hanno ottenuto un’autorizzazione per la raccolta di capitali. Il crowdfunding si divide in diversi modelli che si differenziano per caratteristiche e modalità di utilizzo. Si possono identificare quattro tipologie: donation, reward, lending ed equity.

Cosa è l’equity crowdfunding

L’equity crowdfunding è una delle quattro tipologie di raccolta fondi che aziende e startup possono utilizzare per cercare finanziamenti. Tra le tipologie è sicuramente una delle più utilizzate e con il passare degli anni sono aumentate le risorse raccolte dalle startup tramite le piattaforme autorizzate. L’Italia è stato il primo Paese Europeo e tra i primi al Mondo a normare il settore (solo gli Stati Uniti avevano una legislazione simile): introdotto con il Decreto Crescita Bis nel 2012, è stato regolamentato dalla Consob nel 2013.

Come funziona l’equity crowdfunding? Molto semplice: un’azienda in cerca di risorse per finanziare il lancio di un nuovo servizio/prodotto pubblica il progetto su una piattaforma ad hoc. I finanziatori interessati al progetto investono i loro soldi e in cambio ottengono quote dell’azienda (equity), diventando a tutti gli effetti azionisti. A seconda della quota acquisita possono anche entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione e diventare parte attiva della vita e della crescita dell’azienda. Le piattaforme svolgono semplicemente il ruolo di mediatore tra l’azienda e gli investitori.

Cosa è il social lending

Il social lending è una delle forme di crowdfunding più particolari. Regolamentato in Italia dal 2017, in questi anni sono nate diverse piattaforme che permettono agli utenti e alle aziende di usufruirne. Per capire di che cosa stiamo parlando, prendiamo in prestito la definizione di social lending data da Banca d’Italia: “Uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto”. Ma che cosa è e come funziona il social lending?

Si tratta di una forma di finanziamento tra privati: un’azienda ha bisogno di soldi per un progetto e persone comuni glieli prestano, come se si trattasse di una sorta di colletta. L’azienda che ottiene il prestito si impegna a restituirlo tramite rate mensili nel giro di un tempo prestabilito: si va da un minimo di 3 mesi a un massimo di 84 mesi. Più sono le rate, maggiori saranno gli interessi pagati. Tutti i passaggi avvengono su piattaforme online che hanno ottenuto la certificazione per questo tipo di operazioni.

Esistono due tipi di piattaforme di social lending: consumer-oriented o business-oriented. Le prime sono rivolte a persone che sono alla ricerca di fondi per acquistare una nuova auto o un elettrodomestico e non hanno soldi a disposizione. Prima di pubblicare il proprio annuncio, la persona deve passare tutti i controlli effettuati dalla piattaforma di peer-to-peer lending. Le seconde, invece, sono dedicate alle aziende che sono alla ricerca di finanziamenti per i loro progetti di crescita e non riescono ad accedere alle fonti di credito classiche (finanziarie, banche). Anche in questo caso l’impresa deve dimostrare di poter saldare il debito, altrimenti non potrà pubblicare l’annuncio sulla piattaforma.

Quali sono le differenze tra equity crowdfunding e social lending

Dopo avere spiegato che cosa sono equity crowdfunding e social lending, è necessario capire quali sono le differenze tra le due tipologie di finanziamento. La principale è sicuramente nella modalità di funzionamento. L’equity crowdfunding si basa su uno scambio: fondi in cambio di quote azionarie, mentre il social lending è un prestito tra privati. Il primo si rivolge a chi deve lanciare un prodotto, il secondo a chi ha bisogno di liquidità.

Altra differenza tra le due tipologie di raccolta fondi è il pubblico di riferimento. L’equity crowdfunding è rivolto a tutte le aziende, senza distinzione per fatturato o per dimensione. Il peer-to-peer lending, invece, è rivolto principalmente alle piccole aziende e può essere utilizzato anche dai singoli cittadini per chiedere prestiti veloci.

Equity crowdfunding e social lending: quale scegliere

La discrimine principale nella scelta tra l’equity crowdfunding e il social lending riguarda l’urgenza di avere capitali a disposizione e la quantità richiesta.

L’equity crowdfunding è la scelta migliore per startup e aziende innovative che vogliono lanciare un nuovo prodotto o servizio. Sulle piattaforme di equity crowdfunding è più semplice raccogliere cifre superiori ai centomila euro.

Il social lending, invece, divena l’opzione più semplice quando si ha bisogno di liquidità in poco tempo e senza l’intervento di intermediari. L’unico ente con cui si deve parlare è la piattaforma online e molto spesso si riesce ad avere un prestito in poco tempo. Nel peer-to-peer lending, però, bisogna rispettare le scadenze delle rate da pagare, mentre nell’equity crowdfunding l’investimento dei finanziatori è quasi a fondo perduto.

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