Che cosa è l’equity crowdfunding

Pubblicato il 07 marzo 2020
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L’equity crowdfunding è una delle quattro tipologie di crowdfunding più utilizzate. Si tratta a tutti gli effetti di uno strumento finanziario che può essere utilizzato dalle imprese innovative per trovare risorse per portare avanti lo sviluppo di beni/servizi innovativi, mentre dall’altra parte gli investitori hanno la possibilità di finanziare progetti interessanti che potrebbero trasformarsi in una miniera dalle uova d’oro.

L’equity crowdfunding è una forma di investimento “popolare”: la folla (crowd in inglese) finanzia i progetti di un’azienda o di una startup in cambio di quote societaria della stessa impresa (equity). In Italia l’equity crowdfunding è normato dal 2013, primo Paese in Europa (e del Mondo) a promulgare una legislazione in materia. Con il passare degli anni le norme sono diventate sempre meno stringenti e hanno permesso al mercato dell’equity crowdfunding di crescere e di aiutare un numero sempre più elevato di startup.

Cosa è l’equity crowdfunding e come funziona

L’equity crowdfunding è la forma di crowdfunding più popolare e permette a semplici persone o a società di venture capital di investire nella crescita di un’azienda ottenendo in cambio quote societarie. Quote che possono essere rivendute in futuro nel caso in cui l’impresa acquisisca di valore grazie ai prodotti o servizi offerti.

Equity crowdfunding: a chi è rivolto

La Legge di Bilancio del 2017 ha aperto il mercato dell’equity crowdfunding a tutte le piccole e medie imprese italiane. Inizialmente, infatti, potevano beneficiare dello strumento finanziario solamente le PMI innovative e le startup. Per essere una PMI è necessario rispettare tre requisiti fondamentali:

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  • meno di 250 dipendenti;
  • fatturato inferiore ai 50 milioni di euro;
  • bilancio inferiore ai 43 milioni di euro.

La Legge di Bilancio del 2019 ha introdotto agevolazioni per investitori e privati cittadini che finanziano progetti di equity crowdfunding: l’obiettivo è aumentare la raccolta delle piattaforme e rilanciare gli investimenti in progetti innovativi.

Equity crowdfunding: i vantaggi per le imprese

Per una startup o per una PMI che ha difficoltà nell’ottenere prestiti dagli istituti di credito, l’equity crowdfunding è uno degli strumenti più semplici per trovare investitori pronti a scommettere sul proprio progetto. Soprattutto per le startup che nei primi mesi di vita hanno difficoltà nel trovare la fiducia delle banche. Se non si riesce ad entrare a far pare di un incubatore o ad accedere a finanziamenti statali o regionali, una delle poche soluzioni alternative è l’equity crowdfunding. Si è costretti a cedere un po’ della propria indipendenza, ma in cambio si ottengono fondi e il supporto di persone con molta esperienza.

Equity crowdfunding: i vantaggi per chi investe

A fronte di investimenti anche piuttosto contenuti si entra a far parte dell’azionariato di una startup dalle grandi potenzialità. Bisogna essere fortunati, ma in alcuni casi un brutto anatroccolo si è trasformato un “unicorno” (termine economico che identifica le aziende con un valore superiore al miliardo di dollari).

Gli investitori hanno due modi per guadagnare da un investimento in equity crowdfunding: da un lato vendendo le quote dell’azienda dopo che hanno aumentato il proprio valore, oppure partecipando ai dividendi di fine anno.

Investire nell’equity crowdfunding: i consigli da seguire

Sono sicuri gli investimenti in equity crowdfunding? Come già detto in precedenza l’equity crowdfunding è un investimento ad alto rischio: chi decide di finanziare i progetti innovativi deve essere cosciente del fatto che può perdere tutto. E in molti casi succede.

Per diminuire il rischio è necessario seguire alcuni utili consigli:

  • Studiare il progetto e la solidità dell’azienda in cui si investe. Prima di finanziare un’impresa innovativa bisogna analizzare tutti i dati che si hanno a disposizione: quanto è innovativo il servizio/bene che vuole realizzare l’azienda? Quanti sono i concorrenti sul mercato nazionale e internazionale? Quanti soldi sono necessari affinché sia un successo?
  • Utilizzare un portale autorizzato. In Italia l’equity crowdfunding è normato dal 2013. Tutti i portali autorizzati a fare da intermediari tra azienda e investitori devono essere iscritti alla Consob, l’autorità di vigilanza sulla Borsa.
  • Non investire più delle proprie possibilità. Attratti dalla possibilità di diventare soci di aziende ad alto potenziale, si potrebbe investire una somma superiore alle proprie possibilità. Un errore da non commettere: se l’azienda fallisce, si perde tutto il capitale investito, senza nessuna possibilità di recuperare il finanziamento.

Le piattaforme italiane di equity crowdfunding

L’equity crowdfunding ha conosciuto in questi anni una grande crescita ed è normale che con il passare degli anni siano nate diverse piattaforme che permettono ad utenti e aziende di utilizzare lo strumento. Ecco le più utilizzate in Italia:

  • Mamacrowd. Permette di investire in progetti interessanti di startup e PMI innovative. Negli anni ha permesso di raccogliere fondi per il lancio di oltre 200 progetti.
  • Crowdfundme. Crowdfundme è una delle piattaforme più longeve presenti in Italia. Offre sia progetti per il real estate sia di equity crowdfunding.
  • Walliance. Walliance è una piattaforma di equity crowdfunding un po’ particolare: è dedicata esclusivamente ai progetti immobiliari. Gli utenti possono finanziare la costruzione di complessi residenziali in Italia di alto pregio.

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