Come capire se il proprio sito è stato hackerato e cosa fare

Un sito hackerato può rappresentare un rischio alto per un business, con perdite in termini economici, di tempo e di reputazione. In questa guida proviamo a capire insieme come comportarsi in caso di hackeraggio del proprio sito internet.

Pubblicato il 13 novembre 2023
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Ogni giorno gli hacker prendono di mira siti in tutto il mondo, portando tantissime persone verso perdite economiche e di reputazione. I danni non finiscono qui, e includono: furto di dati sensibili, danni all’immagine aziendale, diffusione di malware, phishing e violazione della privacy degli utenti.

Secondo recenti report sono più di 30.000 i siti web che cadono vittima di atti di hackeraggio ogni giorno ed è facile capire come i rischi siano molto alti. Ecco, quindi, che chiunque gestisca o abbia un sito web, per non parlare degli e-commerce, dovrebbe essere consapevole su cosa fare nel caso di hackeraggio del proprio sito. In questa guida andremo a vedere proprio questi dettagli, scopriremo come capire se si è stati hackerati, cosa fare e come comunicare al proprio pubblico questo inconveniente.

Come capire se un sito è stato hackerato

Di norma un sito hackerato potrebbe smettere di funzionare o funzionare in modo strano, magari mostrando dei contenuti malevoli o comunque non presenti in precedenza. Ma cosa significa hackerato, nel dettaglio? “Hackerato” significa colpito da una persona che è stata capace di infiltrarsi al suo interno, e ottenere un accesso normalmente non consentito. Questo può portare la modifica, il furto dei dati o la manipolazione del sito per scopi dannosi.

Se c’è il dubbio che un sito sia caduto vittima di un cyber attacco, è bene effettuare immediatamente delle verifiche specifiche. Innanzitutto è utile contattare il provider dell’hosting su cui si trova il sito web, per verificare se ci siano problemi e anche gli altri siti web sullo stesso server abbiano subito il medesimo attacco. Se non si è esperti nel settore, contattare un programmatore o un tecnico informatico potrebbe essere un passaggio corretto. Solo gli esperti in creazione siti web, infatti, possono capire cosa nasconde una pagina internet hackerata.

Anche Google può venire in soccorso per capire se ti hanno hackerato il sito. Se il motore di ricerca rileva attività sospette su una pagina, tende a bloccarle preventivamente. Se un sito web viene bloccato, non verrà visualizzato nei risultati di ricerca per proteggere gli utenti e finisce su Google Blocklist. Utilizzando Google Search Console è possibile scoprire se il sito sia stato bloccato, controllando la scheda “Problemi di sicurezza” nella sezione “Sicurezza”.

Ora che abbiamo visto come capire se sei stato hackerato e come ottenere una verifica di pagina web hackerata proviamo a vedere cosa fare per porre rimedio alla situazione.

Cosa fare se un sito è stato hackerato

Ci sono vari modi per correre ai ripari se un sito web è caduto vittima di un attacco informatico e porvi rimedio. L’importante, prima di tutto, è mantenere la calma e sapere che di norma tutto è risolvibile in pochi passaggi. I siti hackerati sono generalmente recuperabili e senza nemmeno pagare ingenti riscatti come si vede spesso in certi film sul cyber terrorismo. Agire d’impulso potrebbe solo provocare più disguidi, quindi non bisogna farsi prendere dal panico, che è esattamente quello che l’hacker vuole che accada.

La primissima cosa da fare è modificare prontamente tutte le password, impedendo così all’hacker di accedere ad altri account che potrebbero averne di simili e causare altri danni. Di norma questi sono gli account dei quali è bene modificare le password, scegliendole il più complesse possibile e mai uguali tra loro.

Ovviamente è bene verificare anche eventuali piattaforme di social network, controllando gli ultimi accessi dai menù di impostazioni e attivando sempre e comunque la verifica in due fattori, così che oltre alla password serva anche il codice alfanumerico che arriva sul cellulare.

Se il sito web in questione supporta i ruoli degli utenti è bene verificare anche che questi non siano stati modificati; è, infatti, possibile che gli hacker una volta entrati si siano inseriti come account amministratore, con pieno accesso a tutte le funzionalità di amministrazione.

Altre azioni da mettere in atto sono le seguenti:

  • Mettere il sito offline temporaneamente per impedire ulteriori danni e per proteggere gli utenti da possibili minacce;
  • Cercare di scoprire come l’attaccante ha ottenuto l’accesso al sito. Potrebbe essere un plugin obsoleto, una password debole o una falla di sicurezza;
  • Scansionare e rimuovere qualsiasi malware o codice dannoso dal sito web. Ripristinare i file e i database originali da backup puliti;
  • Se il sito utilizza crittografia SSL, cambiare subito le chiavi SSL per garantire la sicurezza delle comunicazioni;
  • Analizzare i log del server per rilevare attività sospette e identificare l’entità dell’attacco;
  • Aggiornare e rafforzare la sicurezza, tramite una serie di aggiornamenti al software, l’uso di password complesse, l’attivazione del firewall ed eventualmente l’uso di soluzioni di sicurezza aggiuntive;
  • Notificare le violazioni dei dati alle autorità competenti e agli utenti interessati, a seconda delle leggi sulla protezione dei dati del tuo paese;
  • Informare gli utenti e i clienti dell’incidente, offrendo istruzioni su come proteggere le proprie informazioni personali;
  • Vigilare in maniera costante la sicurezza del sito e rilevare eventuali attività sospette in futuro.

Ultimo consiglio, ma non per importanza, è non sottovalutare gli errori più comuni, che andremo a vedere meglio nel prossimo paragrafo.

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Sito hackerato: cosa non fare per evitare ulteriori danni

Capire come verificare se un sito è sicuro e conoscere le giuste procedure da attuare non basta. È bene sapere anche quali sono gli errori maggiormente commessi in questi casi, così da evitarli tempestivamente.

Per prima cosa non bisogna mai pagare il riscatto o le richieste dei criminali informatici, in quanto non garantiscono il ripristino dei dati e potrebbero incoraggiare ulteriori attacchi.

Inoltre, non dovresti ignorare l’incidente: è essenziale notificarlo alle autorità e agli utenti interessati e provvedere immediatamente, tramite l’aiuto di esperti del settore, a potenziare la sicurezza del tuo sito.

Infine, non dovresti tentare di risolvere la situazione da solo, ma consultare dei professionisti per affrontare e risolvere l’incidente in modo sicuro. Agire in autonomia può portare a:

  • Peggiorare la situazione: un’azione errata potrebbe amplificare i danni o permettere ai criminali informatici di avere un accesso ancora maggiore;
  • Eliminare prove: senza competenze specifiche, potresti cancellare indizi utili per l’identificazione degli hacker o la comprensione dell’attacco;
  • Diffondere il malware: senza conoscenze adeguate, potresti diffondere malware invece di rimuoverlo;
  • Inadempienza legale: l’autonomia potrebbe portare all’inadempimento delle leggi sulla notifica di violazioni dei dati, con conseguenze legali;
  • Danni all’immagine: un recupero errato potrebbe danneggiare ulteriormente la reputazione del sito e dell’azienda.

Meglio, quindi, farsi supportare da chi è ha comprovata esperienza nella risoluzione di casi come questi.

Come comunicare agli utenti dell’attacco hacker

Buona norma sarebbe comunicare ai propri utenti che il sito web è finito vittima di un hacker, in particolare se questi avevano lasciato dati sensibili o avevano aperto account con collegate delle carte di credito.

Non facendolo si rischia di perdere la fiducia e di danneggiare la credibilità del brand, nel momento in cui la cosa venisse alla luce prima che sia risolta. Inoltre, secondo il GDPR (ovvero la protezione della privacy) si è obbligati per legge a dichiarare eventuali violazioni dei dati che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei clienti.

La cosa migliore da fare è lanciare tempestivamente un annuncio formale informando della violazione dei dati, di norma via newsletter. Occorre comunicare agli utenti l’accaduto in modo chiaro e trasparente. Inoltre, occorre aggiungere che si sta provvedendo a risolvere il problema nel minor tempo possibile.

In generale è bene spiegare in termini chiari e semplici la portata della violazione e quali dati sono stati rubati in modo che anche gli utenti possano cambiare le proprie password e mettere in sicurezza i propri account. Poi è opportuno spiegare quali sono state le azioni messe in atto per risolvere, assumendosi piena responsabilità dell’incidente e spiegando che sarà fatto il possibile affinché non accada di nuovo.

Se è vero che un attacco hacker può capitare a tutti, avere un sito web ben strutturato e protetto è sicuramente una garanzia e una forma di sicurezza aggiuntiva. Se cerchi una soluzione chiavi in mano per un sito web che sia non solo responsive, bello e funzionale, ma anche protetto da eventuali hacker, Italiaonline è la piattaforma che fa per te. Stessa cosa vale per i profili social o la realizzazione di piattaforme ecommerce.

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