Piano editoriale per un blog: cos’è e come si crea

Il piano editoriale di un blog scandisce il ritmo della tua attività e ti permette di raggiungere sia i tuoi obiettivi sia quelli del tuo pubblico.

Pubblicato il 18 marzo 2020
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Basta digitare “piano editoriale” su Google per trovarsi davanti ad un elenco pressoché infinito di how-to, trucchi, segreti per creare il documento strategico perfetto alla base del content marketing. Ma non è facile trovare contenuti che spiegano a cosa serve davvero il piano editoriale e come deve avvenire, in maniera pratica, la pianificazione dei contenuti del blog aziendale, offrendo un percorso guidato, ad esempio, relativo alla ricerca efficace delle parole chiave.

In questa guida cerchiamo di offrirti una panoramica il più completa ed esaustiva possibile per far sì che, al termine della lettura, tu abbia degli strumenti concreti in mano per implementare con successo il tuo piano editoriale.

Cos’è un piano editoriale e a cosa serve

Il termine PED (acronimo di piano editoriale) nasce nell’ambito dell’editoria. Non è, quindi, un concetto strettamente legato al web marketing. Tuttavia, dando un occhio ai risultati di Google, sembra che il piano editoriale venga esclusivamente utilizzato in questo campo.

A cosa serve il PED?

Questo documento serve per costruire la programmazione settimanale, mensile o addirittura annuale dei contenuti da pubblicare e serve anche per fare una previsione di quanto quei contenuti riusciranno a trasformare il traffico in conversioni, quindi acquisti oppure lead.

Ci sono, quindi, due componenti che riguardano il piano editoriale strategico: quella contenutistica e quella economica. IL PED dà un ritmo alla propria attività, la pianifica e può fare la differenza per il proprio business.

Avere bene a mente questo concetto nella creazione di un PED per il proprio blog o per i social è fondamentale.

Da utente saresti meno invogliato a frequentare un sito che non pubblica abitualmente. Ma non saresti il solo a pensarla così. Anche Google penalizza i siti meno aggiornati e dà più rilevanza ai competitor che pubblicano con regolarità.

Quindi, per arrivare a risultati concreti e misurabili (da un punto di vista economico), devi disporre di un documento come questo che batte il ritmo della tua attività.

Come creare un piano editoriale strategico

Ecco gli step principali che devi seguire per la creazione di un PED strategico che ti aiuti nella gestione del tuo blog:

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Scopri come

  1. Fai un’analisi SWOT
  2. Definisci gli obiettivi
  3. Fai una ricerca delle parole chiave
  4. Fai una pianificazione della tipologia di contenuti
  5. Realizza il calendario editoriale

Fai un’analisi SWOT

L’analisi SWOT consiste nell’individuazione dei seguenti fattori relativi al progetto di un blog:

  • punti di forza (S), ad esempio una nicchia di mercato ben precisa e quindi contenuti specifici da realizzare sulla base delle esigenze dei propri clienti;
  • punti debolezza (W) che non rappresentano i punti deboli in assoluto, ma le aree che credi si possano migliorare;
  • opportunità (O), come la possibilità di coinvolgere i brand ambassador per aumentare la visibilità del blog e coinvolgere la propria rete di contatti;
  • minacce (T), come i competitor che investono molto sul blog e sui canali social e che riescono velocemente a reclutare influencer per aumentare la visibilità del proprio blog.

Come vedi, mettere a fuoco questi aspetti si rivela fondamentale. Tralasciare l’analisi SWOT e buttarsi già a capofitto nella stesura del piano editoriale non è per nulla consigliato.

Per la realizzazione di una matrice SWOT, ti ricordiamo che essa si compone di 4 quadrati:

  1. In alto i punti di forza ed i punti deboli (S e W)
  2. In basso i fattori esterni (O e T)
  3. A sinistra vanno posizionati gli elementi positivi (quindi S ed O);
  4. A destra i punti deboli e le minacce (W e T).

Definisci gli obiettivi

La definizione degli obiettivi è necessaria per la creazione di un piano editoriale strategico. Ogni articolo del tuo blog deve, infatti, contribuire al loro raggiungimento. Definisci, quindi, quali sono gli scopi principali del tuo blog.

Vediamo qui di seguito quali sono alcuni grandi motivi che spingono a realizzare un blog all’interno di una strategia di content marketing:

  1. Generare traffico verso le landing page, le pagine dedicate alle conversioni. Per far questo devi profilare il tuo pubblico: se vendi ad esempio un prodotto anti-umidità, devi pensare ad articoli rivolti a persone che ricercano su Internet informazioni per sconfiggere l’umidità in casa. All’interno dell’articolo devi dirigere gli utenti verso un form di contatto e dovresti inserire link ai prodotti e banner per portare ulteriore traffico;
  2. Fare lead generation, ovvero acquisire contatti che siano interessati a contenuti specifici. Puoi, ad esempio, creare dei form per l’iscrizione alla newsletter da posizionare nel footer o nella sidebar del post;
  3. Creare brand positioning, ovvero cercare di collocare in maniera positiva il tuo brand nella mente dei tuoi utenti. Il blogging è certamente una buona azione: esso dimostra ai tuoi utenti quanto tu sia competente in un determinato settore.

Fai una ricerca delle parole chiave

Un piano editoriale di un blog non può trascurare la SEO, search engine optimization, in quanto essa gioca una parte rilevante nel generare traffico verso il tuo sito e, quindi, farti raggiungere i tuoi principali obiettivi.

Fare una ricerca delle parole chiave, quelle più ricercate dagli utenti sui motori di ricerca e correlate alla tua attività, ti permette di migliorare il traffico al tuo sito, i tassi di conversione e, quindi, aumentare nettamente i ricavi.

Prima di consigliarti qualche tool per una ricerca semplice e veloce delle parole chiave, ti invitiamo a non farti “ammaliare” dai volumi di ricerca con diversi zeri: è meglio riuscire a posizionarsi nella prima pagina di ricerca di Google con parole chiave a coda lunga, che hanno generalmente un volume di ricerca inferiore ma sono più specifiche, quindi riescono a intercettare traffico realmente interessato al prodotto e al servizio generando conversioni -, anziché posizionarsi con una parola chiave da 3000 ricerche mensili che genera, con molta probabilità, meno conversioni perché più competitiva.

Tra gli strumenti gratuiti più efficaci per la ricerca delle parole chiave citiamo i seguenti:

  1. Ubersuggest. Un tool in grado di generare un elenco di parole chiave correlate (e relativo volume di ricerca) basandosi su Google Suggest ed altri servizi;
  2. Keyword Planner. Per la redazione di un piano editoriale strategico, questo strumento freemium ti fornisce un elenco completo di suggerimenti di parole chiave rilevanti per la tua attività.
  3. Answer the Public. Completamente gratuito, questo tool è di certo una delle fonti migliori per la ricerca di parole chiave. Tramite semplice visualizzazione dei dati raccolti, puoi iniziare a capire come rispondere al tuo pubblico nella giusta maniera.

Fai una pianificazione della tipologia di contenuti

La pianificazione della linea editoriale di un blog, che sia solida e ben strutturata, definisce al meglio quanto ti costerà ogni singolo contenuto. Può risultare davvero banale distribuire i contenuti all’interno del calendario editoriale, ma riuscire a rispettare le date di pubblicazione e le scadenze non è affatto semplice.

A questo punto devi capire che tipo di articoli andranno sul tuo blog. Ecco alcuni che potresti prendere in considerazione:

  1. I cornerstone content, ovvero gli articoli base della tua attività, che permettono ai tuoi utenti di conoscerti meglio;
  2. I pillar article, dei veri e propri pilastri che rispondono a precise ricerche informative da parte degli utenti. Questi aiutano il blog a posizionarsi sul motore di ricerca;
  3. Notizie, eventi e recensioni di settore. L’attualità e le opinioni permettono di inserirti tra gli opinion makers e, quindi, qualificarti agli occhi degli utenti;
  4. Case history e aneddoti. Una narrazione che nasce da un evento reale favorisce la creazione di testi di immediato impatto;
  5. Guide di base per i neofiti, utili anche a chi andrà a redigerle. Esse arricchiscono il tuo blog di un vocabolario di settore completo ed articolato.

Realizza il calendario editoriale

Come si crea una pianificazione dei contenuti del blog? Diverse aziende sfruttano un semplice documento Excel. Se sei un amante dei fogli di calcolo, ti consigliamo di utilizzare il servizio di Google presente su Drive, che ha il grande vantaggio di poter essere condiviso e modificato in tempo reale da altre persone. Puoi anche utilizzare Google Calendar come calendario editoriale.

Altrimenti, se utilizzi WordPress per gestire il tuo blog, puoi utilizzare uno dei tanti plugin che si installano facilmente nel CMS. Eccone alcuni molto utili:

  • Editorial Calendar plugin
  • Edit Flow
  • Coschedule

Al termine di questa guida vogliamo farti presente che un piano editoriale non è mai un’entità definita e statica. Potrebbero essere diversi gli eventi e gli imprevisti che possono portare ad una sua modifica. Quindi, mantieni sempre alta l’attenzione e sii flessibile nelle modifiche, cercando di adattarlo al meglio alle nuove esigenze.

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