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Le aziende italiane presidiano i marketplace: tutti i numeri della tendenza

Pubblicato il 20 Novembre 2020

Il marketplace è sempre più centrale per l'economia italiana: non solo determina un aumento di fatturato per il retail, ma contribuisce attivamente all'occupazione del nostro Paese. Ecco i dati Netcomm - Ambrosetti

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I marketplace sono tra i luoghi principali in cui avvengono le vendite online: queste piattaforme nel 2019 hanno raggiunto un fatturato di oltre 8 miliardi di euro e occupano circa 16mila persona in tutto il Paese. Hanno un ruolo importante non solo rispetto al settore e-commerce, ma in generale per l’economia italiana.

Questi strumenti sono usati principalmente dai commercianti che aprono una loro vetrina virtuale per poter ampliare la clientela. Il ruolo dei marketplace nell’economia italiana è stato analizzato dallo studio Netcomm in collaborazione con The European House Ambrosetti. Il report si è focalizzato in particolare sulle conseguenze sul livello occupazionale del Paese e sulle vendite in relazione ai diversi comparti merceologici. Si è scoperto che questi negozi virtuali, essendo ospitati su grandi piattaforme, aiutano le aziende ad aumentare la propria visibilità. Vediamo nel dettaglio i dati della ricerca.

Marketplace: perchè sono centrali per le pmi italiane

Nel 2019 quello dei marketplace è il comparto che registra la crescita maggiore per i negozi italiani, sia per quanto riguarda il fatturato, dove si attesta ad un +26%, sia per l’occupazione, che si piazza ad un +21% rispetto all’anno precedente.

Roberto Liscia, Presidente Netcomm, ha commentato i dati del report effettuato dal Consorzio confermando che i marketplace sono sempre più rilevanti nel panorama della distribuzione online in Italia e ormai sono un vero e proprio punto di riferimento per i consumatori.

Per tale motivo sempre più aziende decidono di aprire uno spazio virtuale su piattaforme aggregatrici come Amazon o eBay. Roberto Liscia ha un auspicio:

“che i marketplace possano rappresentare per le imprese italiane un canale per superare la crisi in atto. Pensando in particolare al piccolo dettaglio, i marketplace potrebbero agire come soggetto abilitatore del proximity commerce, in un momento in cui l’integrazione tra canali fisici e digitali dei negozi di vicinato, non solo è un bisogno dei consumatori, ma una strada necessaria per rimanere competitivi.”

Il marketplace quindi, oltre a rendere accessibile l’e-commerce a tanti negozianti che non vogliono investire subito in una piattaforma proprietaria, potrebbe incentivare la diffusione del commercio di prossimità, dove il cliente acquista online decide di acquistare online da un punto vendita vicino.

Marketplace: distribuzione geografica e merceologica

Le aziende che vendono tramite marketplace sono distribuite in modo uniforme su tutto il territorio italiano, anche se si concentrano nel Nord-Ovest. Anche il fatturato è maggiore nell’Italia Settentrionale: la Lombardia fattura circa 5 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il tipo di merce, sicuramente l’elettronica, l’ITC e la moda sono tra i settori più rappresentati, ma è il comparto generalista che dà vita a più della metà di fatturato e occupazione, coinvolgendo circa 16.400 persone.

Negli ultimi cinque anni uno dei comparti che è letteralmente esploso è il Food & Beverage, che ha registrato +122,9% dal 2015. A questo si aggiunge il Travel con +102,2%.

Per preparare sempre più imprese ad approcciarsi correttamente al canale online, Netcomm ha organizzato un vero e proprio laboratorio dedicato alle vetrine virtuali. Il suo nome è Marketplace Lab.

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