Fideiuessione: cosa è, a cosa serve, definizione

Pubblicato il 15 aprile 2020
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Uno dei termini che le piccole e medie imprese devono imparare a conoscere è fideiussione. Si tratta di una parola che si ritrova in molte delle azioni che le aziende svolgono normalmente. Una fideiussione può essere chiesta per ottenere un prestito da una banca, oppure per partecipare a un avviso pubblico o a un bando europeo. Soprattutto in questo ultimo caso la fideiussione svolge un ruolo fondamentale, senza non è possibile partecipare alle decine di bandi europei e regionali.

Ma che cosa è la fideiussione? E soprattutto a cosa serve e quanto costa? Domande legittime a cui molto spesso un imprenditore non sa dare una risposta. Una fideiussione non è altro che un contratto: il fideiussore si fa garante delle obbligazioni (debiti) contratti da una persona o da un’azienda. Nel caso in cui il debitore non riesce a ripagare le rate del mutuo o del prestito, il creditore si può rifare sul fideiussore.

Esistono diverse tipologie di fideiussione con caratteristiche che si adattano alle differenti necessità. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla fideiussione.

Fideiussione che cosa è: definizione

Per spiegare efficacemente cosa è una fideiussione si deve parte con la definizione data nell’articolo 1936 del codice civile italiano che recita: “È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce (promessa unilaterale) l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza.

Questa definizione ci aiuta a capire che la fideiussione è a tutti gli effetti un contratto: tra il creditore e il fideiussore. Da una parte c’è un creditore che ha erogato un finanziamento a una persona o azienda (debitore) e nel mezzo c’è il fideiussore (persona fisica, banca, assicurazione) che garantisce con il proprio patrimonio l’adempimento dell’obbligazione. Il fideiussore affianca il debitore e gli fornisce il proprio aiuto (monetario e non solo) per ottenere un prestito.

A che cosa serve una fideiussione

Come potrete aver capito dal paragrafo precedente, la fideiussione serve per ottenere un prestito quando le proprie garanzie non sono sufficienti per l’erogazione. In questi casi si chiede aiuto a una persona di fiducia o a un istituto di credito (le tipologie di fideiussione più diffuse sono quelle bancarie o assicurative) che firma una fideiussione nella quale si impegna a pagare il debito contratto da un’altra persona.

Nel caso in cui il debitore non può più onorare il proprio debito, il creditore può rifarsi sul fideiussore.

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Le tipologie di fideiussione

Esistono principalmente due tipi di fideiussione: bancaria e assicurativa. Come si può capire dal nome, la fideiussione bancaria viene stipulata con una banca, quella assicurativa con un’assicurazione. Le differenze tra i due tipi di fideiussione sono minimi: lo scopo è lo stesso, cambia solo l’ente che ricopre il ruolo di fideiussore.

La fideiussione bancaria è un contratto stipulato dal garante con una banca che si assume l’onore di estinguere l’obbligazione del debitore. Nel caso in cui non si riesce a pagare il debito, entra in gioco la banca.

La fideiussione assicurativa ha lo stesso scopo, con l’unica differenza che al posto della banca c’è un’assicurazione.

Le diverse tipologie di fideiussione hanno anche caratteristiche differenti. Ad esempio una fideiussione può essere omnibus oppure specifica. Quale è la differenza? La fideiussione omnibus riguarda tutte le obbligazioni contratte dal debitore, mentre la fideiussione specifica riguarda solamente un prestito o un mutuo.

Quanto costa una fideiussione bancaria o assicurativa

La stipula di una fideiussione bancaria o assicurativa non è gratuita, ma ha un costo da sostenere. Solitamente si deve pagare una commissione per l’avvio della procedura più i costi naturali della fideiussione. Si parla di cifre che vanno dall’1% per la commissione, fino a interessi che possono arrivare al 3% per i costi della fideiussione.

Quando una fideiussione è estinta

La fideiussione è un contratto e quando lo si firma sono presenti anche i motivi per cui può definirsi estinta. Il motivo principale, logicamente, è l’estinzione del debito: se il debitore è riuscito a pagare tutte le rate del mutuo o prestito, la fideiussione decade in automatico. Possono, però, esserci dei motivi speciali che fanno attivare una sorta di “clausole di salvaguardia“: se ad esempio il creditore eroga altri finanziamenti al debitore senza analizzare lo stato delle sue finanze e senza chiedere il consenso al garante, il contratto di fideiussione può considerarsi nullo.

Invece, nel caso in cui il fideiussore muore, la fideiussione non viene estinta, ma diventa di proprietà degli eredi.

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