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Gamification: cos’è e come sfruttarla per gli e-commerce

Pubblicato il 21 Giugno 2021

Cos’è la Gamification e come integrarla nel piano marketing del proprio e-commerce, coinvolgendo maggiormente i propri utenti

Contenuto:

Con il termine gamification si intende un insieme di strategie di marketing decisamente complesse, che inglobano elementi estratti dalle tecniche di comunicazione, dai principi di neuropsicologia, dal game design, dall’arte dell’intrattenimento e dai concetti più efficaci dell’UX/UI design.

Le finalità con le quali la gamification viene oggi utilizzata, nel settore digitale, sono decisamente ampie e vanno dall’incremento dell’engagement e delle interazioni con gli utenti, al coinvolgimento di nuove fasce di mercato, dal rafforzamento del brand nel settore di riferimento, all’incitamento della partecipazione dei membri interni del team aziendale, fino alla stimolazione mirata di determinate fasi del processo di acquisto sui siti di vendita online.

Nel contesto del commercio elettronico infatti i processi di gamificazione possono rivelarsi il segreto essenziale nel raggiungimento di determinati obiettivi di business, quali l’aumento dei fatturati o il miglioramento della user experience, della visibilità e della reputazione del brand.

Lo scopo primario della gamification è proprio quello di rendere l’esperienza di acquisto, in una parola, indimenticabile: ma cosa si intende esattamente per gamification? E come la si può applicare al mondo e-commerce

Gamification: cos’è esattamente?

Le radici del termine gamification affondano intuitivamente le origini nella parola inglese game, ossia “gioco” ed è anche detta in italiano “ludicizzazione”. Si tratta di un mix raffinato di tattiche e strategie che attinge la sua forza da una sapiente combinazione di principi psicologici e avanzati studi di marketing. Alla base della suo successo ci sono essenzialmente le stesse leve che spingono molti individuo ad appassionarsi ai giochi, online oppure offline, all’universo delle scommesse o a qualunque altro ambito che intercetti il piacevole senso di vincita, realizzazione e ricompensa.

Per un elevato target di individui, gli stimoli offerti dalla gamification sanno essere tanto forti da fungere da spinta all’azione in svariati contesti, privati e professionali. Riuscire a creare quindi un efficace strategia di ludicizzazione potrebbe avere un impatto deciso sui risultati aziendali e guidare fluidamente verso il raggiungimento di ambiziosi traguardi.

Applicabile a qualsiasi contesto, settore e tipologia di prodotto o servizio, la ludicizzazione è impiegata con eccellenti esiti anche dell’intricato regno dell’e-commerce. Si propone infatti come un gancio dal forte appeal per gli utenti e come potenziale soluzione per molti dei più grandi problemi che chi gestisce un negozio online si trova ad affrontare.

Gamification e e-commerce: come integrarli?

Per aprire un e-commerce sono necessarie diverse competenze tecniche, nonché l’abilità di fronteggiare le diverse sfide che si incontrano sul percorso verso successo. Oltre alla realizzazione strutturale impeccabile infatti, l’apertura di uno store online richiede il possesso di skills di marketing che possano aggirare efficacemente i principali punti critici nella customer journey, dall’atterraggio sul sito all’acquisto finale, e non solo: la fase post vendita è infatti altrettanto essenziale.

Tra le principali problematiche di chi gestisce uno store in rete ci sono di fatto sia il tanto temuto carrello abbandonato, che una scarsa fedeltà del cliente verso il brand o il portale online. Nel primo caso, sono molteplici le tattiche che i commercianti utilizzano per superare i tipici freni che gli utenti avvertono quando arrivano al famigerato momento del check out: mentre l’aggiunta dei pezzi al carrello segue logiche di istinto ed è caratterizzato da grande spensieratezza, le fasi di check-out e finalizzazione del pagamento necessitano di giusti stimoli e golosi incentivi.

La fedeltà è invece qualcosa che ha a che fare con l’abitudinarietà (o meno) dell’utente, con l’eccesso di alternative oggigiorno disponibili e con le abitudini d’acquisto personali. Avere una base di clienti repeaters però è essenziale: sia perché consente di contare su un’audience soddisfatta e incline a feedback e passaparola, sia perché, come noto, l’acquisizione di un nuovo cliente è enormemente più costosa che il mantenimento di un utente acquisito.

Come applicare la gamification al commercio elettronico?

Grazie alle idee di ludicizzazione oggi disponibili, a chi naviga tra pagine prodotto e cataloghi può essere fornita un’esperienza utente sorprendente, in grado cioè di coinvolgere l’individuo nel processo di acquisto in modi innovativi e originali, che scongiurano i più comuni ostacoli al raggiungimento degli step di check out e pagamento.

L’assegnazione di punti alla creazione dell’account personale, ad ogni acquisto o ad ogni recensione lasciata allo store può essere una delle idee da implementare, per tramutare poi i punti in sconti o benefit customizzati.

L’offrire ai clienti più assidui lo status pubblico di ambassador, esperto o portavoce del brand, può essere un’altra efficace ricompensa, insieme alla creazione di avatars personalizzati e all’organizzazione di piccole challenges tra i membri della community di appassionati o acquirenti fedeli.

La ludicizzazione virtuale può estendere il sistema azione-ricompensa anche al mondo offline, offrendo agli utenti web buoni e coupon sconto spendibili nei PDV su strada, oppure piccoli omaggi da ricevere a domicilio o, ancora, la possibilità di testare nuovi prodotti.

Insomma, le opportunità della gamification trovano l’unico limite concreto nella creatività di chi la mette in pratica.

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