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Come sta andando l’e-commerce in Italia? Utili spunti dai dati Netcomm

Pubblicato il 11 Giugno 2021

Qual è l'andamento dell'e-commerce nel nostro Paese? Lo rivela il nuovo report dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm

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Nel 2021 l’e-commerce continuerà a crescere, anche se in modo meno esponenziale rispetto al boom del 2020. Questo è ciò che prevede l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of management del Politecnico di Milano, che ha presentato il nuovo report durante il convegno “eCommerce B2c: i nuovi equilibri dell’omnicanalità nella pandemia”. Si è notato che nel corso del 2020 tutte le aziende, di ogni settore e dimensione, hanno investito nel commercio elettronico e continueranno a farlo anche quest’anno. Capire l’andamento dell’e-commerce in Italia permette alle imprese di orientare al meglio le strategie per raggiungere gli obiettivi. Vediamo quali sono i trend emersi nello studio.

Aumentano le strategie digitali

Nel 2020, l’e-commerce mirato alla vendita di prodotti è cresciuto del 45% e ha raggiunto una penetrazione complessiva nel retail del 9% superando di due punti percentuali il 2019. Il commercio elettronico ha avuto un ruolo cruciale nel ridurre le disastrose conseguenze della crisi dei negozi fisici, causata dal Coronavirus. Infatti, nel 2020 si è registrato la chiusura di circa 9 mila punti vendita.

Ciò dimostra che oggi le strategie digitali rappresentano una importante leva di ripartenza per il retail e devono quindi essere integrate alle altre attività di promozione e vendita dei negozi. Inoltre, una precedente ricerca aveva rivelato che l’e-commerce non debilita i punti vendita, anzi li rende ancora più forti nel mercato di riferimento. Se poi si guarda nel dettaglio la ricerca Netcomm si scopre che i commercianti nel 2020 si sono focalizzati molto sulle attività online, in particolare sui social network e sulle app di messaggistica, canali usati inizialmente per gestire le vendite del negozio fisico, chiuso per le restrizioni del Covid-19.

I canali digitali hanno rappresentato un salvagente per tutti i punti vendita, molti dei quali, una volta compreso il meccanismo e aumentato il volume di vendite, hanno deciso di avviare il proprio e-commerce oppure affidarsi ai marketplace. L’emergenza sanitaria ha quindi indotto soprattutto le pmi ad avvicinarsi all’e-commerce, come non era mai successo prima. In questo contesto, le pmi si sono avvicinate anche ad una omnicanalità più consapevole.

Andamento e-commerce: fisico e digitale sempre più integrati

Se da una parte la crisi sanitaria ha portato i consumatori a usare in modo più assiduo i canali digitali per gli acquisti, dall’altro ha convinto le aziende a integrarli nelle proprie attività. L’emergenza ha imposto nuovi equilibri e le aziende ora stanno acquisendo una importante consapevolezza: offline e online devono essere integrati tra loro. Domanda e offerta stanno andando verso la stessa direzione e questo è un punto di forza da sfruttare anche quando la pandemia sarà finita.

Roberto Liscia, presidente di Netcomm ha commentato così il fenomeno:

“Siamo in un momento storico fondamentale per l’Italia, dove la competitività del nostro Sistema Paese, delle nostre imprese e dei nostri lavoratori è strettamente legata alla strada verso la digitalizzazione che decideremo di percorrere. Le tecnologie sono state in questi mesi un asset fondamentale per le aziende del retail e non solo: hanno consentito di sopperire e addirittura migliorare i rapporti con i consumatori, generando enormi benefici per quest’ultimi”

La digitalizzazione deve continuare e in particolare, ha continuato Liscia, piccole e medie imprese e negozi al dettagli devono focalizzarsi sulla multicanalità.

Secondo l’Osservatorio Multicanalità, che ha presentato il convegno “Multicanalità 2020: il countdown del cambiamento!” questo fenomeno non si arresterà, ma anzi le aziende devono acquisire strumenti e competenze per gestire tutti i canali offline e online. Secondo l’indagine, i consumatori multicanale nel nostro Paese sono più di 45 milioni, ovvero l’88% di italiani sopra i 18 anni.

Per rimanere al passo coi tempi e intercettare il cliente in ogni fase del suo percorso è quindi opportuno avviare o rafforzare l’e-commerce e accompagnarlo da una adeguata strategia di marketing che consenta al consumatore di trovare l’azienda sia offline – nel negozio – che sul web.

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