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Digitalizzazione imprese: cos’è, in cosa consiste e perché è importante

Pubblicato il 19 Luglio 2024

La digitalizzazione delle imprese si riferisce alla trasformazione dei processi aziendali tradizionali attraverso l'adozione e l'integrazione di tecnologie digitali e strumenti informatici. Scopriamo in cosa consiste e che vantaggi e agevolazioni offre.

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La digitalizzazione aziendale è una delle tante sfide imposte dall’attuale periodo storico. Nonostante la tecnologia sia diventata parte integrante della nostra esistenza, molte aziende faticano a inserirla nei propri processi in modo sicuro e costante. Questo succede soprattutto nelle imprese vecchio stampo che, oltre ad acquisire figure professionali e strumenti adatti, devono operare un profondo cambio di mentalità.

D’altronde, digitalizzare non significa esclusivamente inviare un’e-mail al posto di una lettera commerciale. Vuol dire adattare tutti i processi aziendali alle esigenze imposte dall’era digitale, dove velocità d’esecuzione ed efficienza rivestono ruoli cruciali.

Questa operazione si rivela importante soprattutto per le piccole e medie aziende che devono muoversi in un mercato sempre più competitivo e caratterizzato da cambiamenti continui. I consumatori pretendono risultati ottimi in tempi brevissimi e se un’azienda non è in grado di offrire tutto questo, fatica a rimanere a galla.

Fortunatamente negli ultimi anni molti imprenditori italiani hanno compreso l’importanza della digitalizzazione delle PMI. Ciò si deve anche alle agevolazioni statali pensate per chi vuole operare la cosiddetta digital transformation.

Sapere cos’è la digitalizzazione, conoscerne i vantaggi e le agevolazioni a disposizione delle aziende è il primo passo per operare un cambiamento efficace.

Che cos’è la digitalizzazione

Molti imprenditori si illudono che digitalizzare la propria attività significhi semplicemente convertire i documenti cartacei in file elettronici da conservare dentro il computer.

In realtà la digitalizzazione è un percorso complesso, che richiede un cambio di mentalità e di organizzazione aziendale soprattutto da parte delle imprese con molti anni di attività sulle spalle.

Far capire al management che per restare competitivi in un mondo globalizzato, con le strategie dei primi anni 2000 è impossibile, è la parte più difficile.

Molti vedono il processo di digitalizzazione come una spesa superflua e non come un investimento ad alto rendimento. L’obiettivo è sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia in modo da aumentare le performance.

A tal fine, occorre rivedere completamente strategia e processi produttivi. Il primo passo è operare una riorganizzazione, introducendo o formando professionisti con competenze digitali. Il cambiamento deve essere guidato da una figura competente che, dopo aver analizzato la situazione aziendale, sia pronta ad avviare e gestire il processo di trasformazione: l’innovation manager.

Digitalizzazione imprese: non solo competenze

Il secondo step che facilita la digitalizzazione delle imprese è l’introduzione di tecnologie capaci di rendere i processi aziendali più fluidi, efficienti e veloci. Non basta avere un computer, creare un indirizzo di posta elettronica oppure usare uno smartphone per sentirsi digitali.

Una delle tante sfide lanciate dalla trasformazione digitale è quella di eliminare la carta dagli uffici. In quest’ottica, i documenti vengono creati, elaborati e archiviati all’interno di computer e con l’aiuto di altri dispositivi elettronici. Non serve più avere registri cartacei, fogli, faldoni, cartelle e quant’altro. Al loro posto compaiono file, cartelle elettroniche, software gestionali, terminali e quant’altro.

Accanto alla creazione e l’archivio di documenti, l’azienda deve pensare ad un nuovo modo di comunicare e condividere informazioni e documenti. Al posto dell’enorme armadio appoggiato alla parete dell’ufficio principale, appare quindi una rete aziendale dove i documenti sono facilmente accessibili e condivisibili dai singoli computer dei dipendenti.

Insomma, per capire a colpo d’occhio se un’impresa è coinvolta in un processo di digital transformation basta guardare le scrivanie del personale: se non è presente neanche un faldone e tutto è gestito tramite computer, allora sicuramente si è a buon punto.

Digitalizzazione aziendale: l’introduzione dell’AI

La digitalizzazione aziendale, con l’introduzione dell’intelligenza artificiale (AI), rappresenta una trasformazione significativa nel modo in cui le imprese operano, interagiscono con i clienti e gestiscono i processi interni.

L’AI, una tecnologia che mira a simulare l’intelligenza umana attraverso sistemi informatici, offre numerosi vantaggi e opportunità che possono migliorare l’efficienza, l’innovazione e la competitività aziendale.

Vediamo cosa e come, l’AI, può incoraggiare la digitalizzazione delle aziende. Per prima cosa l’intelligenza artificiale consente l’automazione di processi ripetitivi e laboriosi. Aiuta ad analizzare grandi quantità di dati e fornire analisi predittive e prescrittive per supportare le decisioni aziendali. Ad esempio, nell’ambito del marketing, l’AI può predire tendenze di mercato e personalizzare le offerte per i clienti basandosi su dati storici e comportamentali. In questo caso è preziosa l’integrazione con un sistema CRM.

L’intelligenza artificiale supporta l’innovazione attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Ad esempio, nell’industria manifatturiera, l’AI può ottimizzare i processi di progettazione e produzione, migliorando la qualità e riducendo i tempi di sviluppo.

Non meno rilevante l’influenza dell’AI nella sicurezza informatica. I sistemi AI possono rilevare e prevenire attacchi informatici, monitorando costantemente i pattern anomali nel traffico di rete e nelle attività utente.

C’è da prendere in considerazione anche l’enorme aiuto che l’AI da alle aziende dal punto di vista pubblicitario. Con l’intelligenza artificiale, infatti, è possibile creare contenuti originali e creativi per i social network, testi performanti per le sezioni blog dei siti web, etc.

Insomma, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella digitalizzazione aziendale offre enormi opportunità per migliorare l’efficienza operativa, l’innovazione dei prodotti e l’esperienza del cliente. Tuttavia, le aziende devono affrontare le sfide legate alla sicurezza dei dati, all’etica degli algoritmi e all’impatto sociale della disoccupazione tecnologica.

Un’implementazione responsabile dell’AI, supportata da esperti del settore, è essenziale per massimizzare i benefici dell’intelligenza artificiale e mitigare i rischi associati.

Digitalizzazione delle PMI: quali sono i vantaggi?

Come abbiamo accennato, la digitalizzazione delle imprese è un processo fondamentale per le PMI, che devono lottare ancora più duramente per imporsi sul mercato. Le loro risorse sono minori rispetto a quelle di una grande azienda: occorre gestire capitali in modo più attento e consapevole.

La digitalizzazione di un’azienda si rivela quindi una scelta necessaria, capace di apportare tanti vantaggi in un’azienda.

Innanzitutto, l’eliminazione della carta è una scelta sostenibile e permette di avere un risparmio in termini di spazio: tutto viene conservato e gestito tramite un computer poggiato sulla scrivania, senza archivi e armadi dove magari regna il caos.

Infine, dopo aver definito e assimilato le nuove competenze e gli strumenti digitali, ecco che i tempi necessari per raggiungere un risultato si riducono sensibilmente.

Questo è sicuramente il vantaggio competitivo più importante che convincerà definitivamente anche gli imprenditori più incerti a convertirsi alla digitalizzazione aziendale. D’altronde il tempo è denaro, quindi meglio sfruttarlo al meglio e introdurre fin da subito la trasformazione digitale in azienda.

Come digitalizzare l’azienda: le agevolazioni

Avviare un processo di digitalizzazione dell’azienda ha un costo, che in alcuni casi può rivelarsi anche piuttosto elevato. Per questo motivo il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato una misura economica che aiuti le imprese.

L’agevolazione prende il nome di “Voucher per consulenza in innovazione” e prevede un supporto finanziario per le imprese che chiedono aiuto a un Innovation Manager per rivoluzionare l’organizzazione e la struttura dell’azienda.

Il MiSE ha anche creato un albo degli Innovation Manager dove le PMI possono scegliere il consulente che meglio si adatta alle proprie necessità.

Il finanziamento totale per questa iniziativa aggiornato al 2024 è di 75 milioni di euro.

Il “Voucher per consulenza in innovazione” non è l’unico strumento che le aziende possono utilizzare per avviare il processo di trasformazione digitale. Il MiSE mette a disposizione anche fondi per l’acquisto di macchinari intelligenti (la Nuova Sabatini).

Il processo di digitalizzazione è ineluttabile e non può essere rimandato: il rischio è di diventare obsoleti e perdere quote di mercato. Se sei alla ricerca di un supporto professionale per la digitalizzazione della tua azienda, contattaci. Italiaonline, agenzia di digital marketing esperta in miglioramento della presenza in rete e implementazione di tecnologie all’avanguardia, sarà lieta di mettere in atto tutto ciò che le compete in ambito di digitalizzazione PMI portando il tuo business verso il successo.

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