Anchor Text: scegliere keyword e link giusti per la SEO

Migliorare il posizionamento di una pagina di un sito web sui motori di ricerca è impossibile se non si scelgono le anchor text giuste: ecco come imparare a individuarle e a distribuirle nei testi.

Pubblicato il 16 marzo 2020
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Per una link building naturale, è necessario sapere come trovare i giusti anchor text, ma anche capire quale deve essere la loro distribuzione all’interno di un testo da ottimizzare.

Ma un anchor text cos’è? Si tratta di una frase o di una parola chiave a cui viene agganciato un collegamento ipertestuale.

Perché anchor text e ottimizzazione SEO sono strettamente correlati

Ma quali sono le strategie che si possono mettere in pratica per una efficace ottimizzazione? L’importanza degli anchor text per la SEO è determinata dal fatto che esse vengono utilizzati da Google per individuare l’argomento di cui parla la pagina web linkata, come è chiaramente esplicitato nella guida ufficiale del motore di ricerca.

Va detto, tuttavia, che nel corso del tempo si è fatto un utilizzo improprio di questi strumenti, almeno fino a quando Big G non ha rilasciato nel 2012 l’aggiornamento Penguin: da quel momento in avanti, gli esperti SEO sono stati obbligati a ripensare al modo di usare gli anchor text, evitando di creare link di scarso valore, con anchor text esatto, per forzare il motore di ricerca a posizionare una pagina per una certa keyword.

Ma che cosa si può fare per rendere l’inserimento dei testi di ancoraggio più efficace? La prima raccomandazione che proviene direttamente da Google è quella di impiegare testi descrittivi: il testo, in sostanza, dovrebbe fornire un’idea di base a proposito di quello che gli utenti potranno scoprire nel momento in cui cliccheranno sul collegamento. Le àncore eccessivamente generiche, invece, dovrebbero essere evitate: ci riferiamo a quelle prive di parole chiave o che comunque non hanno una relazione con la pagina a cui rinvia il collegamento.

Ottimizzare i testi di ancoraggio in ottica SEO

Come abbiamo visto Google considera di fondamentale importanza gli anchor text: per tale ragione è indispensabile che risultino naturali e che non vengano manipolati. A tal fine è opportuno tener presenti alcuni accorgimenti.

La distribuzione degli anchor text

È opportuno prestare la massima attenzione alla distribuzione dei diversi tipi di anchor, in quanto utilizzandoli in maniera oculata ci consentono di creare un profilo backlink il più naturale possibile. Non esiste una legge universale a proposito della percentuale di distribuzione, in quanto i valori cambiano in funzione di molteplici variabili, ad esempio il profilo link dei siti competitor e la nicchia di riferimento.

La tipologia di anchor text

  • naked link – anchor text sotto forma di URL, cioè anchor che riprendono l’indirizzo del sito che si vuole linkare e che viene riportato tale e quale all’interno del testo;
  • anchor text navigazionali – presentano un invito esplicito ma sono prive di parole chiave. Il classico caso è quello del “clicca qui per avere più informazioni in proposito”;
  • branded anchor text – riprendono il nome del sito o del brand;
  • anchor text a frase – connesso a un’intera frase;
  • exact match anchor text – corrispondono alla parola chiave.

La user experience

Anche l’esperienza degli utenti, per la scelta dei testi di ancoraggio, è molto importante: più un testo è semplice, migliore risulterà la user experience di chi naviga sul sito. Anche per questa ragione è opportuno evitare termini privi di significato per gli anchor text. Quest’ultimi devono consistere sempre in parole descrittive che permettano a chi legge di sapere che cosa troverà se clicca su quel testo di ancoraggio.

Gli anchor text non devono far pensare ad azioni artificiali: quelli di maggior valore sono in grado di favorire un approfondimento del contenuto e, al tempo stesso, sono ben integrati nel contesto dell’articolo, risultando a esso coerenti.

Gli anchor text, in altri termini, assumono una maggiore rilevanza se:

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  • descrivono in maniera appropriata la pagina web di atterraggio
  • presentano un testo in grado di persuadere il lettore a cliccare sul link

La lunghezza delle anchor text

I testi di ancoraggio non dovrebbero essere applicati a frasi troppo lunghe, se non in rari casi: conviene, invece, utilizzare un numero di parole ridotto. Gli anchor text migliori sono quelli brevi, e cioè composti da non più di 4 o 5 parole, pur essendo descrittivi: serve a poco linkare un contenuto lungo due righe.

La formattazione dei testi di ancoraggio

Un altro accorgimento che è opportuno adottare è quello che prevede di formattare i collegamenti affinché risultino rilevanti sul piano del contenuto: in altre parole, gli anchor text devono essere messi in evidenza rispetto al resto del testo dal punto di vista grafico. Sono due le opzioni che è possibile prendere in considerazione in tal senso: si può scegliere di ricorrere alla sottolineatura o, in alternativa, di impostare un colore differente. In qualsiasi caso, si deve far capire che c’è un collegamento su cui si può cliccare e che rimanda a un’altra pagina.

La pertinenza dei testi di ancoraggio rispetto al contesto

Un ulteriore aspetto su cui ci si deve concentrare, poi, è quello della pertinenza. Quando la pertinenza con la pagina di destinazione è limitata, è meglio ricorrere al nofollow o alle chiavi di tipo brand. Come si sa, la pertinenza di un anchor text in un testo è l’aspetto decisivo sul piano del posizionamento SEO. In effetti, l’algoritmo di Google non si limita a scansionare il testo di ancoraggio, ma è anche in grado di comprendere la pertinenza del contesto.

Anchor text ottimizzazione SEO Onsite

Inoltre, non va dimenticato che gli anchor text devono essere impiegati per creare dei collegamenti interni al sito o blog: insomma, mai sottovalutare la link building interna. Ogni volta che si ha a disposizione una risorsa presente nel sito stesso che può essere collegata a un contenuto, vale la pena di farlo!

Anchor text e profilo baclink

Sul web sono disponibili strumenti che permettono di analizzare il profilo backlink di un sito web. L’analisi di questo parametro è fondamentale per realizzare una campagna di link building mirata ed efficace. Nel caso in cui, ad esempio, si noti che una certa parola chiave fa registrare una percentuale eccessivamente elevata di link, è necessario tentare di ridurre la sua distribuzione. Le opzioni sul tavolo sono diverse: per esempio si possono usare dei sinonimi, oppure possono essere impiegate delle àncore meno specifiche.

Dal profilo backlink, inoltre, si può comprendere quanti link nofollow e quanti link follow si ricevono in percentuale. Infatti, non è molto naturale che un profilo backlink sia completamente di tipo “follow”. Meglio non rischiare penalizzazioni da parte di Google dovute a questo aspetto: il consiglio è quello di ricorrere anche a link di tipo nofollow che, in un certo senso, rendono il profilo backlink imperfetto e, in quanto tale, più naturale. Per quanto possa apparire un paradosso, in altri termini, è abbastanza rischioso avere un profilo link troppo “pulito”.

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