Sell out e sell in: cosa sono e come possono aumentare le vendite

Il sell in e sell out sono due delle tante tecniche che possono aiutare PMI e liberi professionisti ad aumentare vendite e conversioni. In questa guida vedremo il giusto iter da seguire per sfruttarle al meglio a favore del proprio e-commerce.

Pubblicato il 19 gennaio 2024
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Con i concetti di “sell out” e “sell in”, si mira a monitorare attentamente sia la quantità di vendite effettive che le entrate generate. L’analisi del rapporto tra questi due fattori rivela dati importanti che forniscono un quadro completo delle performance aziendali e delle strategie di vendita.

Incrementare i guadagni rappresenta una sfida, ma l’applicazione di tecniche mirate come quelle prese in oggetto consente di acquisire informazioni essenziali per ottimizzare le prestazioni.

Per migliorare le performance, è fondamentale comprendere la domanda effettiva del mercato, il comportamento dei consumatori e l’efficacia delle strategie pubblicitarie online e fuori casa. Attraverso l’analisi dei dati di “sell out” e “sell in“, le aziende possono identificare le aree di miglioramento, ottimizzare la distribuzione e adeguare le strategie di pricing.

Nei prossimi paragrafi andremo a vedere meglio questi argomenti e cercheremo di fornire delle informazioni dettagliate a chiunque è desideroso di dare una spinta in più al proprio business.

Sell out e sell in: partiamo dalle basi

Con sell out e sell in si intendono due flussi, rispettivamente in uscita e in entrata rispetto a un’azienda. Se calcolati e messi a confronto possono dare metriche e informazioni utili per capire l’andamento delle vendite e migliorare le performance di un brand.

Il sell out è, molto semplicemente, la quantità di vendite effettuate dai rivenditori in un determinato lasso di tempo verso gli acquirenti finali, e viene calcolato in base alla quantità di merce venduta o al suo valore economico. In pratica si tratta dell’insieme di attività finalizzate a spingere le vendite verso il consumatore finale. Per ottenere risultati occorre mettere in atto strategie per incoraggiare le vendite, ad esempio sconti o fidelity card.

In pratica, il sell out indica la parte di merce che viene acquistata dai fornitori e rivenduta ai consumatori finali. Con sell in si intende invece l’attività di vendita che l’azienda realizza verso un intermediario commerciale, che può essere un grossista, un distributore o un rivenditore, e può essere misurato in fatturato o in volume, cioè in quantità di merce venduta.

Sell through: significato e formula

Un altro fattore molto importante da considerare è il sell-through ovvero il rapporto tra sell in e sell out, che è la percentuale di merce venduta nel complesso, tra rivenditori e grossisti e clienti finali.

Con sell through si intende la percentuale di merce venduta all’acquirente finale, rispetto a quella ricevuta dal fornitore e messa sul mercato per la vendita diretta. Questo fattore di norma viene calcolato in un periodo di tempo determinato (solitamente su scala mensile) e viene espresso in percentuale.

Il rapporto tra sell in e sell out, che aiuta a stabilire l’andamento delle vendite, può essere espresso con una semplice formula: sell out / sell in x 100 = sell-through e può essere molto utile per ottimizzare il prodotto e incoraggiare le vendite al cliente finale, oltre che per monitorare gli andamenti delle vendite dei rivenditori e migliorare la gestione dei magazzini.

Ora che abbiamo visto qual è la formula del sell through passiamo a scoprire come gestire i flussi di vendita.

Come gestire il flusso delle vendite?

I parametri per misurare l’efficacia di un’azienda o un’impresa non sono ovviamente solo le vendite, ma anche i dati in termini di giacenze e acquisti effettuati. In particolare la gestione del magazzino è molto importante in quanto bisogna sempre mantenere un equilibrio ottimale tra giacenze e vendite, per evitare di rimanere senza prodotti o di averne troppi (rottura di stock).

Da questo punto di vista il marketing e la comunicazione giocano un ruolo centrale per stimolare la domanda di prodotti e garantire una buona copertura del mercato. In particolare questi concetti sono molto utili a chi vende i propri prodotti e servizi anche online, ovvero tramite una piattaforma di e-commerce oppure un marketplace.

Saper monitorare il sell in, il sell out e il sell through aiuta a capire come migliorare le vendite e anche come ottimizzare la gestione del magazzino, e come sfruttare le strategie di marketing e comunicazione per attirare l’attenzione di potenziali nuovi clienti soprattutto su specifiche categorie di prodotto che si vogliono vendere in quel momento.

Chiaramente prima ancora di poter attuare queste buone pratiche in termini di monitoraggio di questi fattori, bisogna avere un e-commerce ben ottimizzato, facile da navigare e con strumenti integrati di gestione del magazzino.

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Analisi ABC per la gestione del magazzino

L’analisi ABC del magazzino (gestione magazzino) e i concetti di “sell in” e “sell out”, come già anticipato, sono collegati attraverso la gestione delle scorte e la pianificazione delle vendite. Vantare un magazzino ben gestito, significa pilotare al meglio anche le transazioni commerciali.

In breve, l’analisi ABC del magazzino classifica gli articoli in base alla loro importanza relativa per l’azienda. Gli articoli vengono suddivisi in categorie A, B e C in base al loro impatto sulla redditività e sulla domanda. Gli articoli di classe A sono quelli con maggiore impatto, mentre quelli di classe C hanno un impatto minore.

Le vendite sell in, abbiamo detto, si riferiscono alle transazioni in cui l’azienda vende i propri prodotti ai rivenditori o intermediari. L’analisi ABC del magazzino può influenzare la strategia di sell in, poiché gli articoli di classe A, ad esempio, potrebbero richiedere una gestione delle scorte più attenta e un approvvigionamento tempestivo per soddisfare la domanda dei rivenditori.

L’analisi ABC del magazzino può influenzare anche la strategia di sell out, in quanto gli articoli di classe A potrebbero richiedere un’attenzione particolare per garantire la disponibilità nei punti vendita al dettaglio e massimizzare le vendite effettive.

Insomma, la classificazione ABC del magazzino fornisce una guida strategica per la gestione delle scorte, il che impatta direttamente sia sulle vendite in entrata (sell in) che sulle vendite in uscita (sell out), contribuendo a massimizzare l’efficienza complessiva delle operazioni aziendali.

Sell in e sell out: gli errori da non fare

Il successo nell’implementazione delle strategie sell in e sell out è cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di vendita e la sostenibilità dell’azienda. Tuttavia, ci sono alcuni errori comuni da evitare per massimizzare l’efficacia di entrambi i processi.

Uno degli errori più comuni nel sell in è la sovrastima della domanda. Questo può portare a eccessive produzioni e a una presenza eccessiva di prodotti nei canali di distribuzione, con il rischio di accumulo di scorte invendute. È importante basare le previsioni sulla realtà del mercato e sull’andamento effettivo della domanda.

Anche imporre politiche di prezzo non adeguate alla situazione di mercato può influenzare negativamente il sell in. Prezzi troppo alti possono scoraggiare i rivenditori, mentre prezzi troppo bassi possono danneggiare la redditività. È fondamentale adottare una strategia di pricing equilibrata, considerando la concorrenza e il valore del prodotto.

Un altro errore è quello di ignorare o trascurare la comunicazione e la collaborazione con i rivenditori. Un comportamento che può compromettere il successo del sell in. Una gestione delle relazioni efficace coinvolge la condivisione di informazioni, la comprensione delle esigenze dei partner commerciali e la costruzione di relazioni a lungo termine basate sulla fiducia reciproca.

Attenzione, inoltre, alla mancanza di visibilità nei punti vendita, ciò può ostacolare il sell out. Monitorare attentamente la presenza del prodotto sullo scaffale, garantire la disponibilità e la visibilità del merchandising sono fondamentali per stimolare l’acquisto del consumatore finale.

Un errore comune nel sell out è anche la mancanza di focalizzazione sulle esigenze dei consumatori. Comprendere il comportamento d’acquisto, i trend di mercato e le preferenze dei clienti è cruciale per adattare le strategie di marketing e vendita.

Se sei interessato a far decollare il tuo business, non sottovalutare la dinamicità del mercato, che richiede una capacità di adattamento rapida. Ritardare nell’adottare strategie di sell out adeguate alle variazioni del mercato può comportare la perdita di opportunità di vendita. Mantenere un’agilità strategica è fondamentale per rispondere prontamente alle sfide e alle opportunità emergenti.

Sia nel sell in che nel sell out, evitare errori comuni è essenziale per garantire il successo delle operazioni commerciali. L’analisi costante del mercato, la collaborazione con i partner commerciali e una focalizzazione sulle esigenze dei consumatori sono determinanti per sviluppare strategie efficaci e sostenibili nel lungo termine. La capacità di apprendere dagli errori e di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato è la strada giusta per raggiungere il successo nel panorama competitivo attuale.

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