Meme cosa sono e come sfruttarli nel digital marketing
Sai cosa sono i Meme? Probabilmente sì. Come può essere altrettanto probabile che ti sfugga la loro importanza nella strategia dei contenuti. E allora vediamo cosa sono e soprattutto come metterli a frutto per il tuo marchio.

Cosa è un Meme? Per dare una definizione breve ed efficace, i Meme sono contenuti per lo più grafici – come immagini, GIF e brevi video – che attraverso modifiche anche minime diventano virali su Internet. L’origine del nome è ascrivibile al biologo Richard Dawkins che ne Il gene egoista (1976) indicava con tale termine un’entità minima di informazione replicabile.
Meme internet: come si realizzano?
Quindi un Internet Meme è un contenuto grafico, di natura umoristica, che si diffonde in rete attraverso, soprattutto, le interazioni (commenti / condivisioni) sui social networks. Il già citato Dawkins, a proposito del Meme, specifica che si tratta di una rielaborazione creativa di un’idea, di un messaggio culturale, perfino di un logo che sono entrati a fare parte dell’immaginario collettivo.
Chi non conosce L’Urlo, celeberrima serie di dipinti del pittore norvegese Edvard Munch? La sua immediata riconoscibilità lo ha reso fonte di ispirazione per decine di Meme che a loro volta, grazie alla viralità della rete, sono diventati iconici.
Ma come si fa un Meme? I principali metodi sono due:
- Usa un Meme generator: si tratta di strumenti gratuiti online che consentono di utilizzare formati standard da personalizzare con messaggi di testo, dopodiché è possibile scaricare il file nella dimensione più confacente al mezzo sul quale si vuole pubblicare (Facebook, blog, email etc).
- Crea un Meme senza scritte: puoi attingere da un tuo database di immagini senza copyright, oppure rielaborare un’immagine presente in rete, in questo caso presta attenzione che sia gratuita e copyfree. Ti servirà un programma di grafica come Paint o Photoshop per modificarla a tuo piacimento, inserendo per esempio il tuo logo, oltre che un eventuale testo di commento.
Meme marketing: la content strategy passa anche da qui
Se i Meme finora ti hanno, sì, strappato una risata, ma non ti hanno mai incuriosito come potenziali strumenti di marketing, potrebbe essere giunto il momento di cambiare prospettiva. Non mancano, infatti, specialmente nella cultura anglosassone, esempi di come questi contenuti grafici, rielaborazione in chiave 2.0 della vignetta umoristica, possano essere usati per coinvolgere il pubblico e veicolare messaggi aziendali, in modo alternativo.
su Facebook e Instagram
Per prima cosa però, come ogni porzione di strategia, per essere efficace deve essere inserita all’interno di un piano di azione più ampio e organizzato. In questo caso dovrai contestualizzare il concetto di Meme Marketing all’interno di quello di Content Strategy.
In pratica il Meme, per fare gioco al branding e all’engagement del pubblico di riferimento, deve seguire le medesime regole valide per qualunque altro contenuto aziendale: pertinenza, qualità e unicità.
In particolare richiamiamo la tua attenzione sull’importanza della calendarizzazione: il Meme, ad esempio, può essere usato sui profili social aziendali in alternanza con altri contenuti più ‘seriosi’. Non dimentichiamo infatti che il successo della portata organica dei post è spesso conseguenza di contenuti di impatto che fanno leva su emozioni, come può essere appunto riuscire a strappare un sorriso.
Meme: esempio e tipologie
I vari Meme che circolano in rete e sui social media sono riconducibili a due principali tipologie:
- Image macro: è il genere di Meme più comune in assoluto. Si compone di un’immagine – tratta da un dipinto, da un film, o da un personaggio di cronaca – corredata da un breve testo di commento, quasi sempre, in font Impact. Il testo può richiamare satiricamente l’immagine, oppure è l’immagine stessa ad essere usare per esternare un modo di porsi. Per esempio il sorriso sornione di Willy Wonka, protagonista de “La fabbrica di cioccolato”, è diventato sui social un modo per schernire e farsi gioco di certe affermazioni.
- Dank Meme: dall’inglese dank, umido, richiama il concetto di freddura. Questi Meme sono spesso una rielaborazione di Meme già esistenti, dei quali estremizzano il sarcasmo e il paradosso. Hanno spesso come pubblico di riferimento una nicchia precisa, al di fuori della quale il nonsense è quasi incomprensibile. Per esempio, fra gli internauti italiani, è celebre il Meme “Sii come Bill”, o “Sii come Billa” (nella versione femminile) che ironizza sulla netiquette e su certe mode sul web e fuori.