DL Semplificazioni, fondi in aumento per la Nuova Sabatini

L’agevolazione pubblica per l’acquisto di Beni Strumentali e Tecnologie 4.0 subisce nuove modifiche: ecco tutte le novità introdotte dal DL Semplificazioni

Pubblicato il 10 luglio 2020
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Il DL Semplificazioni approvato “salvo intese” dal Consiglio dei Ministri il 7 luglio 2020 contiene alcune modifiche alla misura Beni Strumentali, conosciuta anche come Nuova Sabatini. Si tratta di un’agevolazione concessa dal MISE – Ministero dello Sviluppo Economico – pensata per le micro, piccole e medie aziende che desiderano investire su diversi tipi di beni strumentali e tecnologie digitali.

Il contributo supporta le aziende in quanto finanzia l’acquisto di attrezzature, impianti produttivi, macchinari, ma anche software e hardware ed è utile soprattutto alle PMI che desiderano crescere e incrementare la competitività. Finalmente, l’erogazione del bonus sarà più rapida e semplice, grazie anche allo snellimento della procedura burocratica e al cambio dei limiti. Nel DL Semplificazioni spicca anche una novità pensata per le aziende del Mezzogiorno che investono su beni legati all’Industria 4.0.

DL Semplificazioni: modifiche alla Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini, come accennato, prevede un finanziamento agevolato per le micro, piccole e medie imprese che investono in beni strumentali con un importo da 20 mila a 2 milioni di euro. Le aziende possono inoltrare la domanda di finanziamento nel caso in cui vogliano acquistare una serie di beni materiali e immateriali nuovi, tra cui attrezzature, macchinari e impianti, ma anche beni legati all’Industria 4.0 come i servizi di cloud computing, software gestionali di ultima generazione, programmi per analisi di Big Data, della logistica e altre soluzioni per digitalizzare l’azienda.

Oltre al finanziamento agevolato, la Nuova Sabatini prevede anche un contributo statale in conto impianti che serve a coprire gli interessi del prestito che sono calcolati in modo convenzionale. Tale contributo concesso dal MISE è pari al 2,75%, mentre per le spese legate ai beni innovativi dell’Industria 4.0 il contributo è pari al 3,725% percentuale che coincide convenzionalmente con gli interessi del finanziamento.

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In origine, i finanziamenti con importi fino a 100 mila euro prevedevano l’erogazione in un’unica soluzione, ma con il DL Semplificazioni, che ha modificato il comma 4 dell’articolo 2 del dl 69/2013, questa soglia è elevata a 200 mila euro.

Inoltre, si è innalzato il massimo del finanziamento agevolabile a 4 milioni di euro, invece dei 2 milioni stabiliti in precedenza.

Un’ulteriore misura compresa nel Decreto Semplificazioni prevede un’agevolazione per le aziende del Mezzogiorno, ovvero quelle con sede in Abruzzo, Calabria, Basilicata, Molise, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Per tali imprese il contributo del MISE è raddoppiato, quindi passa a 7,15% ed è erogato in un’unica soluzione.

Inoltre, ricordiamo che con un avviso del 29 aprile 2020, il MISE ha riconosciuto una proroga di 6 mesi a tutte le imprese beneficiarie della Nuova Sabatini. Questa proroga riguarda la realizzazione degli investimenti che devono essere poi comunicati e rendicontati al Ministero per ricevere il bonus assegnato.

Le modalità di erogazione in base alle nuove regole verranno chiarite più in là in un decreto direttoriale del MISE. Per incrementare il bacino di beneficiari, oltre allo stanziamento di 60 milioni voluto dalla Legge di Bilancio 2020, saranno introdotte ulteriori risorse provenienti dai fondi strutturali e di investimento europei.

Altre caratteristiche della Nuova Sabatini

L’agevolazione è una delle principali misure di sostegno alle PMI e si rinnova anno dopo anno, anche tramite dei rifinanziamenti, inoltre è anche caratterizzata per un’attenzione verso le aziende localizzate nel Mezzogiorno.

Le aziende interessate che vogliono effettuare gli investimenti digitali possono prendere come riferimento il comma 55 della manovra 2017 (legge 232/2016). In questo testo sono descritte anche le tecnologie ammesse al contributo: spiccano big data, cybersecurity, banda ultralarga, cloud computing, realtà aumentata, frequency identification (RFID) ma anche robotica avanzata e meccatronica e altri. Infine, per sapere quali sono i macchinari e i software ammessi e le procedure di accesso all’agevolazione è necessario leggere la circolare 15 febbraio 2017 del ministero dello Sviluppo economico.

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