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Come trovare e a cosa serve il codice ATECO

Pubblicato il 07 Marzo 2020

Il codice ATECO è la carta d’identità di ogni azienda e Partita IVA. Scopri cos’è, qual è l’utilità e come reperirlo

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Vuoi avviare la tua impresa o aprire una Partita IVA? Una delle prime informazioni da recuperare e memorizzare è il Codice ATECO, ovvero la successione di numeri e lettere che identifica ogni singola ATtività ECOnomica presente in Italia. La nuova classificazione ATECO 2007, approvata dall’Istat e predisposta dall’Agenzia delle Entrate, è in vigore a partire dal 1° gennaio 2008. Alla sua realizzazione hanno contribuito anche enti, Ministeri e associazioni di categoria. Grazie a questo lavoro ogni attività professionale è identificata in modo univoco.

Il codice ha diverse utilità: può essere adoperato dall’ISTAT a fini statistici, ma permette anche di stabilire i contributi e le tassazioni che un’azienda è tenuta a sostenere. Senza contare che viene preso in considerazione durante i controlli di sicurezza sul luogo di lavoro. Inoltre, occorre ricordare che molte agevolazioni pubbliche sono rivolte a particolari categorie professionali, e all’interno di avvisi e documenti, oltre agli altri requisiti di accesso, si fa sempre riferimento al Codice ATECO. Insomma, è fondamentale sia durante l’avvio della Partita IVA sia nella gestione dell’impresa.

A cosa serve il Codice ATECO?

Secondo la Normativa Italiana, ogni soggetto giuridico con Partita IVA deve possedere il proprio Codice ATECO. Questo identifica in modo chiaro e univoco l’attività svolta, e i relativi diritti e doveri a livello fiscale e contributivo. Inoltre, viene utilizzato anche per fini statistici dall’ISTAT che periodicamente conduce delle ricerche sulle condizioni lavorative nel nostro Paese.

Un’altra utilità del codice ATECO è quella di definire quali sono i rischi legati ad una particolare categoria professionale. Infatti, i pericoli che sorgono nel settore della ristorazione sono diversi da quelli del telelavoro, e così via. Per questo occorre dedicare una particolare attenzione alla messa in sicurezza del luogo di lavoro, agli strumenti utilizzati e non solo, tenendo conto delle caratteristiche del codice di riferimento. I proprietari devono anche organizzare dei corsi formativi per preparare i lavoratori a fronteggiare eventuali pericoli e situazioni critiche.

Il codice ATECO è importante anche per il calcolo previdenziale. Ad ogni codice attività è associato un coefficiente di redditività sul quale basare l’imponibile fiscale e i contributi da pagare. Questo è molto importante per i liberi professionisti che lavorano in settori molto particolari: scegliere il codice ATECO più affine alla propria attività permette di non avere nessun tipo di problema con il fisco.

È possibile avere più codici ATECO?

In alcuni casi un’azienda può essere associata a più codici ATECO perché svolge attività di diverso tipo. In questi casi occorre identificare l’attività principale dell’impresa, che viene definita dal Codice ATECO primario, e tutte le altre, alle quali seguiranno i secondari.

Come è composto un codice ATECO?

Il Codice ATECO è un codice alfanumerico composto da lettere e numeri. Ogni lettera e numero equivale a una caratteristica dell’azienda.

La prima lettera identifica la sezione, cioè il macrosettore economico dell’attività. In totale sono ventuno:

  • a – agricoltura, silvicoltura e pesca
  • b – estrazione di minerali da cave e miniere
  • c – attività manifatturiere
  • d – fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • e – fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • f – costruzioni
  • g – commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
  • h – trasporto e magazzinaggio
  • i – attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
  • j – servizi di informazione e comunicazione
  • k – attività finanziarie e assicurative
  • l – attività immobiliari
  • m – attività professionali, scientifiche e tecniche
  • n – noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
  • o – amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
  • p – istruzione
  • q – sanità e assistenza sociale
  • r – attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
  • s – altre attività di servizi
  • t – attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze
  • u – organizzazioni ed organismi extraterritoriali

La lettera è seguita da numeri che offrono informazioni sulla divisione (prime due cifre, in totale le divisioni sono 99), gruppo (terza cifra), classe (quarta cifra), categoria (quinta cifra) e sottocategoria (sesta cifra).

Dove trovare il codice ATECO

In base a tutto ciò che abbiamo detto finora, appare chiaro quanto sia fondamentale avere il codice sempre a disposizione. Se hai una partita IVA, puoi trovarlo sulla visura camerale e sul certificato di attribuzione della partita IVA.

Se invece desideri verificare un codice per capire a quale attività appartiene, puoi affidarti al sito dell’ISTAT, alla piattaforma CodiceAteco o sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Sul primo basta inserire il tipo di attività svolta, per esempio un ristorante o un ufficio commercialista, per individuare subito il codice attività. Ma è possibile anche partire da un codice per arrivare alla categoria professionale. Il secondo mostra differenti tipi di attività, a cui accedere per visualizzare un codice specifico. L’Agenza delle Entrate mette e disposizione un tool dove identificare i diversi codici ATECO.

Come si cambia il codice ATECO

Se durante l’apertura della Partita IVA si sbaglia il codice ATECO oppure si è deciso di cambiare attività utilizzando la stessa Partita IVA è possibile cambiarlo con una semplice dichiarazione. Durante la dichiarazione annuale basta inserire il codice ATECO corretto e aggiornato al rigo VA2.

Codice ATECO sbagliato: rischio sanzione

Come abbiamo visto il codice ATECO svolge un ruolo importante e viene utilizzato in molte situazioni differenti. Per questo motivo è necessario utilizzare il codice che più si avvicina alla propria attività. Nel caso in cui il codice ATECO sia errato si rischia anche una sanzione di tipo amministrativo, a meno che non si comunichi tempestivamente il codice corretto.

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