Come analizzare i competitor grazie ai social

I social network sono uno strumento prezioso nelle strategie di marketing e possono aiutare ad analizzare i competitor di un brand: ecco come utilizzarli

Pubblicato il 21 maggio 2021
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Ogni buona strategia di marketing per un’azienda si basa su elemento fondamentale: il benchmarking, cioè l’analisi dei propri competitor. Conoscere le aziende che offrono prodotti e servizi simili ai propri permette di comprendere il posizionamento del brand e capire dove è necessario intervenire e cosa rende un’azienda più interessante agli occhi dei clienti.

Nell’era digitale le aziende hanno un utilissimo strumento per condurre le proprie analisi dei competitor: i social network. Analizzando le pagine Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin delle aziende rivali, si potranno ottenere preziosi dati per un benchmarking sempre più preciso. In questo modo, sarà possibile definire i propri obiettivi e correggere le strategie di marketing e di advertising cercando di intercettare il proprio pubblico di riferimento anche grazie allo studio delle strategie messe in campo dai propri competitor. Ecco quindi alcuni consigli per utilizzare i social nel benchmarking.

Analisi dei competitor sui social: la ricerca interna

La ricerca interna è uno strumento che tutti i social network hanno in comune ed è il primo da utilizzare per poter analizzare i competitor. Le aziende potranno effettuare ricerche su Facebook, Linkedin e Instagram così da trovare informazioni sui brand rivali. Oltre al cercare il nome del brand, per vedere come si posiziona e quanto il logo sia efficace, si dovranno definire le parole chiave da associare ai prodotti e servizi offerti dall’azienda. Le ricerche su queste keywords permetteranno di raccogliere dati su come si posiziona il brand rispetto ai suoi competitor.

Ogni social network offre poi dei sistemi di filtri per poter ottenere una selezione di dati ancora più precisi. Ad esempio, Facebook permette di focalizzare le ricerche solo nei post, sulle Pagine o nei gruppi. Twitter consente di filtrare i risultati cercando un tweet specifico, una keyword o ancora un arco temporale.

LinkedIn, invece, è la piattaforma aziendale per eccellenza, paradiso di ogni marketing specialist e social media manager, dato che offre tanti strumenti per eseguire il benchmarking. La ricerca interna consente di sfruttare la Boolean Search, cioè di ottenere risultati ancora più precisi mettendo il testo tra le virgolette, usare il NOT per escludere alcune parole, l’AND per avere entrambi i termini e l’OR per scegliere tra due parole. Inoltre, è possibile eseguire ricerche per query, cioè chiudere tra parentesi tonde il testo se si cerca qualcosa di più specifico.

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Analisi dei competitor sui social: raffinare il feed

Dopo aver effettuato le ricerche e definito quali sono i competitor e che caratteristiche offrono, arriva il momento di raffinare il proprio feed, cioè le notizie visualizzate nelle bacheche dei social. Per farlo, sarà necessario seguire le attività degli utenti sui social e approfondirne il comportamento, ad esempio individuando che tipologia di post e di contenuti risulta più interessante per il pubblico e quale produce la più alta interazione. Su social network come Twitter e Pinterest sarà possibile creare delle Liste di attività e utenti interessanti, così da poter visualizzare sempre i loro aggiornamenti senza che vadano persi nei feed.

Analisi dei competitor sui social: i tool da usare

Effettuare ricerche interne nei social e raffinare il proprio feed è un’attività che richiede notevoli risorse sia in termini di tempo che di persone. Trovare i dati, selezionarli e farne l’analisi per comprendere punti di forza e punti deboli del proprio brand e dei competitor può rivelarsi però un lavoro più semplice ed efficace affidandosi a tool specializzati.

Ad esempio, le piattaforme Hootsuite e Tweetdeck offrono delle specifiche funzioni per analizzare i competitor, creando dei flussi di aggiornamenti per monitorare una parola chiave, che nei social viene prende la forma di un hashtag. In questo modo, tutti i contenuti legati all’hashtag saranno inseriti in un feed personalizzato che sarà più facile da analizzare per i social media manager.

Un altro strumento utile che consente di monitorare il flusso dei contenuti è Twitter List, usato anche per archiviare messaggi e cinguettii dei propri competitor sui social. Tra i tool suggeriti per le analisi di benchmarking social c’è anche Mention, una piattaforma che permette di creare degli alert ogni volta che una parola chiave viene citata.

Se invece quello di cui si ha bisogno è un tool pensato per monitorare il content marketing di un brand rivale, lo strumento adatto è BuzzSumo: una piattaforma che scansiona i blog, i siti di notizie, i forum e le community online a caccia delle keyword correlate al proprio brand, così da poter ottenere sufficienti dati per un’analisi che sia dettagliata e permetta di orientare la propria strategia di marketing al raggiungimento degli obiettivi.

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