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Che cosa sono le Zone Franche Urbane

Pubblicato il 07 Marzo 2020

La tua azienda opera in una delle tante Zone Franche Urbane dell’Italia? Ecco quali sono gli aiuti statali di cui puoi usufruire e come funzionano

Contenuto:

Per favorire la crescita economica delle zone depresse e con disagi economiche lo Stato ha istituito le Zone Franche Urbane (ZFU). Si tratta di alcune aree speciali in cui sono agevolati gli investimenti delle aziende attraverso sgravi fiscali e decontribuzione. Le Zone Franche Urbane riguardano aree specifiche e in molti casi singole città e possono essere create dallo Stato a seguito di disastri ambientali (ad esempio un terremoto) oppure per disagio sociale e collocazione geografica sfavorevole. Solitamente le ZFU sono aree con grandi potenzialità inespresse, dove manca il sostegno dello Stato per far ripartire l’economia. Le agevolazioni economiche servono proprio a questo: dare speranza a zone depresse dove nessuno investe.

Con l’espressione Zone Franche Urbane si fa riferimento a una serie di aree urbane in cui le micro e piccole imprese e liberi professionisti possono usufruire di agevolazioni fiscali e prevedenziali. In queste città e aree urbane l’arretratezza economica può causare diversi disagi sociali, primo tra tutti la disoccupazione. Le Zone Franche Urbane sono istituite anche per aiutare le zone colpite da calamità naturali, come alluvioni, inondazioni o terremoti. Esordiscono in Italia nel 2007 grazie alla Legge 296/2006. La prima zona franca italiana nasce il 26 giugno 2012 con una serie di aiuti destinati al Comune de L’Aquila, istituiti in seguito al sisma del 2009.

Come nascono le Zone Franche Urbane in Italia?

Le Zones Franches Urbanes nascono in Francia nel 1996. Avevano come obiettivo il sostegno ad aree urbane svantaggiate, che a causa di problemi economici e fiscali, non riuscivano ad allinearsi alla crescita economica della Nazione. Così, lo Stato stanziò una serie di aiuti per le aziende di piccole dimensioni. Il risultato fu positivo, e ispirò altre Nazioni dell’Unione Europea. L’Italia ha impiegato diversi anni per integrare nel proprio sistema normativo le Zone Franche Urbane: solo con il Decreto Legge n.39 del 28 aprile 2009 sono state istituite le prime ZFU.

A beneficiare delle agevolazioni economiche è stato il territorio de L’Aquila: a seguito del sisma che ha colpito la città nel 2009, il Governo in concerto con il Cipe ha avuto il compito di delimitare i confini della Zona Franca Urbana. Negli anni successivi lo strumento è stato utilizzato più volte per creare ulteriori ZFU: Cagliari, Iglesias, Campobasso, Massa-Carrara, Matera, Pescara, Genova, alcune città colpite dal terremoto del centro Italia e dell’Emilia Romagna.

Quali sono le agevolazioni previste nelle Zone Franche Urbane?

Le agevolazioni previste per le aziende operanti nelle ZFU consistono in una serie di esoneri contributivi: esenzione dell’imposta sui redditi (IRPEF), dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), dell’imposta municipale propria. Inoltre, in molte ZFU è previsto l’esonero dai contributi assistenziali e previdenziali da lavoro dipendente.

L’aiuto è concesso nei limiti del Regolamento De Minimis stabilito a livello europeo, che prevede un aiuto fino a 200mila euro per ogni impresa. La limitazione è invece di 100mila euro per le imprese e professionisti del settore trasporti su strada e 15mila euro per chi opera in campo agricolo.

Non esistono limitazioni in base alla forma societaria dell’azienda, che deve comunque possedere una serie di requisiti. Oltre all’iscrizione al Registro delle Imprese occorre essere iscritti al relativo ordine professionale o aver aderito ad associazioni professionali iscritte nell’elenco istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 14 gennaio 2013. Inoltre, secondo l’articolo 35 del DPR 26 ottobre 1972 occorre aver presentato una apposita comunicazione. L’elenco di questi e altri requisiti è presente nella sezione FAQ del sito del MISE.

I tipi, i modi, la durata e tutti i dettagli delle agevolazioni per le ZFU sono decisi sia dalle circolari del Ministero dello Sviluppo sia dalle autorità dei singoli territori. Le aziende che possiedono i requisiti possono inoltrare la domanda telematicamente tramite il sito del MiSE. In conclusione, l’istituzione di Zone Franche Urbane rappresenta un importante passo per il Paese e permette ai territori meno avvantaggiati di esprimere al meglio le proprie potenzialità sia a livello economico che sociale.

A chi si rivolgono le Zone Franche Urbane

Possono utilizzare le agevolazioni fiscali e contributive delle Zone Franche Urbane tutte le piccole e micro imprese che rispettano alcuni requisiti alla data della presentazione:

  • Meno di 50 dipendenti, fatturato inferiore ai 10 milioni, bilancio annuale inferiore ai 10 milioni
  • Sede principale o unità locale all’interno della ZFU
  • Iscrizione al Registro delle imprese
  • Non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.

Per la ZFU Sisma Centro Italia non c’è nessun limite nella dimensione delle aziende ed è rivolto anche ai lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda i settori ammessi alle agevolazioni fiscali varia a seconda della Zona Franca Urbana.

Quali sono le Zone Franche Urbane in Italia

Nell’ultimo decennio sono state istituire diverse ZFU in Italia, ognuna con dei fondi a disposizione che devono essere rinnovati di anno in anno. Ecco la lista delle Zone Franche Urbane:

  • L’Aquila: comprende i territori del comune de L’Aquila colpiti dal sisma del 2009
  • Regioni Convergenza e Carbonia Iglesias. Zona Franca Urbana istituita nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Sicilia, Puglia) e ai comuni della provincia di Carbonia Iglesias.
  • Emilia. Comprende i territori colpiti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e del sisma del 20 e 29 maggio 2012.
  • Genova. Comprende il territorio della Città Metropolitana di Genova a seguito del crollo di un tratto del Ponte Morandi.
  • Lombardia. Comprende i centri storici e i centri abitati colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012-
  • Sardegna. Comprende i comuni colpiti dall’alluvione del 18 e 19 novembre 2013.
  • Sisma Centro Italia. Comprende i comuni del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici susseguitesi dal 24 agosto 2016.
  • Nuove Zone Franche. Con la circolare numero 172230 del 9 aprile 2018 sono state create nuove ZFU in alcune città italiane: Pescara, Matera, Velletri, Sora, Ventimiglia, Campobasso, Cagliari, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Massa – Carrara.
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