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Fondo rotativo: cos’è e come funziona

Pubblicato il 26 Luglio 2024

Il revolving fund o fondo rotativo, è un fondo che aiuta le PMI a ottenere finanziamenti a tasso agevolato. L'organizzazione reintegra il fondo rimborsando il denaro utilizzato dal conto. Scopriamo più da vicino il significato di fondo rotativo e il suo funzionamento.

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Fin dalla sua nascita, l’Unione Europea si occupa di sostenere organizzazioni, aziende e tutti gli enti diffusi negli Stati Membri. Lo fa in tanti modi, inclusa la concessione di agevolazioni fiscali e finanziamenti che lo Stato e le Regioni possono utilizzare per favorire la nascita di aziende o investimenti in progetti innovativi.

Uno degli strumenti più interessanti è il fondo rotativo o revolving fund, un particolare strumento finanziario che aiuta gli investimenti delle piccole e medie imprese che hanno difficoltà nell’accedere al credito.

Il fondo rotativo nasce con l’obiettivo di permettere a tutte le aziende di ottenere finanziamenti a tasso agevolato.

Come si può intuire dal nome, la caratteristica principale del fondo è la “rotazione”: l’azienda chiede un finanziamento e dopo un tot di mesi comincia a pagare le rate per restituirlo. Questi soldi vengono utilizzati a loro volta per finanziare nuovi progetti.

Per questo motivo e per la sua unicità, il fondo rotativo è molto utilizzato dalle Regioni che aiutano le aziende del territorio a crescere e diventare competitive sul mercato. Nei prossimi paragrafi spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sul fondo rotativo.

Fondo rotativo: definizione e funzionamento

Il fondo rotativo è dedicato soprattutto alle piccole e medie imprese che hanno difficoltà nell’accedere al credito e che sono alla ricerca di fondi da investire per continuare a crescere. Come già indicato, è alimentato sia da risorse pubbliche, sia dai soldi restituiti dalle imprese che ne hanno già beneficiato.

Il funzionamento è molto semplice: l’azienda fa richiesta per accedere al fondo rotativo presentando un progetto, la domanda viene accettata se è ritenuto interessante e conseguentemente viene erogato il finanziamento a tasso d’interesse agevolato.

Dopo alcuni mesi l’impresa comincia a pagare le rate del finanziamento restituendo i soldi al fondo rotativo. In poche parole, buona parte del fondo si rigenera grazie alle somme di ritorno: da qui la definizione di “rotativo”.

Grazie a questi fondi è possibile soddisfare tanti obiettivi diversi. In alcuni casi permettono alle aziende e organizzazioni di ottenere tassi agevolati capaci di far uscire dalla crisi o evitare il completo fallimento. In altri casi, lo strumento del fondo rotativo viene utilizzato dalle aziende per richiedere soldi a un tasso d’interesse minimo per investirli in progetti innovativi.

Nella maggior parte dei casi il fondo rotativo è istituito dallo Stato o dalle Regioni. Le aziende che possono accedere al fondo rotativo appartengono ai settori più disparati: dall’innovazione tecnologica, all’industria, turismo ma anche artigianato, agricoltura e servizi. Al contrario, i fondi rotativi non possono essere richiesti da enti governativi o organizzazioni senza scopo di lucro.

Ora che è chiaro cos’è un fondo rotativo, chi può richiederlo e chi no, andiamo a scoprire come è gestito e come funziona.

Fondo rotativo: da chi è gestito e come funziona

Iniziamo col dire che per stanziare un fondo di questo tipo è necessaria un’azione politica che dia il via a tutto il processo.

La politica di gestione del fondo di rotazione viene attuata attraverso due gruppi programmatici differenti:

  • Il primo gruppo è composto da due programmi: il POR (Programmi Operativi Europei Regionali) e PON (Programmi Operativi Europei Nazionali)
  • Il secondo gruppo è formato dal Piano d’Azione e Coesione (PAC) e programmi complementari.

Entrambi i programmi sono il frutto di decisioni europee ma poi sono gestiti direttamente a livello statale o regionale

L’istituzione di un fondo rotativo è una decisione che viene presa a livello amministrativo. Un Ministero oppure l’Assessorato di una regione può creare un fondo rotativo per finanziare progetti d’innovazione tecnologica oppure per la sostenibilità e l’efficienza energetica.

Una volta stanziati i fondi, le aziende (soprattutto PMI) possono presentare domanda allegando un business plan e un piano operativo. Se la richiesta viene accettata dall’ente statale o regionale, i fondi vengono erogati e l’impresa può iniziare a investire rispettando il business plan. Dopo un tot di mesi l’azienda comincia a pagare le rate del finanziamento ricevuto, andando a sostenere nuovi progetti di altre aziende.

Tra gli strumenti finanziari a disposizione degli enti pubblici, il fondo rotativo è sicuramente tra i più interessanti, perché permette il finanziamento a tassi agevolati di progetti innovativi e potenzialmente non ha mai fine, grazie alle somme di ritorno delle stesse aziende che hanno ricevuto il credito.

Fondo rotativo: i principi del suo funzionamento

ll funzionamento di un fondo rotativo può variare leggermente a seconda della struttura e delle politiche specifiche dell’istituzione finanziaria o dell’ente che lo gestisce, ma generalmente segue questi principi:

  • Capitalizzazione iniziale: il fondo rotativo è inizialmente capitalizzato con un certo importo di denaro. Questa somma può provenire da investitori, istituti finanziari, o enti governativi che promuovono lo sviluppo economico;
  • Criteri di accesso: le imprese che desiderano accedere al fondo devono soddisfare determinati criteri stabiliti dall’ente gestore, ad esempio possono includere requisiti di creditworthiness, dimensioni dell’azienda, settore industriale, e il tipo di progetti o spese che il fondo è destinato a finanziare;
  • Utilizzo dei fondi: le imprese possono prelevare denaro dal fondo rotativo per coprire una varietà di spese operative, come acquisti di inventario, pagamento di fornitori, copertura delle spese di gestione correnti, finanziamento di progetti specifici di sviluppo o espansione, e altre necessità aziendali urgenti;
  • Rimborso e recupero: dopo aver utilizzato i fondi, le imprese sono tenute a rimborsare il denaro prelevato secondo le condizioni stabilite. Il rimborso può avvenire in base a piani e condizioni che possono includere tassi di interesse, periodi di rimborso e altre modalità concordate;
  • Rigenerazione del fondo: a differenza di un prestito tradizionale che viene erogato una sola volta, un fondo rotativo è progettato per essere rigenerato. Ciò significa che una volta che un’impresa rimborsa il denaro preso in prestito, quel denaro torna nel fondo rotativo e può essere utilizzato nuovamente da altre imprese qualificate.

Fondo rotativo: per cosa è possibile sfruttarlo

In questo paragrafo vogliamo elencare una lista di utilizzi intelligenti per sfruttare al meglio il fondo rotativo all’interno di un’impresa. Le righe che seguiranno possono servire sia ai business già avviati, con alle spalle anni di esperienza nel proprio settore, sia ai neo-business.

Uno dei modi migliori per sfruttare il fondo rotativo, è acquistare inventario sufficiente per soddisfare la domanda dei clienti senza interruzioni. Un modo per portarsi “avanti” con le scorte e dare una spinta alle vendite.

Altra scelta può essere quella di usare il fondo per gestire picchi di cassa stagionali o imprevisti, mantenendo la stabilità finanziaria della PMI. Oppure, si può decidere di investire nel miglioramento del sito web aziendale per renderlo così più accattivante, funzionale e ottimizzato per i motori di ricerca.

Con i soldi del fondo rotativo, è possibile anche finanziare campagne di advertising pay-per-click (PPC) su motori di ricerca come Google Ads o su social media come Facebook Ads, così da aumentare la visibilità online e generare nuovi clienti. Altra strada è quella di acquistare e implementare nuove tecnologie o software che migliorano l’efficienza operativa o la capacità di servizio della PMI.

Altrettanto meritevole di investimenti, è la formazione del personale, per sviluppare all’interno del team competenze digitali cruciali come marketing sui social media, gestione della reputazione online, o ottimizzazione del sito web.

Grazie al fondo rotativo è possibile anche finanziare la produzione di contenuti digitali di alta qualità come video aziendali, blog post informativi, e grafica per migliorare l’engagement online e l’autorità del marchio. Oppure investire in servizi di ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), per migliorare la visibilità organica del sito web e attrarre più traffico qualificato.

Se pertinente per il settore, il fondo rotativo può finanziare lo sviluppo di un’app mobile per migliorare l’accessibilità e l’esperienza utente, o sostenere le spese per richiedere consulenze per l’analisi dei dati, così da migliorare la comprensione del comportamento dei clienti e l’efficacia delle strategie di marketing digitale.

Utilizzare un fondo rotativo per questi scopi non solo aiuta a migliorare le operazioni quotidiane dell’azienda, ma può anche favorire la crescita a lungo termine attraverso una maggiore visibilità online, un miglioramento dell’efficienza e un rafforzamento del brand sul mercato digitale.

Se necessiti di supporto per revisionare o avviare le tue strategie di marketing online e offline, mettiti subito in contatto con il team di Italiaonline.

Come funziona il fondo rotativo?

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