Come diventare una PMI innovativa

Pubblicato il 06 marzo 2020
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Il cosiddetto Investment Compact (D.L. 24 gennaio 2015 n.3), convertito in Legge il 24 marzo 2015, nasce per aiutare le imprese in crisi o in liquidità, e favorire lo sviluppo tecnologico delle PMI, quindi la competitività dell’Italia a livello europeo. L’Investment Compact ha anche introdotto per la prima volta il termine di PMI innovativa, una particolare tipologia di impresa che investe in ricerca&sviluppo, ha dipendenti con laurea magistrale o dottorato e rispetta altri requisiti. Per favorire la nascita di PMI innovative il Governo ha stabilito anche dei benefici fiscali e delle facilitazioni per l’accesso al credito.

L’obiettivo è creare un terreno fertile per la nascita e lo sviluppo di aziende con caratteristiche specifiche, tra cui un’attenzione particolare verso ricerca e sviluppo o l’introduzione di personale competente e qualificato. L’Investment Compact determina anche la distinzione netta tra le PMI innovative e le startup innovative, due tipologie di impresa con alcune caratteristiche simili, ma con esperienze e fatturato differente. Motivo per il quale necessitano di aiuti diversi. Ma cosa è una PMI innovativa, e quali sono le caratteristiche essenziali che deve possedere?

Cosa è una PMI innovativa

Per ottenere la denominazione “PMI innovativa” è necessario rispettare alcuni requisiti. Secondo l’Investment Compact per essere una PMI innovativa l’azienda deve avere una precisa forma giuridica: Srl, Spa, Srls e Sapa o anche cooperativa. Inoltre, può avere sede in Italia o un altro Paese dell’Unione Europea, a patto che abbia la sede produttiva o una filiale nel nostro Paese.

La PMI innovativa ha poi delle caratteristiche precise:

  • Deve essere una società non quotata nel mercato regolamentato
  • La certificazione dell’ultimo bilancio aziendale deve essere redatta da un revisore contabile
  • Non deve essere iscritta come startup nel Registro delle Imprese
  • Il fatturato annuale deve essere minore di 50 milioni di euro, e preferibilmente maggiore di 5 milioni
  • Deve avere meno di 250 dipendenti
  • Deve possedere un requisito a scelta tra i seguenti tre: il 3% delle spese annuali dedicate a ricerca&sviluppo, un terzo del team deve avere una laurea magistrale oppure un quinto deve essere un ricercatore, dottorando o dottore di ricerca; l’impresa deve essere proprietaria di un brevetto.

Molti dei requisiti sono in comune con le startup innovative, avendo le due tipologie di azienda caratteristiche e obiettivi identici. A differire, però, è “l’età” dell’azienda: solitamente le PMI innovative hanno almeno cinque anni di vita, ossia il tempo limite per potersi fregiare del titolo di “Startup innovativa”.

Diventare una PMI innovativa: ecco come fare

Per diventare una PMI innovativa, l’azienda deve già essere iscritta al Registro delle Imprese: solo in questo caso può richiedere poi l’accesso alla sezione speciale. Insieme alla domanda può allegare un’autocertificazione dove attesta che ha tutti i requisiti richiesti, da inviare online sottoforma di Comunicazione Unica al Registro delle Imprese.

È molto importante compilare il documento correttamente, ecco perché è meglio affidarsi ad un esperto. Alcune delle informazioni da inserire sono:

  • Descrizione della propria attività con speciale riferimento ai costi per iniziative di ricerca e sviluppo
  • Le competenze del manager e dei dipendenti, con relativa formazione
  • Brevetti posseduti
  • Elenco delle eventuali società partecipate e quella della collaborazione con università, incubatori, enti di ricerca.

Inoltre, occorre compilare il modello informatico S2 e inserire il codice 050“PMI INNOVATIVE: ISCRIZIONE ALLA SEZIONE SPECIALE” nel quadro “32/ START-UP E INCUBATORI”.

PMI innovativa: quali sono i benefici e le agevolazioni

Dopo aver ottenuto l’iscrizione alla sezione speciale dedicata alle PMI innovative del Registro delle Imprese si può accedere ad una serie di agevolazioni dedicate.

Innanzitutto, l’azienda sarà esente dal pagamento dell’imposta di bollo per l’iscrizione al Registro. Inoltre, avrà degli aiuti per ripianare le perdite, diversi incentivi fiscali e il ricorso all’equity crowdfunding. Infine, può usufruire di sostegni ad hoc nel caso voglia avviare un processo di internazionalizzazione. Le opportunità sono tante e articolate. Per aiutare le imprese interessate, le Camere di Commercio, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno realizzato una Guida con tutti gli adempimenti per realizzare la propria Piccole e Media Impresa Innovativa.

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