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Dati strutturati: cosa sono, benefici SEO e come implementarli

Pubblicato il 15 Luglio 2025 da Redazione Italiaonline

I dati strutturati sono informazioni codificate in un formato standardizzato che aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto di una pagina web. Scopriamo benefici SEO, scopi e utilizzi.

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I dati strutturati rappresentano un linguaggio che “traduce” i contenuti per Google, Bing e altri motori, offrendo un contesto preciso su cosa parla la pagina. Essi, infatti, sono informazioni codificate in un formato standard che aiutano i motori di ricerca a capire cos’è contenuto all’interno di un sito, ecommerce, etc…

Se un sito pubblica una ricetta, per esempio, il motore di ricerca può sapere che quella pagina contiene una lista di ingredienti, tempi di cottura, recensioni e persino calorie, grazie ai dati strutturati.

Questo è possibile grazie all’utilizzo del linguaggio Schema.org, supportato da Google e altri grandi motori. Scopriamo subito cosa sono i dati strutturati, nel dettaglio, quali sono i vantaggi dal punto di vista della SEO e come implementarli correttamente.

Dati strutturati: definizione e scopo ai fini SEO

Una definizione tecnica di dati strutturati potrebbe essere la seguente: “un formato di markup leggibile da macchina che fornisce informazioni semantiche su un contenuto web”. Detto più semplicemente, sono istruzioni invisibili all’utente ma fondamentali per aiutare i motori a catalogare correttamente ciò che vedono su una pagina.

Utilizzando formati come JSON-LD (il più raccomandato da Google), RDFa o Microdata, i dati strutturati vengono integrati direttamente nel codice HTML della pagina. Non modificano l’aspetto visivo del sito, ma possono cambiare radicalmente il modo in cui viene visualizzato nei risultati di ricerca.

Uno degli aspetti più interessanti dei dati strutturati SEO è il loro impatto sui rich snippet, ovvero i risultati avanzati che possono comparire su Google. Ad esempio:

  • Le stelle di valutazione di un prodotto;
  • Le date di un evento;
  • Il prezzo e la disponibilità di un articolo;
  • Il tempo di preparazione di una ricetta.

Tutti questi elementi sono visibili nella SERP (Search Engine Results Page) solo se sono stati forniti correttamente attraverso i dati strutturati. Questo migliora la visibilità del sito, aumenta il CTR (Click Through Rate) e rende il link più attraente per l’utente.

Inoltre, una struttura dati ben fatta migliora la comprensione complessiva da parte dei motori di ricerca, contribuendo all’indicizzazione e, potenzialmente, al posizionamento SEO.

Dati strutturati: esempi pratici

Per capire meglio l’utilità dei dati strutturati, ecco alcuni esempi comuni:

  • Articoli di blog: autore, data di pubblicazione, titolo
  • Prodotti eCommerce: nome, prezzo, disponibilità, recensioni
  • Eventi: titolo, data, luogo
  • Organizzazioni: nome, logo, informazioni di contatto
  • Video: durata, descrizione, anteprima

Come inserire i dati strutturati sul sito?

Inserire i dati strutturati richiede qualche competenza tecnica, ma nulla di impossibile. Ecco i passaggi principali:

  • Scegli il tipo di contenuto: prima di tutto, identifica la natura del contenuto da marcare (prodotto, articolo, evento, persona, video, ecc.);
  • Vai su schema.org: qui puoi trovare la struttura del markup adatto al tuo tipo di contenuto;
  • Genera il codice: puoi scriverlo a mano, oppure usare strumenti come Markup Helper di Google o Schema Markup Generator di Merkle;
  • Incorpora il codice nella pagina: meglio se in formato JSON-LD, da inserire all’interno del tag <head> della pagina HTML;
  • Testa il codice: prima di pubblicare, usa lo strumento di test dei dati strutturati di Google per verificare che sia corretto.

Per i siti realizzati con CMS come WordPress, esistono plugin come Rank Math, Yoast o Schema Pro che inseriscono automaticamente i dati strutturati Google più comuni.

Dati strutturati: buone pratiche e consigli

L’uso dei dati strutturati richiede molta attenzione ed è importante non esagerare: inserisci solo le informazioni realmente utili e pertinenti al contenuto della pagina. Ogni markup dovrebbe riflettere fedelmente ciò che l’utente troverà nel sito.

Assicurati di mantenere aggiornati i dati, soprattutto per elementi dinamici come prezzi, disponibilità o date. Dati obsoleti o scorretti possono compromettere la fiducia dell’utente e la performance nei risultati di ricerca.

Inoltre, evita pratiche scorrette! Google penalizza l’uso di markup ingannevoli o non supportati. Affidati alle linee guida ufficiali di Schema.org e a quelle di Google Search Central per implementazioni corrette. Se hai bisogno di supporto tecnico e vuoi migliorare la SEO del tuo sito, Italiaonline è al tuo fianco per ottimizzare la tua presenza digitale.

Come inserire i dati strutturati?

Cosa sono i dati strutturati?

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