Ottimizzazione SEO: quali sono le migliori tecniche?
Tutti i consigli sull’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization): come migliorare il posizionamento di un sito su Google e gli altri motori di ricerca

L’ottimizzazione SEO è quell’insieme di tecniche finalizzate ad aumentare la visibilità di un sito web, migliorandone il posizionamento tra i risultati organici (non a pagamento) di un motore di ricerca. Di seguito, ti riportiamo una guida SEO con tutti gli accorgimenti più utili a rendere un sito internet più “gradito” ai motori di ricerca e, in particolare, a Google, il più diffuso al mondo.
Cos’è la SEO?
SEO è un acronimo inglese che sta per Search Engine Optimization e, tradotto, significa “ottimizzazione per i motori di ricerca”. Si distingue dal Search Engine Marketing (SEM) in quanto quest’ultima è una disciplina più ampia che include sia l’ambito SEO relativo ai risultati organici di ricerca, sia quello relativo ai risultati di ricerca a pagamento (SEA, Search Engine Advertising).
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Quali sono le migliori tecniche SEO?
Le strategie e le pratiche di ottimizzazione SEO sono molteplici e riguardano diversi aspetti di un sito web, dalla struttura HTML alla gestione dei link.
Nello specifico, l’attività SEO si struttura principalmente in 2 macro-aree:
- L’On-Page SEO
- L’Off-Page SEO
On-Page SEO
Con il termine On-Page SEO si intende tutto l’insieme di strategie di ottimizzazione messe in pratica all’interno delle pagine del sito da posizionare nella serp (la pagina restituita dal motore di ricerca quando viene inserita una chiave di ricerca al suo interno). Di questa macro-categoria, ad esempio, fanno parte l’attività di ottimizzazione SEO del codice HTML e l’ottimizzazione dei contenuti del sito web.
Scelta delle keyword o parole chiave
Per fare SEO nel modo giusto è necessario partire da una prima fase strategica, focalizzata sull’analisi e sulla scelta delle migliori parole chiave da utilizzare.
Al fine di ottenere un buon posizionamento su Google è consigliabile evitare keyword troppo generiche (con alto volume di ricerche ma anche molta concorrenza e, quindi, con poche possibilità di successo). In base alla teoria della coda lunga di Chris Anderson, è preferibile scegliere molte parole chiave specifiche, con meno volume di ricerche ma anche meno concorrenza e, quindi, con tasso di conversione maggiore.
Queste parole chiave, andranno utilizzate in modo strategico in alcuni elementi, quali ad esempio tag Title, Meta Description, i tag Heading e nell’Alt Text delle immagini.
Il tag Title è quel codice che specifica al motore di ricerca il titolo di una determinata pagina e anch’esso, affinché sia “ottimizzato”, deve essere sintetico e includere le keyword.
La Meta Description, cioè la frase introduttiva che appare nella SERP sotto ogni indirizzo web restituito dal motore di ricerca, deve essere chiara e accattivante, oltre che coerente con il contenuto a cui fa riferimento.
All’interno di una pagina, poi, è consigliabile utilizzare i tag Heading (titoli e sottotitoli, H1, H2, H3…), che contribuiscono a chiarire il contenuto della pagina stessa sia agli utenti che al motore di ricerca.
Giacché i browser non riescono ancora a comprendere il contenuto di un’immagine semplicemente “guardandola”, è inoltre importante aggiungere a esse l’Alt Text, cioè un testo alternativo all’immagine in grado di spiegarne il contenuto.
Ottimizzazione dei contenuti di un sito web
Un altro aspetto decisivo per il buon posizionamento di un sito web è l’ottimizzazione dei contenuti. In linea generale, essi:
- Devono essere unici e originali, cioè non copiati da altre parti.
- Devono essere utili e interessanti.
- Devono essere aggiornati.
- Devono contenere (in maniera naturale) le parole chiave.
Off-Page SEO
Al buon posizionamento di un sito contribuiscono anche strategie e pratiche esterne a esso: ci riferiamo ora, nello specifico, alla gestione dei link in entrata.
Google ritiene che le pagine web più linkate siano le più meritevoli e importanti. Questa convinzione, però, non si limita a un mero aspetto numerico: il motore di ricerca, infatti, prende in considerazione anche l’autorevolezza delle pagine di provenienza dei link. C’è di più: Google considera anche la spontaneità dei link.
Proprio da quest’ultimo aspetto nasce la distinzione tra link building e link earning: il primo concetto fa riferimento all’insieme di pratiche finalizzate a ottenere link anche in maniera non spontanea, come ad esempio il guest blogging e tecniche ancor più artificiose (e ormai sistematicamente penalizzate dal motore di ricerca) come lo scambio di link e lo spam.
Ottenere link alla propria pagina web in maniera naturale e, quindi, conforme alle regole di Google non è facile: il consiglio è quello di produrre contenuti di qualità, che vengano apprezzati dagli utenti e, di conseguenza, linkati.
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