Posizionamento SEO di un articolo: le strategie per migliorarlo

Per migliorare il posizionamento SEO di un articolo nella SERP ci sono diverse strategie da poter attuare: scopri in questo articolo le migliori.

Pubblicato il 29 novembre 2021
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Fare crescere il proprio business o portare al successo un progetto digitale oggi passa da una fase quasi imprescindibile: raggiungere un’ottima visibilità online, conquistando la prima pagina dei motori di ricerca o, ancora meglio, le prime posizioni della stessa. Migliorare il proprio posizionamento SEO su Google o sugli altri search engines, significa far sì che il proprio sito o il proprio blog arrivi a occupare un posto rilevante all’interno della pagina dei risultati di ricerca, ottenendo naturalmente più traffico e più risultati.

Chi si dedica alla creazione di contenuti, come articoli e blog posts, è costantemente alla ricerca delle migliori strategie di ottimizzazione SEO che possano fruttare un ranking migliore e maggiori volumi di traffico in entrata: centrare l’obiettivo però non è sempre così semplice e, inoltre, i margini di miglioramento lato SEO sono sempre in divenire a causa dei continui aggiornamenti che i motori di ricerca operano sui loro algoritmi.

Benché accontentare gli spider dei search engines sia uno degli scopi primari della SEO, quando l’intenzione è quella di scalare la SERP è bene ricordarsi di non concentrare l’attenzione solamente su questo aspetto: creare contenuti di valore significa puntare il focus sui loro destinatari finali, ossia gli utenti che vi atterreranno navigando online. È alla loro esperienza che bisognerebbe pensare quando si costruiscono articoli di qualità, facendo sì che essi siano chiari, pertinenti, facili da consultare e realmente rispondenti ai bisogni di chi legge.

Migliorare il posizionamento di un articolo nella SERP passa quindi sia da un’interlocuzione diretta con i bot dei motori di ricerca, sia dalla volontà di fornire valore concreto e massima accessibilità ai fruitori del proprio contenuto. Posto che costruire una strategia SEO richiede ampie competenze trasversali, essendo una materia decisamente sconfinata, quali i principali step da seguire quando si desidera ottimizzare il posizionamento di un contenuto online? Procediamo per gradi, partendo da un check della struttura del sito, fino all’organizzazione del singolo articolo.

La struttura generale del sito

Spesso si commette l’errore di focalizzarsi sull’affinazione lato SEO di un singolo articolo, senza considerare che ogni contenuto fa parte di una rete molto più ampia di pubblicazioni e che è inserito all’interno di un più complesso sito web. La struttura del blog o del sito è un elemento che può infatti favorire o contrastare la scansione dello stesso da parte dei crawler dei motori di ricerca: una struttura ordinata, comprensibile e semplice aiuta infatti i bot a capire il contenuto di un portale web, indicizzarlo e spingerne il posizionamento ottimale.

Una delle strutture più intuitive e di facile lettura è quella a silos: la SEO siloing, ovvero appunto la strutturazione dei contenuti a silos, è una strategia che consente di organizzare i contenuti web in maniera ottimale, categorizzandoli in modo preciso e suddividendoli in sezioni in base al macro argomento che trattano. Per creare una struttura a silos, si parte come sempre da un’accurata keyword research, per individuare le KW principali e secondarie da utilizzare, e si crea poi una capillare rete di link interni che colleghino tra loro i contenuti e diano loro la gerarchia desiderata.

Considerare l’architettura complessiva del sito permette di stendere un piano editoriale che sia omogeneo e ben definito, progettando contenuti ben categorizzati e quindi facilmente scansionabili e indicizzabili dai motori di ricerca: la SEO strutturata a silos agevola il posizionamento delle singole pagine e dei singoli articoli, essendo più comprensibile sia dagli spider che anche dagli utenti stessi, che avranno una user experience più positiva da un sito di facile consultazione.

Un’ottima abitudine, nell’ottica di rendere ancora più facile per il search engine la “lettura” del proprio sito o blog è quella di creare una sitemap, ossia una pagina web che elenca nel dettaglio la gerarchia di tutte le altre pagine del sito: un modo ulteriore per favorire una buona indicizzazione e puntare a un posizionamento efficiente nella SERP. È possibile crearla facilmente, se si usa WordPress, tramite tools come RankMath o Yoast SEO, oppure si può lasciare il compito agli sviluppatori che hanno realizzato il sito web. Per inviarla a Google, ad esempio, basta poi utilizzare uno strumento essenziale per fare SEO, come la Google Search Console.

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Lavorare sul piano editoriale

La scrittura SEO comporta innanzitutto una consapevolezza: creare contenuti per il web che possano posizionarsi al meglio è un’operazione complessa, che richiede diversi passaggi di lavorazione. Chi si trova a gestire un blog e desidera che i suoi articoli raggiungano le prime posizioni tra i risultati di ricerca, deve impegnarsi innanzitutto in una fase che precede la vera e propria stesura dei testi, ossia la realizzazione di un valido e ragionato piano editoriale. Si tratta di una procedura elaborata e impegnativa, che passa però da alcune fasi essenziali.

Ad esempio, la scelta di topic che siano sempre freschi, attuali e dal forte appeal: seguire le tendenze del proprio settore di riferimento e usare strumenti come Google Trends può aiutare enormemente nella ricerca di argomenti che possano risultare davvero attrattivi per gli utenti e che possano convogliare sempre più lettori sul proprio sito web. È imprescindibile poi dedicare il giusto tempo e parecchie energie alla keyword research, ossia alla ricerca delle keywords migliori da integrare nei propri contenuti perché questi possano ottenere un ranking eccellente, ovvero una buona posizione in classifica nella SERP.

Individuare le query di ricerca più efficaci per attirare traffico sul proprio spazio online è essenziale e permette di impostare poi il lavoro editoriale con estrema precisione. Un aspetto da non sottovalutare è che, oggigiorno, fare una buona keyword research non significa solamente trovare una main keyword e inserirla con alta densità nei testi che si producono: tutt’altro. A contare oggi sono soprattutto la semantica, le correlazioni tra le parole chiave e gli intenti di ricerca di chi naviga in rete.

Per scrivere un articolo in ottica SEO, infatti, è necessario studiare approfonditamente il search intent ossia esplorare in lungo e in largo le intenzioni di ricerca degli utenti e le loro concrete necessità. Significa capire cosa cerca esattamente un utente quando naviga e quindi, in primis, avere ben chiari chi sono i propri utenti target. Solo conoscendo nel dettaglio caratteristiche e necessità della fascia di pubblico che si cerca di intercettare, è possibile comprenderne le intenzioni di ricerca in rete.

E solo una volta chiarito questo aspetto nasce l’opportunità di creare articoli che rispondano con efficacia alle aspettative dei potenziali lettori. Così facendo, è possibile affinare al meglio ogni singolo contenuto, rendendolo sempre più vicino al search intent da cogliere e migliorandone nettamente il posizionamento online.

Ottimizzazione SEO On-page

La SEO si compone in realtà di varie sotto-tipologie di ottimizzazione, tutte ugualmente essenziale: una di queste è la SEO On Page, ossia l’ottimizzazione degli elementi che si trovano all’interno di delle pagine del sito web, come ad esempio titoli, URL, meta tags, descrizioni, contenuti multimediali, link interni etc. Per raggiungere un buon posizionamento SEO è infatti innanzitutto necessario verificare che l’inserimento dei tag HTML sia corretto e puntuale. All’interno dei principali tag HTML è opportuno inserire le parole chiave individuate in fase di ricerca keywords, distribuendole con attenzione per massimizzare l’efficacia di un contenuto agli occhi dei motori di ricerca.

L’URL, ossia l’indirizzo della pagina web, è ad esempio un fattore essenziale da definire, per aumentare l’appeal del contenuto rispetto ai crawler dei motori di ricerca, e cruciale è anche definire il tag title e la meta description di ogni articolo. Importante anche curare maniacalmente i tag header, ossia i titoli e sottotitoli che vanno da H1 ad H6 e che forniscono una precisa gerarchia di importanza ai diversi paragrafi del testo: alle immagini invece è possibile, nonché fondamentale, fornire un tag ALT, per spiegare ai motori di ricerca cosa rappresentano e che ruolo hanno nel contesto.

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Anche i link interni, spesso non considerati e non organizzati a dovere, hanno invece un’enorme rilevanza in ottica posizionamento: se ben gestiti e coerenti con la struttura generale del sito web, forniscono al lettore spunti utili per proseguire la navigazione, riducendo inoltre la temuta frequenza di rimbalzo, a tutto vantaggio del posizionamento in SERP.

Link building: essenziale per crescere

Per migliorare posizionamento SEO è importante anche acquisire una visione più ampia del proprio progetto, che esca ancora una volta dall’ottimizzazione del singolo articolo per creare invece una rete di collaborazioni fruttuose e, soprattutto, proficue al raggiungimento dei risultati sperati.

La link building è un altro dei tasselli essenziali di un buon posizionamento online: contare su un buon numero di link che puntano al proprio sito, o a suoi specifici contenuti, permette di guadagnare autorevoelezza e credibilità agli occhi di Google e degli altri motori di ricerca, ossia un fattore di ranking decisivo per mettere il boost ai propri progetti digitali.

I search engines tendono a privilegiare quei siti che ricevono backlinks in maniera spontanea e naturale, perciò è essenziale la costruzione di un ampio network di collaborazioni solide con altri attori del proprio comparto di riferimento, che possano fornire link di qualità verso le proprie pagine. È bene ricordare infatti che la quantità dei backlinks non è più un elemento determinante, quando la qualità e l’autorevolezza degli stessi.

La gestione SEO fai da te, com’è facile evincere, non è così scontata: al di là delle operazioni di base infatti, attuabili con l’ausilio dei principali SEO tools, ormai avanzati e iper intuitivi, ottimizzare concretamente un sito per il posizionamento online implica skills eterogenee e un’esperienza solida raccolta sul campo. Affidarsi a un professionista del settore spesso è un’idea smart, che può superare i limiti della gestione “fai da te” e puntare a risultati davvero ambiziosi in termini di ranking e traffico nonché, conseguentemente, di conversioni e soddisfazioni economiche.

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