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Bandi

Piani aziendali di smart working, 2 milioni di euro dalla Regione lazio

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Pubblicato il 31 Marzo 2020

La Regione Lazio pensa ad un contributo ad hoc per sostenere tutte le aziende e i liberi professionisti che vogliono adottare lo smart working

Contenuto:

L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha portato tante aziende e liberi professionisti a lavorare da casa in modalità smart working. Purtroppo, non tutti possiedono un piano ad hoc o la strumentazione adatta per gestire le attività in modo veloce ed efficace.

Per agevolare le aziende e i libero professionisti, la Regione Lazio ha stanziato 2 milioni di euro volti a sostenere sia l’adozione di un piano di smart working a norma di Legge, sia l’acquisizione di apparecchiature e software necessari. Aziende e professionisti possono già inoltrare il proprio progetto secondo le modalità descritte nel bando.

Tutti gli interessati potranno, non solo acquisire un regolamento ad hoc, ma avranno l’opportunità di acquistare tutti gli strumenti necessari per operare efficacemente. Le domande possono già essere inoltrate in via telematica.

Scheda riassuntiva bando Regione Lazio

  • Nome del bando: Piani Aziendali di Smart Working – Adozione di modelli e strumenti da parte delle imprese e dei titolari di Partita IVA del Lazio
  • A chi è rivolto il bando: aziende e liberi professionisti con partita IVA che operano nella Regione Lazio
  • Fondi disponibili: 2 milioni di euro
  • Ente che eroga il finanziamento: Regione Lazio – Assessorato Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario, Politiche per la ricostruzione – Direzione Regionale Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro
  • Le date da segnarsi sul calendario: le domande possono essere inviate a partire dal 12 marzo 2020 e fino ad esaurimento delle risorse.

Obiettivo e fondo stanziato

L’obiettivo della misura è sostenere le imprese e i liberi professionisti che intendono adottare lo smart working seguendo la normativa e attraverso un accordo condiviso. Inoltre, è pensato per supportare l’acquisto degli strumenti necessari. A tal fine, è stato stanziato un fondo di 2 milioni di euro, suddiviso come segue:

  • 1.300.000 euro per gli interventi dell’AZIONE A
  • 700.000 euro per gli interventi dell’AZIONE B

Soggetti interessati

Possono inviare la richiesta le aziende che hanno sedi operative o legali nella Regione Lazio con almeno due dipendenti. Non ci sono limiti circa le dimensioni dell’azienda.

Possono partecipare anche i liberi professionisti con Partita IVA. Inoltre, non bisogna avere un piano di smart working già regolamentato.

Contributo

Il contributo è erogato in base al Regolamento UE 1407/2013 del 18 dicembre 2013 conosciuto anche come de minimis: possono essere concessi massimo 200 mila euro dall’impresa unica suddivisi in tre anni, ad eccezione delle imprese che operano nei trasporti.

L’importo del contributo varia in base al tipo di azione e al numero totale di dipendenti dall’azienda al momento della richiesta. Riportiamo la tabella dei contributi pubblicata nel bando:

  • Da 2 a 10 dipendenti > importo totale del contributo: 7.500 euro, di cui massimo 5.000 euro per AZIONE A e 2.500 euro per AZIONE B.
  • Da 11 a 20 dipendenti > importo totale del contributo: 10.500 euro, di cui 7.000 euro per AZIONE A e 3.500 euro per AZIONE B.
  • Da 21 a 30 dipendenti > importo totale del contributo: 15.000 euro, di cui 10.000 euro per AZIONE A e 5.000 euro per AZIONE B.
  • Oltre 30 dipendenti > importo totale contributo: 22.500 euro, di cui 15.000 euro per AZIONE A e 7.500 euro per AZIONE B.

L’erogazione del contributo avviene in due fasi: acconto pari al 60% del finanziamento dopo il ricevimento dell’avvio delle attività, della fatturazione e della fideiussione; saldo del 40% dopo la verifica della rendicontazione.

Spese ammesse dal bando

Gli interventi ammessi al contributo sono di due tipi, di cui il primo è obbligatorio e il secondo facoltativo.

AZIONE A: Servizi di consulenza e formazione pensati per introdurre il piano di smart working caratterizzato da un regolamento aziendale pubblicizzato nella rete intranet aziendale.

I servizi di consulenza riguardano attività preliminari per adottare un’azione di smart working, come la definizione della policy aziendale e tutte le procedure atte a introdurre le modalità di lavoro smart: analisi organizzativa e dei processi aziendali, individuazione delle tecnologie necessarie, consulenza rispetto alle normative vigenti, supporto per la stesura del piano e del regolamento.

La formazione può essere proposta internamente o da organismi accreditati dalla Regione Lazio, rivolta sia al management che ai dipendenti. Il numero massimo di ore ammesse al finanziamento dipende dalla quantità di dipendenti. Inoltre, è previsto un contributo per avviare e monitorare un progetto pilota, che serve per sperimentare la modalità di smart working, migliorarla e implementarla in azienda.

AZIONE B: Acquisto di strumentazione tecnologica (hardware e software) necessaria per far partire lo smart working in azienda. È possibile acquistare computer, stampanti, ma anche smartphone e altri dispositivi utili, oltre a tutti i programmi e le app necessari per svolgere la prestazione lavorativa da remoto.

Termine di scadenza

Le domande possono essere inviate dal 12 marzo fino ad esaurimento delle risorse, appositamente comunicata dall’Amministrazione competente. Gli interventi devono essere realizzati entro 9 mesi dalla comunicazione di avvio attività.

Procedure e invio domanda

I progetti possono essere inviati esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma http://www.regione.lazio.it/sigem. Il soggetto deve registrarsi al sistema in modo da ottenere le credenziali di accesso. Dopo aver inserito nome utente e password, si accede alla compilazione della domanda suddivisa per sezioni e tutti gli allegati richiesti dal sistema.

Al termine della procedura viene assegnato un codice di riferimento univoco al progetto. Inoltre, la trasmissione della domanda avviene dopo aver firmato e scansionato in PDF i documenti richiesti dal sistema.

Controlli ed eventuale revoca contributi

Dopo l’invio, le domande sono sottoposte a verifica di ammissibilità formale da parte dell’ufficio incaricato che si accerta della sussistenza di tutti i requisiti. I progetti che superano questa fase accedono alla valutazione tecnica da parte di una Commissione di esperti incaricati di dare ad ogni progetto un punteggio sulla base dei criteri indicati nel bando che si occupa anche di stilare una graduatoria.

Sono approvate le proposte che ottengono minimo 70 punti su 100. In seguito, la Commissione trasmette all’Ufficio responsabile i progetti che hanno superato la soglia minima e anche quelli esclusi, indicando anche il punteggio di riferimento. Tali determinazioni sono pubblicate sul BUR che ha valore di notifica legale a tutti gli interessati. Inoltre, saranno resi pubblici anche sui portali istituzionali http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/ e http://www.lazioeuropa.it.

I beneficiari che non rispettano gli obblighi chiariti nel bando potranno subire la revoca del contributo. Tra gli obblighi principali segnaliamo:

  • Avviare le attività entro 30 giorni dalla notifica di approvazione del contributo e attuare tutte le azioni nei tempi previsti.
  • Rendere tracciabili i flussi finanziari legati al contributo e indicare i sistemi di pagamento usati.
  • Non apportare modifiche al progetto senza una richiesta preventiva alla Regione che deve essere giustificata.
  • Non trasmettere la rendicontazione secondo le modalità e nei tempi richiesti.

In seguito all’ammissione al beneficio occorre quindi rendicontare e trasmettere tali documenti al fine di ricevere il saldo del contributo. Anche la rendicontazione è sottoposta a controllo.

Per informazioni: mail, telefono, referente

  • Il responsabile del procedimento è il Dott. Paolo Giuntarelli – Direzione Regionale Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro.
  • Il bando è pubblicato sul sito della Regione Lazio nella sezione Bandi e Avvisi, sul portale LazioEuropa e sul BUR (Bollettino Ufficiale della Regione Lazio).
  • Telefono: durante l’emergenza Covid-19 l’assistenza telefonica è sospesa.
  • E-mail per assistenza tecnica durante la compilazione della domanda: avviso.smartworkingimprese@regione.lazio.it
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