NIDI, il bando per le nuove imprese della Regione Puglia
La Regione Puglia ha stanziato 54 milioni di euro per finanziare la nascita di nuove aziende e la crescita di quelle esistenti. Ecco come funziona il
NIDI è l’iniziativa della Regione Puglia per aiutare i giovani imprenditori a creare la loro micro o piccola azienda. L’accesso al credito, soprattutto per i più giovani, è molto complicato e il bando “NIDI” permette di ricevere fondi da investire in spese produttive. È possibile richiedere fino a 250.000 euro, di cui il 50% a fondo perduto, mentre il restante 50% viene erogato sottoforma di prestito a tasso zero (rimborsabile in massimo 60 rate).
Scheda informativa bando N.I.D.I.
- Nome del bando: NIDI – Nuove iniziative d’impesa. Strumenti di ingegneria finanziaria
- A chi è rivolto il bando: Il bando è rivolto a coloro che vogliono avviare una nuova attività o lo hanno fatto da poco tempo e non hanno ancora emesso la prima fattura.
- Fondi disponibili: 54.000.000 euro
- Ente che eroga il finanziamento: Regione Puglia
- Le date da segnarsi sul calendario: Si tratta di un’agevolazione a sportello e non ha una data di scadenza. Il bando verrà chiusi con l’esaurirsi dei fondi.
Obiettivo e fondo stanziato
N.I.D.I. è un fondo creato dalla Regione Puglia in favore delle Nuove Iniziative d’Impresa. L’obiettivo è aiutare le microimprese a nascere o a dare inizio alla propria attività lavorativa attraverso un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte sottoforma di prestito rimborsabile. Il fondo stanziato è pari a 54 milioni di euro.
Soggetti interessati
Il bando si rivolge a tutti i giovani imprenditori che vogliono avviare una nuova attività o che lo hanno fatto da poco. Per inviare la richiesta di finanziamento al bando “N.I.D.I” bisogna avere uno dei seguenti requisiti:
- Nuova attività e l’impresa non è ancora costituita.
- Azienda costituita da meno di sei mesi e che non ha ancora emesso nessuna fattura.
- Impresa attiva da più di sei mesi ma che è frutto di un passaggio generazionale; di rilevamento di un’azienda in crisi o confiscata da parte dei dipendenti; cooperativa sociale beneficiaria di beni immobili confiscati; beneficiaria della misura “PIN – Pugliesi Innovativi”.
Le imprese possono essere sia individuali sia societarie. In quest’ultimo caso è necessario che almeno la metà dei soci sia composta da ragazzi con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, donne, disoccupati o persone in procinto di perdere un lavoro, partite Iva che hanno emesso fatture per meno di 30.000 euro. Infine, l’impresa deve avere meno di dieci dipendenti.
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Le tipologie di aziende riconosciute dal bando sono:
- Manifatturiero.
- Costruzioni ed edilizia.
- Riparazione di autoveicoli e motocicli.
- Affittacamere e bed & breakfast.
- Ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.).
- Servizi di informazione e comunicazione.
- Attività professionali, scientifiche e tecniche.
- Agenzie di viaggio.
- Servizi di supporto alle imprese.
- Istruzione.
- Sanità e assistenza sociale non residenziale.
- Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco).
- Attività di servizi per la persona.
- Commercio elettronico.
Spese ammesse dal bando
Sono ammesse due tipologie di spesa: per investimento o per gestione.
Le spese per investimento riguardano:
- Acquisto macchinari per la produzione, attrezzature, impianti e automezzi di tipo commerciale.
- Programmi informatici.
- Opere edili e ristrutturazione (massimo il 30% della somma delle voci precedenti).
Le spese di gestione possono finanziare:
- Acquisto di materie prime e semilavorati.
- Locazione di immobili o affitto apparecchiature.
- Pagamento utenze.
- Premi per polizze assicurative.
- Canoni e abbonamenti per servizi di web marketing, banche dati, registrazione domini Internet, consulenza informatica.
Contributo
Per le nuove attività e le imprese già esistenti e beneficiarie della misura “PIN – Pugliesi Innovativi” il contributo varia da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 150.000 euro.
Il bando copre tra l’80% e il 100% delle spese ammissibili in base all’ammontare della richiesta. Inoltre, il 50% della somma richiesta viene assegnata a fondo perduto, mentre il restante 50% sottoforma di prestito rimborsabile. Ecco un riepilogo per capire il funzionamento dell’agevolazione:
- Da 10.000 euro a 50.000 euro, la misura copre il 100% delle spese.
- Da 50.001 euro a 100.000 euro, la misura copre il 90% delle spese.
- Da 100.001 euro a 150.000 euro, la misura copre l’80% delle spese.
Per le spese di gestione l’agevolazione massima è di 10.000 euro.
Il prestito può essere rimborsato in massimo 60 mesi e il prestito ha un tasso pari allo 0%.
Per il passaggio generazione, rilevamento di impresa in crisi e per le cooperative sociale assegnatarie di beni immobili confiscati, il valore massimo dell’agevolazione sale a 250.000 euro.
Termine di scadenza
Si tratta di una procedura a sportello e il termine del bando corrisponde con l’esaurimento dei fondi a disposizione.
Procedure e invio domanda
L’invio della domanda preliminare avviene tramite il sito sistema.puglia.it. Per accedere al form per l’invio è necessario essere registrati. Questa prima fase serve solamente per presentare il progetto e per ottenere un colloquio di tutoraggio presso Puglia Sviluppo. Solamente dopo il colloquio avviene l’invio della richiesta di finanziamento.
L’erogazione del contributo avviene in tre tranche: la prima come forma di anticipo, le altre due dopo avere realizzato gli investimenti.
Controlli ed eventuale revoca contributi
I controlli vengono effettuati a seguito della rendicontazione per monitorare che l’azienda abbia realmente effettuato tutte le spese presentate nel progetto.
Per informazioni: mail, telefono, referente
Sulla scheda informativa pubblicata sull’apposita pagina web è possibile ottenere ulteriori dettagli sul funzionamento del bando. Sono disponibili sul territorio pugliese anche degli sportelli dove ottenere supporto per la presentazione della domanda.
I siti internet di riferimento sono: www.regione.puglia.it, www.sistema.puglia.it, www.pugliasviluppo.eu.