Mobile first indexing: cosa cambia nel tuo sito col nuovo aggiornamento Google

A marzo il motore di ricerca rilascerà l'aggiornamento Mobile First: ecco cosa cambierà per i siti web aziendali

Pubblicato il 22 febbraio 2021
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Oggi lo smartphone rappresenta il dispositivo principale attraverso cui ci informiamo, navighiamo online, scopriamo nuovi prodotti o acquistiamo. Ormai il 77% delle ricerche sul web viene effettuato da mobile e quindi diventa necessario adattare in quest’ottica le proprie strategie SEO ma anche i siti web aziendali. In alcuni casi non si parla neanche di mobile first ma addirittura di mobile-only, perchè le persone non usano affatto il computer ma solo ed esclusivamente lo smartphone. A tal proposito, Google ha annunciato che a partire da marzo 2021 farà un ulteriore passo per migliorare la visibilità dei siti navigabili e usabili da mobile.

Google Mobile First Indexing: cosa cambia per i siti web

Nel 2015 il traffico dei dispositivi mobili su Google superò per la prima volta quello da computer: fu un momento importante per il motore di ricerca, che da quì iniziò il suo percorso volto a premiare i siti web mobile friendly. Nel 2016 ha indicizzato come primaria l’ottimizzazione dei siti per mobile, quindi la versione desktop dei siti web è passata gradualmente in secondo piano. A marzo 2021 arriva l’aggiornamento che tiene conto esclusivamente dell’ottimizzazione da mobile.

Quindi i contenuti online ottimizzati solo per la versione desktop saranno considerati inutili, non verranno indicizzati e spariranno dalla SERP. I siti web che contengono questi tipo di contenuti (dai testi, ai video, fino alle immagini) devono adeguarsi per tempo, perchè rischiano di sparire dai risultati di ricerca.

Aggiornamento Google: come comportarsi?

Innanzitutto, l’indicizzazione mobile first non deve essere attivata a mano dall’amministratore del sito web, ma tutto è nelle mani di Google che attiva l’aggiornamento in modo automatico. Occorre controllare i contenuti del sito entro marzo e renderli mobile-friendly. Fortunatamente la maggior parte delle pagine web ha già un’impostazione di questo tipo, quindi le modifiche dovranno essere davvero minime e magari riguarderanno solo particolari tipi di contenuto, come i video. Inoltre, se si ha un sito che funziona sia per desktop che per mobile, non bisogna effettuare alcuna modifica: i contenuti online saranno presenti nell’Indice, che ricordiamo, è uno solo.

Google mette a disposizione degli utenti uno strumento per testare se la pagina è ottimizzata per i dispositivi mobili: si può inserire la URL oppure il codice. Se la pagina non è ottimizzata correttamente, si può riscontrare un crollo del traffico oppure può addirittura sparire dalla Serp.

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Un altro elemento su cui concentrarsi è permettere alle persone che entrano da mobile e da computer di avere la stessa esperienza. Spesso, invece, accade che dal desktop si riescano a navigare delle pagine aggiuntive, che sono invece state eliminate dalla versione mobile per renderla più snella. Infatti, sebbene l’usabilità migliori, si può provocare un calo di traffico, a maggior ragione a partire da marzo 2021.

La velocità di caricamento della pagina è un altro elemento su cui fare attenzione, anche perchè spesso peggiora da smartphone, a causa della connessione dati utilizzata. I tempi di caricamento troppo lunghi possono portare a un declassamento da parte di Google, oltre a provocare l’aumento dei tempi di rimbalzo, traffico e tasso di conversione.

Caratteristiche di un sito web mobile friendly

Creare un sito agevole da dispositivi mobili, non solo significa aumentarne la visibilità su Google, ma garantire una migliore esperienza d’uso agli utenti. Ma quali qualità deve avere una pagina di questo tipo?

  • Deve essere a prova di touch: link, bottoni, moduli devono essere pensati per essere usato con un touchscreen, quindi attraverso il dito.
  • Velocità: la pagina si deve caricare entro 3 secondi
  • Tutti i contenuti si devono poter visualizzare senza spostare da una parte all’altra la pagina col dito: pagina deve adattarsi allo schermo
  • nessun errore 404 o simili
  • le scritte devono potersi leggere adeguatamente
  • le immagini e i video si devono adattare allo schermo
  • la struttura della pagina deve avere determinate caratteristiche (per esempio, nello smartphone è meglio utilizzare il cosiddetto burger menu)

Insomma, ormai manca poco: chi ancora non lo ha fatto deve impegnarsi per migliorare il sito e ottimizzarlo per il Mobile first indexing.

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