Identikit del consumatore italiano al tempo del Covid-19: cosa vuole e come si comporta

La pandemia ha cambiato comportamenti, priorità e abitudini d'acquisto degli italiani. Ecco gli interessanti spunti emersi dal report Coop 2021

Pubblicato il 14 settembre 2021
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“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.”

Questa famoso aforisma di Haruki Murakami riflette perfettamente la situazione descritta dal “Rapporto Coop 2021 – Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”. L’indagine redatta dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) traccia l’identikit del consumatore italiano nell’era post-Covid. Disoccupazione, guadagni troppo bassi, difficoltà economiche sono campanelli d’allarme da ascoltare. Tuttavia, nonostante le ferite e gli effetti collaterali della pandemia, dal report emerge anche ottimismo e speranza per il futuro. Conoscere i risultati dello studio permette sicuramente a imprenditori di qualsiasi settore di approcciarsi meglio al proprio mercato e target di riferimento. Ecco quali sono i punti salienti dell’indagine Coop 2021.

Le difficoltà degli italiani durante la pandemia

Tra i dati più interessanti, spicca quello riferito all’ottimismo: quasi 7 consumatori italiani su 10 è ottimista e ha fiducia nel prossimo (il 41% contro il 19% di quattro anni fa). Questo sentimento dipende anche dal fatto che le persone hanno compreso quali sono le cose importanti della vita, cambiando così diversi atteggiamenti e comportamenti. Tuttavia la risalita è ancora lunga: 27 milioni di italiani ancora nel 2021 stanno fronteggiando rinunce dal lato economico, mentre 5 milioni di persone temono che tali sacrifici si protrarranno anche in futuro, anche per quanto riguarda la spesa di beni di prima necessità, come gli alimentari. Il 28% del campione nel 2022 prevede di spendere ancora meno rispetto al 2019. I meno ottimisti sono i cassaintegrati e i giovani e infatti le posizioni dei diversi intervistati dipendono molto dalla loro occupazione.

Le nuove priorità dei consumatori

La pandemia ha influenzato anche le priorità dei consumatori italiani. Aumenta in modo esponenziale il numero di chi lavora in smart working, il 69% di questi lavoratori si vuole impegnare sempre di più a trovare il giusto equilibrio lavoro-vita privata ed è intenzionato a condurre una vita più sostenibile. Per esempio, c’è un maggiore interesse verso la mobilità ibrida.

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Ormai il digitale è diventato uno standard per tutti: il 65% del campione dichiara di sentirsi perfettamente a proprio agio con gli strumenti innovativi, soprattutto con l’e-commerce, che è diventato uno dei principali canali di acquisto. La crescita continua ed è previsto un +18% nel 2021.

La casa assume un valore enorme, non è solo lo spazio in cui si mangia e ci si riposa, ma è il luogo dove si concentra la maggior parte della giornata. E infatti molti italiani sono alla ricerca di una nuova casa che sia lontano dalla città, dal caos e dall’inquinamento e vicina o immersa in aree verdi. 1 italiano su 3 dichiara che i borghi e i paesi sono i luoghi ideali in cui vivere e comprare casa.

Nuove abitudini di acquisto

Secondo il report, la pandemia ha cambiato profondamente anche le abitudini di acquisto degli italiani, soprattutto quelle alimentari. Anche in questo caso, 1 consumatore su 6 dichiara di voler modificare le proprie abitudini alimentari e quindi la spesa e, in generale, consumare prodotti in modo più etico e sostenibile. L’88% delle persone lega il concetto di cibo a quello di sostenibilità: si sceglie il prodotto locale, prodotto con metodi sostenibili, senza imballaggi o comunque il meno possibile, si sta attenti alla filiera tracciata e così via.

Insomma, i brand devono adattarsi a queste esigenze e abbracciare sempre di più sia il concetto di digitalizzazione, sia quello di sostenibilità. E naturalmente devono riuscire a comunicarlo in modo efficace attraverso tutti i canali e le piattaforme, dagli articoli del blog aziendale, ai social media, fino alle newsletter.

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