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Google Tag Manager cos’è, a che serve e come funziona

Pubblicato il 19 Gennaio 2024

Google Tag Manager è uno strumento fondamentale per poter gestire al meglio un sito web. Scopri a cosa serve e come funziona.

Contenuto:

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Google Tag Manager (GTM) è una potente piattaforma di gestione dei tag che semplifica notevolmente il processo di implementazione e gestione di tag sui siti web.

Un tag è un frammento di codice JavaScript che raccoglie e invia informazioni a strumenti di analisi SEO o di marketing, come Google Analytics, Facebook Pixel o altri servizi di tracciamento. GTM agisce come uno strato intermedio tra il sito web e queste varie piattaforme, consentendo ai possessori di siti di gestire e aggiornare i tag senza la necessità di interventi diretti sul codice del sito.

Grazie a GTM, è possibile gestire in modo centralizzato tutti i tag del sito, monitorare le attività e ottenere una visione più chiara delle performance online. La piattaforma offre anche funzionalità avanzate come il tracciamento degli eventi, il monitoraggio del commercio elettronico e l’integrazione con altri servizi di terze parti.

Nei prossimi paragrafi andremo a vedere nel dettaglio come funziona Google Tag Manager, quali sono i suoi vantaggi e come sfruttarlo al meglio.

Cos’è Google Tag Manager e perché è fondamentale nella gestione dei siti?

Basta guardare un tutorial Google Tag Manager per capire in pochi secondi le potenzialità di questa piattaforma.

Google Tag Manager (GTM) è un gestionale dei tag che rivoluziona il modo in cui vengono implementati e gestiti sui siti web. In primo luogo, semplifica notevolmente il processo di implementazione dei tag. Tradizionalmente, l’aggiunta o la modifica di un tag richiedeva interventi diretti sul codice del sito, coinvolgendo spesso il team di sviluppo. GTM elimina questa dipendenza, permettendo ai marketer di gestire autonomamente l’implementazione dei tag attraverso un’interfaccia intuitiva.

La flessibilità di GTM è un altro elemento chiave, esso consente di aggiungere e aggiornare rapidamente i tag senza dover toccare il codice sorgente, semplificando il processo di test e distribuzione delle modifiche. Questo è particolarmente cruciale in un contesto digitale dove la tempestività e la flessibilità sono essenziali per adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato.

Inoltre, GTM offre funzionalità avanzate come il tracciamento degli eventi, il monitoraggio del commercio elettronico e la possibilità di integrarsi con una vasta gamma di servizi di terze parti. Queste caratteristiche consentono ai marketer di ottenere una visione più approfondita delle interazioni degli utenti con il sito web oppure con l’e-commerce, e di raccogliere dati più ricchi per analizzare le performance e ottimizzare le strategie di marketing.

La sua utilità è evidente non solo nella semplificazione operativa, ma anche nel potenziamento delle capacità di monitoraggio e analisi, fondamentali per il successo digitale.

Ora che abbiamo visto a cosa serve Google Tag Manager passiamo a vedere il suo funzionamento tecnico.

Google Tag Manager: come funziona dal punto di vista pratico

Google Tag Manager (GTM), come già detto, è una piattaforma che semplifica la gestione dei tag anche per merito della sua intuibilità. In questo paragrafo, però, vogliamo indicare gli step base da rispettare per facilitare il processo di utilizzo per i meno esperti, così da rendere la piattaforma veramente fruibile in pochi passaggi.

Ecco la guida Google Tag Manager da seguire per non commettere sbagli:

  • Creazione dell’account: dopo l’accesso, crea un nuovo container per il tuo sito web. Un container è il contenitore principale per i tuoi tag e può essere associato a un singolo sito o a più siti, a seconda delle tue esigenze;
  • Installazione del codice di Google Tag Manager: dopo la creazione del container, GTM fornirà un codice snippet. Aggiungi questo snippet alla sezione “ del tuo sito web. Questo collegamento stabilisce la connessione tra il tuo sito e GTM;
  • Creazione di tag: passa alla sezione “Tags” in GTM e crea un nuovo tag, seleziona quello desiderato e configura le opzioni del tag secondo le tue esigenze, ad esempio impostando gli eventi da tracciare o definendo variabili;
  • Configurazione delle variabili: le variabili in GTM consentono di raccogliere e memorizzare informazioni specifiche. Configura le variabili necessarie per il tuo tag, come URL della pagina, testo del link cliccato o qualsiasi altra informazione utile al tuo scopo;
  • Attivazione dei trigger: essi determinano quando un tag deve essere attivato. Crea trigger che corrispondano alle condizioni desiderate, come il caricamento di una pagina, un clic su un elemento o il completamento di un modulo. Associa i trigger ai tuoi tag per specificare quando devono essere attivati;
  • Test e pubblicazione: prima di pubblicare le modifiche, utilizza la modalità di anteprima di GTM per testare i tuoi tag sul sito. Verifica che i tag vengano attivati correttamente in base ai tuoi trigger. Una volta confermato il corretto funzionamento, pubblica il container per applicare le modifiche al tuo sito in modo definitivo.

Infine, dopo l’implementazione, non dimenticare di monitorare regolarmente le performance attraverso il pannello di controllo di GTM.

Seguendo questa guida, sarai in grado non solo di installare Google Tag Manager ma anche di sfruttare al massimo le sue potenzialità, garantendo un’implementazione efficace dei tag e una gestione più efficiente delle attività di tracciamento e analisi sul tuo sito web.

Tutti i vantaggi di Google Tag Manager

Abbiamo visto come a cosa serve Google Tag Manager, come si installa e per cosa deve essere sfruttato. Ora è arrivato il momento di parlare dei vantaggi celati dietro la piattaforma, ovvero di quei lati positivi dei quali non è possibile godere se non quest’ultima non viene usata.

Ecco come GTM può portare benefici significativi rispetto a un’implementazione tradizionale dei tag senza questa piattaforma:

  • Agilità e velocità: puoi apportare rapidamente modifiche al tracciamento, rispondere agilmente a nuove esigenze di marketing e implementare nuove strategie senza richiedere interventi del team di sviluppo. Senza GTM, ogni modifica al tag richiederebbe una nuova versione del codice, comportando tempi più lunghi e una maggiore dipendenza dai programmatori;
  • Test debug semplificati: puoi vedere immediatamente come i nuovi tag influenzano il sito e risolvere eventuali problemi prima che diventino operativi. Questo processo semplificato di test e debug è un vantaggio significativo rispetto a un’implementazione manuale dei tag, dove gli errori possono comportare più complesse e lunghe fasi di risoluzione;
  • Analisi avanzata: GTM facilita il tracciamento di eventi avanzati e il monitoraggio del commercio elettronico senza richiedere interventi complessi sul codice. Puoi implementare facilmente il tracciamento di clic, scroll, download e altri eventi senza dover scrivere codice personalizzato. Questo amplia notevolmente le capacità di analisi del tuo sito, fornendo dati più ricchi e dettagliati.

Google Tag Manager: gli errori da non fare

Nell’utilizzo di Google Tag Manager (GTM), è importante prestare attenzione alla pubblicazione prematura di modifiche. Utilizzando la modalità di anteprima di GTM, è possibile testare le modifiche prima della pubblicazione per identificare e correggere eventuali problemi. Un errore comune è trascurare questa fase di testing, rischiando di introdurre tag non funzionanti o mal configurati sul sito.

Un secondo errore da evitare è la mancanza di documentazione. Creare documentazione dettagliata sui tag, le variabili e i trigger è essenziale per garantire la comprensione e la collaborazione tra membri del team. L’assenza di documentazione può portare a confusione e difficoltà nella gestione futura dei tag.

Altro aspetto critico è non prestare attenzione ai permessi degli utenti in GTM. Assegnare con accuratezza i livelli di accesso ai membri del team per evitare modifiche non autorizzate. L’implementazione errata dei permessi potrebbe portare a problemi di sicurezza e a potenziali errori nella gestione dei tag.

Infine, è importante evitare la duplicazione di tag o la creazione di configurazioni complesse e non necessarie. Una corretta organizzazione dei tag in GTM aiuta a mantenere la chiarezza e a evitare sovraccarichi di informazioni. L’eccessiva complessità può portare a errori di configurazione e rendere più difficile la manutenzione a lungo termine.

Per evitare errori in Google tag manager, è essenziale attuare un approccio accurato. Se pensi di non essere in grado o di non avere tempo a sufficienza per gestire queste operazioni, puoi sempre avvalerti del supporto di professionisti del settore. Il team di Italiaonline, ad esempio, è formato da esperti specializzati in pubblicità online, pronti ad affiancarti nella tua attività di digital marketing.

A cosa serve il Google Tag Manager?

Come impostare Google Tag Manager?

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