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Cosa sono e che differenze ci sono tra i protocolli Http e Https

Pubblicato il 07 Marzo 2020

Sai cosa significano http e https? Per quanto simili, non sono la stessa cosa. Scopri le differenze tra questi due protocolli e come scegliere quello giusto.

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Http e https non sono la stessa cosa. Esistono delle differenze importanti che non tutti conoscono e spesso si tende a confonderne il significato. In questo articolo spiegheremo nel dettaglio questi due acronimi molto utilizzati, così da capirne il funzionamento e da saper scegliere quale tra i due, al momento attuale, risulta migliore per la creazione di un sito web professionale e di successo.

Http e https: cosa sono e che differenza c’è?

Http e https sono due varianti dello stesso protocollo di telecomunicazione, ovvero quell’insieme di regole che definisce i metodi comunicativi tra due o più entità. Essi sono molto utilizzati durante la navigazione web medianti i più conosciuti browser, come Google Chrome, Microsoft Edge e Safari.

La principale differenza tra http (l’acronimo di HyperText Transfer Protocol) ed https (la cui s finale sta per Secure) risiede appunto nella maggiore sicurezza che quest’ultima variante di protocollo offre rispetto alla prima. Infatti, se nell’http lo scambio di risorse tra client e server avviene “in chiaro” (ovvero l’informazione che viene diffusa può essere letta da chi decide di intromettersi senza diritto nello scambio dei dati), nell’https la comunicazione è protetta grazie all’impiego di determinati certificati (come quello SSL, acronimo di Secure Socket Layer) che garantiscono gli aspetti seguenti:

  • l’identità dei dati e la loro riservatezza
  • la cifratura del traffico
  • la verifica di integrità del traffico

Un’ulteriore differenza tra http e https risiede nell’utilizzo di una differente porta standard, che viene usata dalle due varianti di protocollo per creare la comunicazione con il server: in particolare, il protocollo http sfrutta la porta 80, mentre quello https utilizza la porta 443.

L’importanza di proteggere il proprio sito con il protocollo https

A partire da luglio 2018, utilizzare un protocollo https che a sua volta faccia uso di connessioni protette da crittografia è diventato ancora più importante. Google Chrome, uno dei motori di ricerca più utilizzati al mondo, ha iniziato a segnalare all’utente come “non sicuri” tutti i siti che sono sprovvisti di certificati SSL: il messaggio è affiancato da una “i” e da un’icona rossa di avvertimento. La scomparsa della dicitura “sicuro” è, quindi, un monito ad impiegare il protocollo https, che è diventato lo standard per definizione.

Inoltre, Google ha deciso di inserire il protocollo https tra i fattori di ranking del motore di ricerca: questo significa che, a parità di autorevolezza e valore, risorse che utilizzano il protocollo https si posizioneranno meglio di quelle che non lo usano.

Dove acquistare il certificato SSL?

Finora abbiamo capito che il protocollo HTTPS, insieme al certificato SSL, rappresenta lo standard più importante da utilizzare quando si ha intenzione di creare un sito web professionale. Seppur sia abbastanza diffuso, molti utenti sono confusi dall’eccessiva presenza di fornitori di certificati SSL. In particolare, molti sono indecisi se acquistare un certificato SSL gratuito o a pagamento.

I certificati SSL “Let’s Encrypt” sono gratuiti e sono forniti da un’autorità garante no profit: essi sono ottimi per gli e-commerce e per altri portali di carattere commerciale dove sono previste transazioni in denaro. Tuttavia, questi certificati non forniscono una protezione completa, in quanto sono in grado di proteggere solo l’utente: non è previsto alcun tipo di validazione (semplicemente il lucchetto verde vicino all’url del sito) e non sono previsti controlli della proprietà del dominio da parte dello sviluppatore che attiva il certificato.

Il certificato SSL a pagamento (Commercial Certificate) è quello assolutamente più raccomandato. L’autenticazione avviene con la validazione del dominio, verificando che la proprietà sia del privato o dell’azienda che lo ha registrato. Inoltre, un certificato a pagamento offre un’ulteriore garanzia in caso di violazione dei dati personali (a partire da un minimo di 10 mila dollari).

Inoltre, è comprovato che un certificato SSL rilasciato da un’autorità garante attendibile migliora nettamente la fiducia da parte dei visitatori, nonché i tassi di conversione.

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