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Incentivi Resto al Sud 2021: ecco come partecipare

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Pubblicato il 18 Gennaio 2021

L'agevolazione rientra tra le iniziative approvate dalla Legge di Bilancio 2021 e diventa un'opportunità di rinascita post-Covid. Ecco le novità

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Resto al Sud rappresenta ormai uno dei capisaldi del ventaglio di agevolazioni offerte da Invitalia. Lanciato per la prima volta tre anni fa, è stato rifinanziato con la Legge di Bilancio 2021, che ha anche ampliato sia il contributo, sia la platea di ammessi. Infatti, potrà presentare la domanda anche chi ha fino a 55 anni, mentre prima il limite era di 45 anni.

Finora, Resto al Sud conta più di 18.000 agevolazioni concesse con un trend crescente, soprattutto negli ultimi mesi del 2020. Infatti, molte persone si sono interessate a questa iniziativa proprio nel bel mezzo della crisi, magari dopo aver perso il lavoro. Ed è proprio questo spirito imprenditoriale, nonostante il periodo di diffoltà, che il bando vuole agevolare. Vediamo quindi le caratteristiche dell’edizione 2021.

Scheda riassuntiva del bando

  • Nome del bando: Resto al Sud
  • A chi è rivolto il bando: aspiranti imprenditori
  • Fondi disponibili: 1.2 miliardi di euro
  • Ente che eroga il finanziamento: Invitalia
  • Le date da segnarsi sul calendario: dal 1° gennaio 2021 fino a esaurimento delle risorse disponibili

Obiettivo e fondo stanziato

L’obiettivo è incentivare la creazione di imprese e sostenere la rinascita del sistema economico dopo la pandemia. La platea di beneficiari è stata ampliata agli under 56. Quindi uno degli obiettivi della nuova edizione del bando è anche quello di incentivare le iniziative di workers byout, ovvero aziende costituite da ex-dipendenti capaci di generare una nuova realtà grazie all’esperienza pregressa. L’iniziativa però apre anche nuove possibilità alle donne e agli ex dirigenti in esubero. In quest’ottica, la nuova edizione di Resto al Sud 2021 diventa uno strumento anti-crisi, un’occasione per diverse categorie sociali particolarmente danneggiate dall’emergenza sanitaria.

Le risorse finanziarie ammontano a 1.2 miliardi di euro.

Soggetti interessati

Resto al Sud nel 2021 amplia i possibili beneficiari. Si rivolge ad aspiranti imprenditori dai 18 fino a 55 anni di età, come deciso con la Legge di Bilancio 2021 (nel bando precedente il limite per partecipare era 45 anni).

Questi soggetti devono essere residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. A queste, che sono le classiche, quest’anno si aggiungono anche Lazio, Marche e Umbria, cioè nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (per le quali non c’è alcun limite d’età) grazie all’iniziativa Resto Qui di Invitalia. Inoltre, non devono aver ricevuto altri contributi per l’auto-imprenditorialità negli ultimi 3 anni e non devono essere dipendenti a tempo indeterminato. Possono anche partecipare i liberi professionisti che non hanno Partita Iva da almeno 12 mesi.

Contributo

Il contributo a fondo perduto dell’edizione 2021 di Resto al Sud è salito al 50%. Al quale si aggiunge un ulteriore 50% di finanziamento a tasso zero da parte di istituti bancari aderenti alla convenzione Invitalia-ABI. In totale il contributo copre quindi il 100% delle spese per l’avvio della startup o impresa. Il finanziamento massimo può arrivare a 200 mila euro nel caso in cui la società sia composta da 4 soci.

Spese ammesse dal bando

Sono ammesse le spese necessarie per l’avvio di un’azienda.

Termine di scadenza

L’agevolazione è concessa fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Procedure e invio domanda

La domanda e tutta la documentazione devono essere inviate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma Invitalia, previa registrazione. Per completare la procedura è necessario possedere la firma digitale e un indirizzo PEC. Inoltre, deve essere integrato anche il business plan.

Controlli ed eventuale revoca contributi

Le domande vengono gestire con procedura a sportello, ovvero in ordine di arrivo in ordine cronologico. La procedura dura 60 giorni dalla data di presentazione, salvo rallentamenti a causa di richieste di integrazioni. Oltre a esaminare il singolo progetto, Invitalia approfondisce il progetto attraverso un colloquio con i candidati. Le aziende beneficiarie intestatarie del finanziamento hanno 24 mesi di tempo per creare un piano di spesa basato sul progetto accolto, che servirà poi per stilare la rendicontazione e ottenere il contributo a fondo perduto.

Nel caso in cui cadano i requisiti, emergano dichiarazioni mendaci o inesatte o si violino gli obblighi, il beneficiario perde il contributo.

Per informazioni: mail, telefono, referente

Tutte le informazioni sull’iniziativa possono essere reperite sulla sezione online di Invitalia dedicata a Resto al Sud.

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