Pubblicato il 07 Marzo 2020
Come fare Email Marketing evitando che le proprie mail e newsletter finiscano nella casella spam
L’Email Marketing consente a chi ha un’attività di rafforzare la relazione tra il proprio brand e l’audience, dando la possibilità di fidelizzare i clienti già acquisiti e di attirarne di nuovi potenziali. Le e-mail inviate, però, rischiano di finire nella sezione spam delle caselle degli utenti ed è importante evitare che ciò succeda per far sì che esse risultino davvero efficaci.
In questa guida scopriremo insieme come fare Email Marketing senza spam.
Cos’è l’Email Marketing e a cosa serve
L’email marketing è una particolare tipologia di marketing diretto che utilizza lo strumento della posta elettronica come canale attraverso cui inviare messaggi finalizzati ad attirare nuovi potenziali clienti e fidelizzare quelli che sono già stati raggiunti in precedenza.
L’invio di una e-mail pubblicitaria verso una lista pre-selezionata di utenti è una specifica attività pubblicitaria online che prende il nome di Direct Email Marketing (DEM).
Come evitare che l’e-mail sia considerata spam
Ecco alcuni consigli utili per evitare che la propria e-mail venga percepita come spam.
Attenzione al Database Building
Essa consiste nel raccogliere nel tempo una lista di destinatari che hanno concesso il loro esplicito consenso a ricevere comunicazioni, senza procedere a pratiche poco etiche e dannose come l’acquisto di un database di destinatari.
Curare contenuto e forma della e-mail
I filtri antispam sono particolarmente sensibili alla presenza, anche nell’oggetto e nel corpo delle e-mail, di parole che possano essere intese come spam. Per questo motivo, è opportuno scegliere e comunicare in maniera opportuna il proprio messaggio e, più nello specifico, bisogna evitare di:
- fare menzione di argomenti delicati;
- utilizzare indicatori di offerta e di urgenza (ad esempio “gratis”, “regalo”, “affrettati”, “tempi limitati”);
- inserire call to action su ordini e acquisti (“ordina subito”, “compra ora”);
- usare espressioni abusate con parole riconosciute come spam (“non crederai ai tuoi occhi”).
Lavorare sulle parole contenute nel testo della e-mail non però basta ad evitare al 100% che il proprio messaggio finisca in spam.
Allo stesso modo, infatti, oltre che sul contenuto, è necessario lavorare sulla forma. Ad esempio, non bisogna esagerare con punti esclamativi, puntini di sospensione, parole in maiuscolo, che potrebbero far scattare un campanello d’allarme nei filtri antispam.
Immagini originali e link di qualità
È opportuno evitare immagini “embeddate”, viste con sospetto dai filtri antispam. Altri “osservati speciali” dai filtri antispam sono i link: essi devono essere integri (cioè funzionanti), puliti (non inseriti in blacklist) e affidabili (autorevoli).
Monitorare l’invio e la ricezione delle e-mail
Una volta costruite al meglio le proprie e-mail è importante tracciare il loro percorso una volta inviate, in modo da poter identificare gli errori di recapito e, eventualmente, eliminare dal proprio database i “rimbalzi”, cioè i destinatari che non ricevono le e-mail inviate perché il loro indirizzo è errato, perché hanno la casella e-mail piena o per altri motivi.