Sospensioni mutui PMI, come compilare il modulo su Invitalia

Hai avuto un mutuo o finanziamento da Invitalia? Fino al 30 settembre 2020 puoi sospendere il pagamento delle rate o recupero crediti: ecco come fare domanda

Pubblicato il 28 aprile 2020
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A causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus molte aziende italiane non hanno registrato entrate negli ultimi mesi. Così, hanno avuto difficoltà a sostenere adeguatamente tutte le spese aziendali: dal pagamento delle tasse, al personale, fino alla restituzione di mutui e finanziamenti.

Il Governo sta cercando di aiutare le aziende italiane attraverso una serie di Decreti emanati tra marzo e aprile. Tra le misure più importanti spiccano quelle contenute nel Decreto Cura Italia (DL 17 maggio 2020 n.18). Questo documento si focalizza su quattro ambiti di intervento: rafforzare il sistema sanitario e la Protezione Civile, proteggere il lavoro e i redditi, concedere liquidità alle aziende e alle famiglie, sospendere le scadenze per il versamento delle imposte e dei tributi. L’obiettivo è minimizzare gli effetti della pandemia sull’economia del Paese. Per quanto riguarda la sospensione dei mutui per le aziende, è già disponibile il modulo su Invitalia: ecco come compilarlo.

Sospensione dei mutui per le aziende: tutte le informazioni

Le imprese possono richiedere di sospendere il pagamento del mutuo fino al 30 settembre 2020. Più precisamente, l’intervento si rivolge a tutte le PMI che hanno chiesto l’agevolazione a Invitalia e sono in regola con gli obblighi e i pagamenti. Quindi, sono escluse le aziende oggetto di revoca o risoluzione del prestito.

Come anticipato, la misura rientra tra gli obiettivi del Decreto Cura Italia, si trova all’articolo 56 e più precisamente si rivolge a tutte le piccole e medie imprese che hanno richiesto un finanziamento o mutuo ma poi sono state colpite dall’emergenza sanitaria che ha provocato rilevanti danni.

Come scaricare e compilare il modulo da Invitalia

Il modulo si può scaricare dal sito Invitalia in formato .doc, quindi è immediatamente modificabile. Si tratta di una Dichiarazione Sostitutiva di atto notorio (ex artt. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445) cioè è un’autocertificazione, un documento a cui il Governo ci ha abituati in quest’ultimo periodo. L’interessato redige questo tipo di documento sotto sua completa responsabilità, in base a fatti e stati veritieri e reali.

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È molto usato nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ma anche con i privati. Può essere redatto a mano su un normale foglio e non necessita di autenticazioni da parte di un Pubblico Ufficiale. È fondamentale inserire tutte le informazioni corrette, che verranno sottoposte a verifica da parte dell’ente competente.

Insomma, per sospendere le rate del mutuo Invitalia basta un’autocertificazione. Ma quali sono le informazioni da inserire all’interno di questo documento? Innanzitutto, sono richieste le generalità del titolare o legale rappresentante della ditta a cui è stato concesso il mutuo, il nome dell’azienda, il numero di protocollo della procedura del mutuo e il nome della misura agevolativa di cui è beneficiario.

Dopo l’inserimento di questi dati dichiara le testuali parole “di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19”. Quindi deve poter dimostrare che a causa dell’emergenza sanitaria l’azienda ha subito danni: ha registrato meno incassi, ha avuto ritardi nei pagamenti o altre difficoltà che devono essere documentate in caso di controllo. Inoltre, deve essere allegato un documento di riconoscimento della persona che inoltra la domanda.

Sospensione rate Invitalia: come inviare la domanda?

Dopo aver compilato e firmato il modulo predisposto e aver allegato un documento di identità valido, bisogna inviare tutto all’indirizzo PEC: moratoriacovid19@postacert.invitalia.it

Dopo la ricezione della mail, Invitalia invia una comunicazione e provvede e fornire ulteriori informazioni legate al modo in cui la pratica verrà gestita e come il mutuo potrà essere dilazionato dal 30 settembre 2020 in poi.

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Infine, se un’azienda è oggetto di revoca o altro provvedimento di risoluzione, tutte le azioni di recupero verranno comunque posticipate al 30 settembre 2020. Per eventuali domande o altri dubbi è possibile fare riferimento alla pagina Contatti di Invitalia.

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