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Milleproroghe aggiornato: cosa cambia per le PMI

Pubblicato il 23 Febbraio 2021

L’aggiornamento del decreto Milleproroghe: ecco cosa cambia per le PMI tra cassa integrazione Covid-19, smart working semplificato e altre misure

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Il decreto Milleproroghe 2021 si avvia verso l’approvazione definitiva il prossimo 1° marzo in Parlamento dopo che l’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera è terminato. L’approvazione del decreto comporta importanti novità per le piccole e medie imprese (PMI), che potranno contare sull’estensione della cassa integrazione Covid fino al 31 marzo, dello smart working semplificato fino al 30 aprile e di una proroga per l’approvazione bilancio 2020 di 180 giorni. Confermato anche il bonus vacanze per l’intero 2021, che offre sostegno alle strutture alberghiere. Sbloccate anche nuove assunzioni al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per la gestione del Recovery Plan, mentre il passaggio al mercato libero dell’energia viene rinviato a gennaio 2023. Vediamo nel dettaglio le misure più interessanti per le PMI previste dal Milleproroghe 2021.

Milleproroghe 2021: cassa integrazione Covid

Le aziende che vogliono richiedere la cassa integrazione con causale Covid-19 per le nuove settimane previste dalla Legge di Bilancio avranno un mese in più per poter presentare le domande all’ente previdenziale INPS. Il termine fissato al 28 febbraio è stato posticipato al prossimo 31 marzo. Alla stessa data slittano anche i termini per la trasmissione dei dati necessari a pagamento e saldo scaduti entro il 31 dicembre 2020.

Le domande di cassa integrazione con causale Covid-19 vanno presentate entro la fine del mese successivo alla sospensione o riduzione dell’orario lavorativo. Le PMI potranno così accedere ad altre 12 settimane di cassa integrazione da utilizzare nel periodo:

  • 1° gennaio 2021 – 31 marzo 2021 per la cassa integrazione ordinaria
  • 1° gennaio 2021 – 30 giugno 2021 per l’assegno ordinario o la cassa integrazione in deroga.

Milleproroghe 2021: smart working

Nel decreto Milleproroghe in fase di approvazione in Parlamento si parla anche di smart working semplificato, cioè anche in assenza di accordi individuali, il supporto di documentazione informativa online e la comunicazione massiva da parte del datore di lavoro al ministero del Lavoro. Le PMI avranno la possibilità di adottare lo smart working per ogni rapporto di lavoro subordinato nella modalità semplificata prevista per l’emergenza Covid-19 fino al 30 aprile 2021.

Milleproroghe 2021: approvazione del bilancio

Tra le proroghe allo studio del decreto c’è la possibilità di convocare le assemblee per l’approvazione del bilancio del 2020 oltre la scadenza ordinaria. Le PMI potranno quindi optare per la convocazione entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio.

Milleproroghe 2021: bonus vacanze

Il decreto proroga di altri sei mesi l’utilizzo del bonus vacanze, che potrà essere usato nelle strutture ricettive italiane per tutto il 2021. I soggetti con ISEE fino a 40mila euro che hanno ricevuto il bonus fino a 500 euro a seconda della composizione del nucleo familiare potranno spendere il contributo in tutti gli alberghi, bed and breakfast, campeggi e strutture abilitate. Per poter richiedere e gestire il bonus vacanze, la cui erogazione è esclusivamente digitale, si potrà utilizzare l’app IO della Pubblica amministrazione.

Milleproroghe 2021: le altre misure

Tra le altre misure al vaglio del decreto Milleproroghe c’è il rinvio di un anno per il mercato libero dell’energia, che è stato spostato a gennaio 2023. Per il rafforzamento della struttura del MEF in vista del Recovery Plan, sono previste nuove assunzioni al ministero e sono state sbloccate anche le assunzioni presso il TAR, il Consiglio di Stato, l’Avvocatura e la giustizia amministrativa. Nessuna novità invece sugli sfratti, che restano bloccati fino al 30 giugno.

Milleproroghe 2021: scuola e università

Per recuperare il tempo perso per via del lockdown, nel decreto Milleproroghe è previsto anche l’allungamento dell’anno accademico fino al 15 giugno 2021, così da dare più tempo agli studenti per discutere le tesi e laurearsi, senza doversi iscrivere nuovamente. Inoltre, è stata ampliata la platea dei precari della Pubblica amministrazione che possono essere stabilizzati: chi ha almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi 8 anni potrà partecipare ai concorsi con posti riservati al 50% entro il prossimo 31 dicembre 2021.

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