IVA e-commerce 2021: guida completa alle nuove regole europee
L’Unione europea ha adottato nuove regole per l’IVA sugli e-commerce che sono entrate in vigore dal 1° luglio 2021: tutto quello che c’è da sapere

A partire dal 1° luglio sono entrate in vigore le nuove regole per l’applicazione sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) per gli e-commerce che vendono nell’Unione europea.
I cambiamenti introdotti permettono di snellire le procedure burocratiche e ridurre le operazioni amministrative, così da agevolare le attività dei commercianti che operano nei vari Paesi membri. L’Italia ha recepito così la direttiva 2017/2455 del 5 dicembre 2017 emanata dal Consiglio europeo con un nuovo decreto legislativo che disciplina l’applicazione dell’IVA nel commercio transfrontaliero. I cambiamenti principali riguardano l’abolizione delle soglie di volume per le vendite a distanza e l’introduzione di una nuova soglia uniforme per le micro-imprese in tutta Europa. Inoltre, è possibile iscriversi allo sportello unico OSS (One-Stop Shop) per semplificare la procedura di dichiarazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova regolamentazione dell’IVA per e-commerce in vigore negli Stati Ue.
IVA ed e-commerce: cosa cambia dal 1° luglio
Tutti le imprese nei Paesi dell’Unione europea che effettuano vendite transfrontaliere dai loro e-commerce a partire dal 1° luglio potranno godere di uno snellimento della burocrazia sull’applicazione dell’IVA. In particolare, i cambiamenti riguardano:
- Soglie sulla vendita a distanza. A partire dal 1° luglio le soglie sulle vendite a distanza sono abolite, quindi i venditori che effettuano le transazioni transfrontaliere dovranno applicare l’aliquota IVA del paese di destinazione, a meno che non si tratti di micro-imprese;
- Soglia per le micro-imprese in Ue. Gli e-commerce che non superano la soglia di 10.000 euro nell’anno solare in corso e in quello precedente potranno continuare ad applicare l’aliquota IVA del Paese Ue di origine e indipendentemente dal paese di destinazione delle merci;
- Sportello unico OSS. Le imprese potranno aderire allo sportello unico One Stop Shop (OSS) per dichiarare e pagare l’IVA su tutte le vendite transfrontaliere. Con lo sportello unico non sarà necessario aprire una posizione fiscale in più paesi per il proprio e-commerce, ma sarà sufficiente presentare una dichiarazione IVA trimestrale tramite lo sportello unico nazionale e mantenere i registri di tutte le vendite OSS per 10 anni.
IVA ed e-commerce 2021: come registrarsi all’OSS
L’introduzione dello sportello unico OSS permette agli e-commerce presenti negli Stati dell’Unione europea di vendere i propri prodotti ai clienti di altri Stati senza dover aprire una posizione IVA locale. Si tratta di un cambiamento importante e ogni stato membro dell’UE avrà un proprio portale online. In Italia, a partire dal 1° luglio le aziende che erano già iscritte al MOSS verranno automaticamente iscritte al nuovo sistema OSS. Registrarsi è un vantaggio per gli e-commerce, perché semplifica la procedura di dichiarazione dell’IVA e permette alle imprese di evitare la registrazione multipla in più Paesi.
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Per poter aderire all’OSS, gli e-commerce italiani devono rispettare i seguenti adempimenti:
- Aliquota IVA: va applicata nello stato membro in cui i beni sono spediti o dove i servizi sono tassabili
- Riscossione IVA: va riscossa dall’acquirente sulle vendite a distanza intracomunitarie di beni o sulle prestazioni di servizi
- Dichiarazione IVA: si deve presentare una dichiarazione IVA trimestrale elettronica attraverso il portale OSS italiano in cui si è registrati
- Pagamento IVA: il pagamento dell’aliquota dichiarata deve essere trimestrale
- Ricevute di vendita: l’e-commerce dovrà tenere traccia di tutte le ricevute di vendita OSS ammissibili.
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