Pubblicato il 23 Settembre 2020
La piattaforma web fa parte delle iniziative del Patto per l’Export. Aiuterà le imprese ad avviare o rafforzare la propria presenza nei mercati esteri
L’internazionalizzazione rappresenta oggi una priorità per la ripartenza di tante aziende italiane e per l’intero sistema economico nazionale. Il Made in Italy è infatti uno dei più importanti valori su cui puntare dopo il difficile periodo legato all’emergenza Covid-19. Per incentivare questo tipo di iniziative, il Governo ha lanciato il nuovo portale per l’export, una piattaforma digitale pensata appositamente per le aziende italiane che vogliono avviare o rafforzare un’attività di vendita all’estero.
Il portale nasce per volere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e offre l’accesso a servizi nazionali e regionali, tra cui strumenti informativi, formativi e tutte le iniziative pensate per chi desidera proporre i propri prodotti e servizi anche fuori dall’Italia. All’interno della piattaforma verranno inseriti anche tutti i servizi attivi nelle Camere di Commercio delle diverse province italiane. In pochi click, un imprenditore potrà comprendere quali sono gli strumenti a cui affidarsi e come usarli, grazie ad un percorso costituito da sette step.
- Portale unico Export: caratteristiche
- Quali sono i servizi attivi
- Patto per l’Export: il ruolo del portale
Portale unico Export: caratteristiche
Il portale rientra tra le iniziative legate al Patto per l’Export voluto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, Luigi Di Mario e altri 45 partecipanti, tra cui altri Ministeri, ma anche federazioni, associazioni di categoria e altre Istituzioni italiane che si occupano di internazionalizzazione.
Export.gov.it è il portale che consente di accedere ai servizi nazionali e regionali finalizzati all’internazionalizzazione. L’obiettivo è quello di offrire alle imprese gli strumenti adeguati per avviare o rafforzare la propria presenza all’estero. Tali aiuti sono messi a disposizione da alcune delle maggiori società e organizzazioni del Paese: dalla Farnesina e MAECI, a SACE e SIMEST, fino all’Agenzia ICE.
Dal prossimo anno verranno integrati anche tutti i servizi formativi e informativi attivi presso le Camere di Commercio, tali strutture hanno assunto infatti un ruolo cruciale perché consentono a livello locale molte delle iniziative decise dal Governo centrale. Una di queste è per esempio quella dei voucher digitali.
Quali sono i servizi attivi
Accedendo al portale, campeggia in Home Page il messaggio “Inizia qui il tuo viaggio in 7 passi”. Quali sono gli step presi in considerazione? Innanzitutto la sezione Preparati ad esportare, che è pensata per chi si avvicina all’internazionalizzazione. Seguono le istruzioni per identificare i Paesi target, pianificare il proprio ingresso in un mercato estero, promuovere il proprio business, creare un contratto commerciale, gestire il rischio e la liquidità ed infine continuare a crescere, cioè rafforzare la propria presenza oltre i confini nazionali.
Patto per l’Export: il ruolo del portale
Il Ministro Di Maio ha rivelato la sua soddisfazione per la nascita del portale, che rappresenta un ulteriore per il Programma per l’Export messo in atto dal Governo: “È la prima volta che in un unico portale sono resi accessibili alle imprese i servizi e le piattaforme informative per l’export del MAECI, di Agenzia ICE, di SACE e di Simest. Il portale unico Export.gov.it rappresenta uno dei risultati tangibili del Patto per l’Export e della sua filosofia di sistema che intende accompagnare le imprese sui mercati esteri in maniera unitaria, semplice, facilmente accessibile e sulla base dei loro bisogni concreti”.
Il portale si evolverà nei prossimi mesi con nuove funzionalità, pensate per rimanere al passo con i cambiamenti continui del mercato. Ci si affiderà anche all’intelligenza artificiale, tecnologia utile per accompagnare in modo interattivo le aziende nel mare magnum dei servizi esteri. L’obiettivo è renderle maggiormente consapevoli circa le opportunità e rischi del mercato in cui vogliono operare.
Il Patto per l’Export è stato firmato l’8 giugno dal Ministro degli Affari Esteri e 45 soggetti aderenti e si tratta di un passo molto importante per migliorare la competitività delle aziende fuori dall’Italia.