Progetti di R&S per l'economia circolare, 200 milioni dal MiSE

Imprese e centri di ricerca possono presentare i loro progetti di ricerca e sviluppo: ecco quali sono i requisiti, agevolazioni e modalità di partecipazione

Pubblicato il 10 agosto 2020
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Sono sempre di più le aziende di tutto il mondo che si affidano all’economia circolare, approccio che si contrappone alla classica economia lineare, dove le materie, una volta utilizzate, diventano uno scarto da smaltire. Questo modo di operare obsoleto non è più sostenibile e contribuisce a incrementare il livello di rifiuti, già preoccupante.

L’economia circolare invece si impegna per riusare e valorizzare gli scarti e rappresenta una vera e propria opportunità per la società e il Pianeta in generale. Da questa consapevolezza nasce il nuovo provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico. Il MISE ha pubblicato il Decreto direttoriale per sostenere i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale legati all’economia circolare in Italia. La misura segue il Decreto Ministeriale dell’11 giugno 2020 e stanzia una disponibilità di 155 milioni di euro per i finanziamenti agevolati di FRI e 62 milioni di euro per i contributi a fondo perduto.

Bando R&S per l’economia circolare: di cosa si tratta

L’intervento è compreso nel Fondo per la Crescita Sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo legati all’economia circolare che è stato attivato tramite Decreto l’11 giugno 2020. Con questo provvedimento si vuole promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello economico sostenibile, dove i prodotti, i materiali e le risorse siano valorizzati e mantenuti all’interno del ciclo produttivo più a lungo possibile, in modo che anche la creazione di rifiuti sia minima.

Le imprese di qualsiasi dimensione che operano nel settore industriale, artigianale, nell’agroindustriale, nei servizi e i centri di ricerca possono presentare, in forma singola o associata, le proprie idee e ottenere così le agevolazioni adeguate a realizzarle.

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Caratteristiche dei contributi

Le imprese potranno accedere a finanziamenti agevolati del FRI (Fondo Rotativo Imprese e Ricerca) per il 50% delle spese ammissibili. In alternativa, si potrà ottenere un contributo alla spesa ammissibile che cambia a seconda del tipo di richiedente:

  • Contributo del 20% dei costi ammissibili per le micro e piccole imprese e organismi di ricerca.
  • Contributo del 15% per le medie imprese.
  • Contributo del 10% per le grandi imprese.

Caratteristiche dei progetti

Il Decreto Ministeriale chiarisce anche quali sono le caratteristiche dei progetti ammessi al contributo. Innanzitutto, devono essere soluzioni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale connesse tra loro e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, ma anche pensati per migliorare prodotti, servizi e processi già esistenti.

L’obiettivo delle attività è la riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare. Le linee di intervento approvate sono le seguenti:

  • Innovazione del prodotto o processo tramite uso intelligente delle risorse e valorizzazione dei rifiuti.
  • Progettazione e sperimentazione del prototipo di modelli tecnologici pensati per rafforzare i percorsi di simbiosi industriale.
  • Sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, la sanificazione dell’acqua e l’uso razionale delle risorse.
  • Sperimentazione di nuove soluzioni legate allo smart packaging tramite uso di materiali di recupero.
  • Strumenti tecnologici innovativi in grado di allungare la vita dei prodotti e rendere efficiente il ciclo produttivo.
  • Sistemi di selezione del materiale multileggero, in modo da aumentare le quote di recupero e riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I progetti con le maggiori opportunità sono quelli ad alto valore innovativo, tecnologico e sostenibile.

I progetti ammessi al contributo dovranno essere anche realizzati in Italia, prevedere spese ammissibili dai 500 mila ai 2 milioni di euro. Inoltre, i lavori non devono avere una durata inferiore a 12 mesi e superiore a 36 mesi.

Presentazione della domanda e informazioni

Le domande possono essere presentate a partire dal 5 novembre 2020 da tutte le imprese e i centri di ricerca interessati, in forma congiunta. La pre-compilazione sarà però disponibile dal 26 ottobre 2020.

Tutte le informazioni sulla misura si possono consultare all’interno della pagina ufficiale messa a disposizione dal MISE. Inoltre, i chiarimenti possono essere richiesti al seguente indirizzo e-mail: INFO_RS-FCS@mise.gov.it.

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