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Cos’è un pubbliredazionale e come scriverlo al meglio

Pubblicato il 09 Marzo 2020

Efficace strumento pubblicitario, il pubbliredazionale deve seguire regole ben precise. Ecco quando utilizzarlo e, soprattutto, come scriverlo al meglio.

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Il pubbliredazionale altro non è che un articolo pubblicitario che alcuni chiamano “advertorial” e che – nato sulle testate cartacee – si è presto diffuso anche online.

Nella pratica, si tratta di un annuncio stampa redatto con taglio giornalistico. La sua impaginazione dovrà essere in linea con lo stile del mezzo su cui viene “ospitato” e tutto dovrà essere studiato affinché il lettore/utente lo percepisca come attendibile. Di maggiore impatto rispetto ad un’inserzione classica, deve riportare una nota che evidenzi chiaramente che si tratta di pubbliredazionale, sebbene spesso – oltre a pubblicizzare un brand/prodotto/servizio – fornisca all’utente un contenuto utile.

Articolo pubbliredazionale o redazionale: le differenze

Un redazionale è una pubblicità gratuita, un articolo che un giornale (oppure un blog o un sito web) sceglie di dedicare ad un brand o ad un’azienda, senza chiedere il pagamento di un corrispettivo. Per quale motivo lo fa? In ragione di una relazione duratura e consolidata tra le parti, di natura commerciale o umana. O per svariate altre ragioni, che però non andrà a rivelare: il lettore deve avere la percezione di trovarsi dinanzi ad una notizia che merita la sua attenzione.

Il pubbliredazionale, al contrario, comporta il pagamento di una somma predeterminata: non è dunque un articolo, e neanche una pubblicità tabellare (composta da slogan e immagini). Tuttavia, ad un articolo somiglia molto: ha la sua stessa forza persuasiva, a patto che sia scritto da un professionista. E, a differenziarlo, è solo una nota che lo identifica come “informazione pubblicitaria”: è questa la più importante tra le regole di un pubbliredazionale.

Come scrivere un pubbliredazionale

Sono diversi i contesti in cui acquistare un pubbliredazionale: i giornali locali, le riviste di settore, i giornali online, i blog. Fondamentale è però che venga scritto da un giornalista (o da un copywriter) e che risponda ad una ben precisa strategia comunicativa.

Un pubbliredazionale di successo, che catturi l’interesse del lettore, non deve essere un’autocelebrazione dell’azienda né un susseguirsi di slogan pubblicitari: deve anzi essere informativo, sia che venga scritto in modo discorsivo che sotto forma di intervista. Affinché l’utente lo trovi credibile, infatti, è necessario che risponda ad alcune semplici regole: l’argomento dovrà essere realmente interessante, il titolo curioso e attrattivo.

L’obiettivo è dimostrare a chi lo legge che, in quella pagina, troverà scritto qualcosa di veramente utile o di nuovo. Ecco perché il racconto di mission e vision aziendali non sono consigliabili, e neppure le eccessive lodi. Fondamentale è restare obiettivi ed evitare il tono tipico delle brochure: meglio utilizzare un linguaggio semplice e chiaro (a meno che il pubbliredazionale non venga pubblicato su una rivista di settore), dividere l’articolo in brevi paragrafi e – magari – inserire qualche virgolettato e utilizzare concetti chiave come fossero delle citazioni, fuori dal corpo del testo.

Infine, è sempre bene valutare il giusto mezzo su cui pubblicare il proprio pubbliredazionale e non sottovalutare il ruolo delle immagini: spesso sono proprio le fotografie a corredo del testo a catturare l’attenzione del lettore.

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