Bonus Pubblicità, cosa cambia con il Decreto Cura Italia

Pubblicato il 25 marzo 2020
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Il Decreto Cura Italia nasce per aiutare l’economia durante l’emergenza sanitaria legata al COVID-19. La misura, entrata in vigore il 17 marzo 2020, interviene anche sul Bonus Pubblicità, rimodulando l’aliquota che scende al 30% e viene applicata all’investimento totale.

Quali sono i cambiamenti rispetto al bando precedente? Nel 2019 il Bonus Pubblicità sosteneva gli interessati tramite un credito d’imposta del 75% della parte incrementale rispetto all’investimento effettuato l’anno prima sul medesimo mezzo di informazione. Ora invece l’agevolazione tiene conto dell’investimento totale, ma il tutto è limitato all’anno 2020. Il Dipartimento dell’Editoria ha già pubblicato la lista dei soggetti ammessi al contributo del 2019. Allo stesso tempo, coloro che intendano partecipare quest’anno possono inviare la propria domanda, e tutta la documentazione necessaria, in via telematica in due fasi: la prima termina a marzo la seconda va dal 1° al 30 settembre 2020.

Bonus Pubblicità 2020: quali sono le novità?

Nel 2020 il Bonus Pubblicità entra in una sorta di regime straordinario: la novità più importante è la modifica del credito di imposta che abbraccerà l’investimento pubblicitario complessivo effettuato dalle aziende sui mezzi di informazione. Le novità possono essere consultate nell’articolo 98, comma 1, del decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020).

Allo stesso tempo, i soggetti a cui è rivolta la misura non cambiano: il bonus è fruibile da imprese, lavoratori autonomi e organizzazioni non commerciali che desiderano investire sui mezzi di informazione.

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Sono ammesse pubblicità pubblicate su testate giornalistiche cartacee e online, radio e tv. C’è un’altra regola che rimane fondamentale, ovvero l’ammontare complessivo dell’investimento deve superare dell’1% quello effettuato nell’anno precedente sullo stesso mezzo di informazione.

Inviare la domanda non basta. L’anno prossimo, le aziende dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva con tutte le spese legate all’investimento in pubblicità, in modo che il Ministero possa creare la lista dei beneficiari e distribuire le risorse. In seguito, sarà possibile usare il credito d’imposta in compensazione, cioè attraverso il modello F24 da inoltrare online all’Agenzia delle Entrate.

Quando inviare la domanda?

Il nuovo Decreto è entrato in vigore il 17 marzo 2020; nonostante ciò, la prima finestra temporale prevista dal bando per inviare le domande è iniziata il 1° marzo e terminerà il 30 marzo. Per l’occasione è stata stabilita un’altra tranche dedicata a tutte le aziende che intendono partecipare con le nuove regole: dal 1° al 30 settembre 2020. Le novità dovrebbero comunque riguardare tutti coloro che hanno fatto domanda nel 2020. Non resta che attendere ulteriori chiarimenti a riguardo.

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