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Bando Safe Working Regione Lombardia, cambiano alcuni requisiti

Pubblicato il 17 Agosto 2020

La Regione Lombardia allega la platea delle imprese che possono inviare la domanda per partecipare al bando Safe Working: ecco cosa cambia

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Per garantire a tutte le imprese di poter ripartire e ai dipendenti di lavorare al sicuro, è necessario dotarsi di tutti i dispositivi del caso. Non solo mascherine, ma anche gel igienizzanti, maschere in plexiglas e tanti altri DPI. La Regione Lombardia per aiutare le MPMI del territorio a dotarsi di tutti questi dispositivi ha lanciato il bando Safe Working – Io Riapro Sicuro che mette a disposizione delle aziende 18.680.000 euro. Ogni impresa può richiedere fino a un massimo di 25.000 che va a coprire il 60% delle spese ammissibili.

Tra le spese ammissibili troviamo tutti gli strumenti per proteggere i clienti che restano nell’edificio dell’impresa per più di 15 minuti e anche gli arredi necessari per rispettare il distanziamento sociale. Logicamente tra le spese sono presenti anche i DPI. Il bando resterà aperto fino al 10 novembre 2020 e ora la Regione Lombardia ha deciso di cambiare alcuni requisiti per inviare la domanda per ampliare la platea dei beneficiari.

Bando Safe Working – Io Riapro Sicuro, quali sono i nuovi requisiti

La Regione Lombardia ha modificato alcuni dei requisiti richiesti alle micro, piccole e medie imprese per inviare la richiesta di finanziamento al bando Safe Working – Io Riapro Sicuro. Il più importante riguarda l’ampliamento delle imprese che possono partecipare. La Regione ha deciso che anche il settore alberghiero, le imprese culturali e quelle artistiche potranno partecipare al bando e chiedere il rimborso per le spese effettuate per i DPI.

Inoltre, viene abbassata a 1300 euro la soglia minima di spesa per inviare la domanda. Infine, le spese rendicontate dall’azienda possono riguardare più locali e non solo uno. L’importante è che siano tutti presenti sul territorio Lombardo.

Ogni impresa può ricevere a fondo perduto fino a 25mila euro e la misura copre il 60% della spesa complessiva per le piccole imprese e il 70% per le microimprese. La scadenza è stata fissata per il 10 novembre 2020 e tutti i documenti devono avere la firma digitale

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