Pubblicato il 25 Febbraio 2022
La pandemia ha cambiato profondamente le abitudini di consumo. Secondo il report della Oliver Wyman oggi esistono 8 tipi di consumatore a cui rivolgersi
La pandemia ha rivoluzionato gli equilibri sociali, apportando diverse novità e mandando in pensione alcune vecchie abitudini. Negli ultimi due anni, diversi trend hanno avuto un impulso senza precedenti: pensiamo al lavoro da remoto, ma anche l’attenzione verso il clima, gli sprechi e i consumi energetici. Tali cambiamenti hanno cambiato le abitudini di acquisto e consumo. La società di consulenza Oliver Wyman ha effettuato un’analisi basata su 100mila consumatori di tutto il mondo. Dallo studio è emersa l’esistenza di 40 megatrend e 8 archetipi, che rappresentano tipologie di consumatore a cui le aziende si possono rivolgere. Ecco come si chiamano e quali sono le loro caratteristiche.
- New collar: i vecchi "colletti bianchi"
- Climate catalyst: attivisti climatici
- Hivemind investor: attenzione ai social media
- Virtual native: nativi digitali
- Psychedelic explorer: gli alternativi
- Wellness protagonist: attenti al benessere
- Citizen of the metaverse: immersi nella realtà virtuale
- Digital Bloomer: over 45
New collar: i vecchi “colletti bianchi”
La prima categoria di consumatori si chiama “new collar” termine che indica professionisti e lavoratori nel settore dei servizi, generalmente chiamati “colletti bianchi”. Questa categoria di persone si è ritrovata, improvvisamente, in smartworking o comunque confinata tra le mura domestiche ma, grazie alla capacità di reazione ha saputo trovare alternative e costruire uno stile di vita nuovo ma comunque attivo. Per esempio, hanno creato una postazione di lavoro a casa oppure hanno trasformato una camera in palestra, puntando sempre di più al benessere.
Climate catalyst: attivisti climatici
La pandemia ha chiarito quali dovrebbero essere le priorità della popolazione mondiale. Tra queste spicca la tutela dell’ambiente. E non a caso è cresciuto il folto gruppo di attivisti impegnati nella riduzione degli sprechi e nell’ambientalismo. I consumatori appartenenti a questo gruppo sono molto attenti alla sostenibilità, agli sprechi e sostengono brand attenti a questi valori.
Hivemind investor: attenzione ai social media
Si informano e formano grazie ai social media, da cui si fanno ispirare. Sono iperconnessi e molto attenti ai trend del momento. Vogliono partecipare alle community, fondarle e sono capaci di rivoluzionare i consumi. Ma sono anche molto attenti alla tutela dei dati personali e alla privacy. Sicuramente, uno dei modi per conquistarli è l’influencer marketing.
Virtual native: nativi digitali
Sono nati in piena rivoluzione digitale, cresciuti fin da piccoli con la tecnologia, si sono laureati durante la crisi sanitaria e molti hanno avuto la loro prima esperienza lavorativa in smartworking. Sono i nativi digitali, giovani consumatori, molto consapevoli del futuro e poco disposti a sacrificare le proprie comodità.
Psychedelic explorer: gli alternativi
Questa fascia di consumatori è molto curiosa, infatti sono chiamati così perchè disposti a esplorare anche l’uso di sostanze psichedeliche. Hanno una mentalità aperta e sono spesso attivisti, senz’altro lottano contro gli stereotipi.
Wellness protagonist: attenti al benessere
La popolazione è sempre più attenta al benessere, ma questa fascia ama acquistare prodotti e servizi per migliorare particolarmente questo aspetto della vita. La loro priorità è quindi stare in salute e avere cura di sè stessi.
Citizen of the metaverse: immersi nella realtà virtuale
Questo tipo di consumatore è attento alle nuove forme di interazione umana, curioso di tutto ciò che è legato alla realtà aumentata e al metaverso. Condivide molti caratteri con gli altri gruppi, per esempio con gli Hivemind Investor, perchè è attento alle novità legate ai social media.
Digital Bloomer: over 45
L’ultimo archetipo riguarda le persone che hanno più di 45 anni e che hanno partecipato alla rivoluzione digitale in età adulta. Molti sono comunque proiettati al futuro e sono consapevoli che il loro modo di lavorare e vivere non sarà più come prima.
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