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Business model: cos’è, tipologie, esempi e come costruirne uno

Pubblicato il 24 Aprile 2024

Un business model è un piano capace di definire le soluzioni organizzative e strategiche che consentono ad un’azienda di creare valore. Serve, ad un business, per identificare la fattibilità di un prodotto o servizio, individuare il mercato target e ottenere un profitto partendo dalle spese previste. Scopriamo di più in questa guida approfondita.

Contenuto:

Se sei a capo di una PMI, devi assolutamente domandarsi cos’è un business model e come può aiutarti all’interno del tuo business.

Un business model, infatti, è un particolare modello di business capace di definire le soluzioni organizzative e strategiche che consentono ad un’azienda di creare valore. È quindi un piano che può utilizzare un’azienda per identificare la fattibilità di un prodotto o servizio. Un business model permette di individuare il mercato target e ottenere un profitto partendo dalla mole delle spese previste.

Le tipologie di business model esistenti sono numerose e accontentano qualsiasi mente imprenditoriale. Ottimi esempi di business model sono l’affiliazione, il marketplace e il franchising. Ma di questo parleremo meglio nei prossimi paragrafi, in quanto questa guida vuole fornire informazioni preziose per chiunque desideri capire meglio cos’è un business model e come costruirne uno.

Partiamo subito a fare luce sui vantaggi del business model, spiegando perché è così fondamentale quando si dà il via ad un progetto imprenditoriale.

Business model: definizione e punti di forza

Un business model è un piano attraverso il quale decidi di supportare la redditività della tua azienda. Esso permette di capire come opererà il tuo business, la modalità di ottenimento dei guadagni e come intendi raggiungere i tuoi obiettivi generando valore per il tuo pubblico.

Per capire quale business model seguire, è bene conoscere il tuo cliente in target, quale valore vuoi generare e come dare valore mantenendo costi ragionevoli.

Un modello di business è composto sempre da tre parti:

  • Progettazione e produzione del prodotto/servizio;
  • Vendita del prodotto, dalla ricerca degli utenti giusti alla distribuzione;
  • Metodo di pagamento del cliente e modalità di guadagno dell’azienda.

Questi step fanno ben comprendere che un business model è una tabella di marcia verso il successo, in quanto indica come si crea e come acquisisce valore attraverso le decisioni e i processi di cui è composta.

Perché è fondamentale avere un business model da seguire? Per superare la concorrenza! Il business model, spesso, fornisce motivazione ai clienti, che scelgono la tua offerta rispetto alle altre disponibili sul mercato.

Tipologie di business model più frequenti

Esistono molti esempi di business model e noi, in questo paragrafo, vogliamo dettartene più di uno, così da comprendere quali sono le tipologie di business più gettonate.

Transazionale

Consiste nella classica vendita di un servizio o prodotto in un negozio oppure tramite internet, su un e-commerce. Qui i ricavi derivano dalle transazioni collegate agli acquisti. Il business model transazionale può comprendere uno o più modelli di business, così da potenziare le vendite. Lo svantaggio principale del modello transazionale è l’enorme impiego di soldi, tempo ed energie.

Marketplace

Consiste nell’ottenere ricavi tramite l’intermediazione tra più parti. Un marketplace, come ad esempio PagineGialle Shop, fa da intermediario tra un utente e un altro (o tra un’azienda e un’altra azienda), trattenendo una percentuale da ogni acquisto. Classici esempi di fama mondiale sono eBay e Amazon Marketplace, Airbnb o Uber.

Software as a service (SAAS)

Un modello basato sulle iscrizioni che puoi utilizzare per ricevere pagamenti mensili. Il vantaggio principale di questo business model è l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti. Non essendo previsti degli investimenti onerosi iniziali, questo business model facilita l’adesione da parte del pubblico. Un esempio valido di business model SAAS è Netflix.

Freemium

Questo modello si basa sull’offerta di un prodotto gratuito, con funzionalità aggiuntive a pagamento.  Ad esempio, il portale Vimeo permette di caricare video gratis ma a seguito di una limitata quantità di dati. Il vantaggio di questo modello di business è che i clienti possono sfruttare beni/servizi a costo zero, senza rischiare di rimanere delusi dell’acquisto. Ovviamente è necessario trovare l’equilibrio perfetto tra ciò che viene dato grati e ciò che verrà dato ai clienti paganti.

Pay as you go 

In questo business model, il cliente paga il servizio o il prodotto solo in base all’utilizzo che ne fa. La formula pay as you go, da la possibilità di personalizzare l’offerta e dare al cliente il prodotto in base alle sue esigenze e possibilità. Questo modello è usato da Amazon per i suoi servizi Cloud “Web Services”.

Franchising 

Questo business model dà la possibilità ad una terza parte di usare marchio e modello di vendita altrui. Un ottimo esempio è McDonalds. L’affiliato riceve, quindi, l’autorizzazione a usare il nome commerciale e i sistemi operativi appartenenti ad una terza persona, ovviamente rispettando il modello imposto.

Donazione

Esattamente come nel caso di Wikipedia, gli utenti contribuiscono al valore fornito e fanno donazioni solo in base a quanto ritengono che il servizio valga. Questo business model viene spesso allacciato ad altri modelli di business.

Esistono anche altri modelli, non inseriti nei paragrafi precedenti, come ad esempio la community, l’affiliazione, il broker, il noleggio, il leasing, etc. La scelta del giusto modello di business, in ogni caso, è un processo che richiede tempo. Se non si è esperti, è bene inoltre chiedere aiuto a dei professionisti.

Come fare un business model?

Se sei interessato all’iter da seguire per creare un business model, devi prendere in considerazione il business Model Canvas realizzato da Alexander Osterwalder, che illustra il modo con cui un’azienda crea, trasmette e cattura il valore. È uno strumento ampiamente utilizzato per sviluppare e visualizzare un business model in modo chiaro e conciso.

Si compone di nove blocchi chiave, tra cui:

  • Segmenti di clientela
  • Proposte di valore
  • Canali di distribuzione
  • Relazioni con i clienti
  • Fonti di ricavo
  • Risorse chiave
  • Attività chiave
  • Partner chiave
  • Struttura dei costi

Utilizzando questo framework, gli imprenditori possono analizzare e iterare il loro modello di business in modo strategico, identificando opportunità di innovazione e miglioramento per creare, consegnare e catturare valore in modo efficace e sostenibile.

Business model: trucchi utili per la costruzione

Per rispettare quanto detto nel paragrafo precedente, è necessario avere a mente alcuni trucchi utili per la costruzione di un business model solido e sostenibile.

La prima cosa da fare, quando costruisci un business model è comprendere il mercato di appartenenza. Devi avere una chiara comprensione del settore in cui opererai. Questo include identificare i segmenti di clientela, le tendenze del settore e le esigenze non soddisfatte. Studia, inoltre, i tuoi concorrenti per capire come si posizionano sul mercato, quali sono i loro punti di forza e debolezze, e quali sono le opportunità e minacce presenti nel settore.

Definisci una chiara proposta di valore. Cosa rende unico il tuo prodotto? Quale valore/utilità offri ai tuoi clienti? Deve essere chiaro, convincente e rispondere alle esigenze specifiche del tuo pubblico di riferimento.

Determina i canali attraverso i quali raggiungerai i tuoi clienti target. Questo può includere vendita diretta, pubblicità online, rivenditori o partnership con altri business. La scelta dei canali è influenzata anche dalla relazione con i clienti: definisci che rapporto instaurare con loro.

Individua le risorse necessarie per far funzionare il tuo business in modo efficiente. Questo può includere risorse finanziarie, umane, tecnologiche o fisiche. Identifica le attività fondamentali per il funzionamento della tua attività: marketing, sviluppo prodotto, assistenza clienti, e così via.

Valuta la possibilità di collaborare con altri business o organizzazioni che possano contribuire al successo della tua impresa, come fornitori, distributori o partner di marketing.

Infine, una volta definito il tuo business model, è importante testarlo sul campo e raccogliere feedback dai clienti e dalle altre parti interessate. In base a questi feedback, apporta le modifiche necessarie per migliorare e ottimizzare il modello. Il mercato è in continua evoluzione, quindi è importante essere flessibili e adattabili. Monitora costantemente le tendenze del settore e i cambiamenti nelle esigenze dei clienti, e sii pronto a modificare il tuo business model di conseguenza.

Se desideri avviare un’attività imprenditoriale e necessiti di supporto per potenziare il tuo business model, contattaci. Italiaonline e il suo staff di professionisti specializzati in digital marketing sono in grado di analizzare con cura il tuo pubblico di riferimento e aiutarti a scegliere i giusti canali pubblicitari. Tra gestione social, creazione di siti web ottimizzati SEO e pubblicità via cinema e TV, sarai in grado di far decollare il tuo business.

Che differenza c'è tra business plan e business model?

Cosa vuol dire business model?

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